Giochi della memoria, Slaughter Sport


L’universo dei picchiaduro è cambiato molto nella storia del videogioco, e il primo passo importante è stato sicuramente compiuto con il lancio sul mercato, da parte della gloriosa Capcom di una vera stella che brilla ancora oggi nel firmamento videoludico nonostante gli anni che ormai ci separano dai primi indimenticabili passi. Ovviamente si parla di Street Fighter, giunto da poco ad una versione portatile su Nintendo 3DS con Super Street Fighter IV 3D.

Altri passi in avanti sono stati fatti con l’introduzione della vera terza dimensionegrazie a Tekken e alla numerosa serie di capitoli che hanno ottenuto un grande successo tra i giocatori appassionati del genere, interessando però anche quelli che non si potevano definire cultori veri e propri del picchiaduro. Ma prima di Street Fighter com’erano gli esponenti di questo settore su console? Esaminandone uno a caso, prenderemo in esame Slaughter Sport.

Giochi della memoria, Wild Snake

 Al mondo esistono degli animali che appena vengono visti suscitano immediatamente una tenerezza unica. Alcuni esempi possono essere rappresentati dai teneri cuccioli dei più comuni animaletti domestici come dei dolcissimi cagnolini o dei batuffolosi gattini che, anche da adulti, riescono inconfondibilmente a mandare in visibilio gli affezionati amanti degli animali, capaci così di trovare nello sguardo di un micetto tanta gioia e felicità.

Ci sono però anche degli animali che al contrario terrorizzano soltanto sentendo il loro nome, incutendo quindi timore atroce nelle persone particolarmente sensibili. Basti pensare a tutta la vasta schiera di ragni che spesso infestano anche gli angoli più remoti delle nostre case, orribili con le loro lunghe zampe eppure così innocui. Che dire poi dei serpenti, sguscianti animali che, forse non lo ricorderete, sono stati anche protagonisti di un puzzle game.

Giochi della memoria, Crystal Beans


Tante volte ci capita di imprecare se una mattina ci svegliamo ed aprendo le tende delle finestre della nostra camera ci accorgiamo che la tanto attesa giornata di sole, magari anche sbandierata dal meteo visto e controllato la sera prima, ha lasciato invece il posto ad un’uggiosa e tristissima mattinata di pioggia, dalla più fine e rompiscatole alla più pericolosa e potente, tanto da impedirci magari di svolgere i nostri impegni con un umore più lieto.

Però nel mondo dei videogiochi questo tipo di fenomeno meteorologico può rappresentare anche qualcosa di molto più traumatico di una mattinata di sole rubato o di una gita saltata a causa del mal tempo visto che in un gioco di ruolo molto particolare che la Hudson Soft realizzò su Super Nintendo nell’ormai lontano 1995, una brutta pioggia e dei nuvoloni neri e minacciosi furono l’inizio di un bruttissimo periodo per il paese che faceva da location al gioco.

Giochi della memoria, Devil’s Course


Il giocatore di oggi è davvero abituato al meglio per quanto riguarda la produzione e la creazione di un titolo per console visto che quasi tutto quello che arriva ormai sulle nostre macchine da gioco, qualunque sia il modello, ha quanto meno una realizzazione tecnica decisamente interessante, con un utilizzo davvero impressionante delle caratteristiche tecnologiche appartenenti ai vari gioiellini, da salotto o portatili per cui viene sviluppato il gioco.

Non ci stupiamo più infatti se il dettaglio grafico di un titolo per console ci fa notare anche un effetto di luce particolarmente realistico o un ondeggiare dei capelli dei protagonisti tanto credibile da sembrare quasi vero. Tutte caratteristiche che un tempo gli appassionati di console sognavano soltanto e forse non ritenevano nemmeno l’elemento fondamentale, eppure alcuni esperimenti già si presentavano in quei periodi in cui le console a 16 bit furoreggiavano.

Giochi della memoria, Gekido, il picchiaduro tutto italiano

 Per la rubrica giochi della memoria oggi abbiamo deciso di parlare di Gekido, picchiaduro a scorrimento uscito su PSOne nel 2000 (2001, in Europa). Ne parliamo perchè il gioco è stato sviluppato nel nostro paese, dal NAPS Team, gli autori (tra gli altri) del bellissimo Shadow Fighter, uno dei migliori picchiaduro per AMIGA, uscito nel lontano 1994.

Dicevamo, Gekido è un picchiaduro a scorrimento simile a Fighting Force, un tributo ai vari Final Fight e Streets Of Rage dei tempi che furono. In Gekido dobbiamo fare solo una cosa, picchiare tutto e tutti, senza pietà.

Giochi della memoria: WWF Attitude, il wrestling non è mai stato così bello

 Tra pochi giorni THQ pubblicherà WWE All-Stars, nuovo gioco di wrestling con licenza ufficiale World Wrestling Entertainment. Noi abbiamo deciso di fare un salto indietro, fino al 1999, per parlare di WWF Attitude, da molti ritenuto il miglior gioco di wrestling di tutti i tempi.

Dicevamo, siamo nel 1999, la World Wrestling Federation è la federazione più famosa del mondo, la “rivale” WCW è in crisi di idee, WWF Raw Is War è uno dei programmi più seguiti dai giovani americani, che ogni settimana accendono la TV per vedere le imprese di The Rock, Stone Cold, HHH ed Undertaker.

Giochi della memoria, Home Improvement


Le serie televisive moderne hanno sicuramente un grande mordente per il pubblico sempre più appassionato ormai alle vicende presentate a puntate dei numerosi protagonisti che in ogni prodotto televisivo trovano una propria collocazione particolare, trasformandosi quindi in veri e propri beniamini. Molte sono le varianti tra cui poter scegliere, passando dalle divertenti e più brevi sit-com fino a veri e propri flash cinematografici dalla durata di una quarantina di minuti.

Dalle casalinghe disperate che mantengono una facciata di perfezione e dignità anche nelle situazioni più spinose fino a medici che non perdono di vista i problemi di tutti i giorni con i colleghi, spesso anche amanti, nonché famiglie più che allargate che vivono situazioni che hanno dell’incredibile anche per una soap opera da collocazione tipicamente pomeridiana. Guardando al passato, voi per caso ricordate Quell’uragano di papà?

Giochi della memoria, Golden Axe III


Abbiamo parlato nelle scorse settimane di uno dei più grandi classici per quanto riguarda il settore degli hack’n’slash che sono stati realizzati per una console importante come il Sega Mega Drive. Chiunque o quasi a quei tempi possedeva una copia di Golden Axe, il primo storico capitolo della saga, e magari anche del secondo episodio, Golden Axe II che offriva un nuovo livello si sfida alla saga tra le più amate e celebrate dei primi anni ’90.

Non c’è da stupirsi quindi che per terminare la trilogia, anche se non distribuito agevolmente, purtroppo, su tutti i mercati, arrivò per pochi eletti soltanto, inspiegabilmente, Golden Axe III, un vero e proprio balzo in avanti per la serie, capace di portare una ventata di novità ad uno stile che ha garantito per anni un valore di vera e propria eccellenza e tanto sano divertimento, il tutto condito dalla solita ambientazione fantasy che non guasta mai.

River City Ransom, alla scoperta del primo episodio

Finalmente è stato annunciato ufficialmente River City Ransom 2, quale migliore occasione quindi per andare alla scoperta del primo episodio? River City Ransom nasce in Giappone come Downtown Nekketsu Monogatari e si qualifica come secondo episodio di una trilogia composta da Renegade, River City Ransom e Super Dodge Ball.

Il gioco esce in Giappone, su Nintendo NES, nel 1989 e fin da subito riscuote un buon successo, si tratta di un picchiaduro a scorrimento orizzontale con una grafica super deformed ed un gameplay accattivante che pesca a piene mani anche dal mondo dei giochi di ruolo.

Giochi della memoria, Golden Axe II


A suo tempo qualcuno probabilmente sarà rimasto in crisi d’astinenza da scenari fantasy miscelati con un pizzico di sana violenza e soprattutto caratterizzati da tre personaggi ben stereotipati ma assolutamente adatti al contesto che riuscirono ad accompagnare qualunque giocatore avesse avuto la fortuna e il buon intuito di acquistare il primo titolo, attraverso uno dei migliori giochi allora in circolazione sul caro vecchio Sega Mega Drive.

Sarà anche questa una motivazione valida per cui gli sviluppatori della Sega ben pensarono di rimboccarsi le maniche e darsi da fare nuovamente per creare un valido seguito al mitico hack’n’slash di cui ancora oggi si parla non senza versare anche una timida lacrimuccia in memoria dei vecchi meravigliosi tempi in cui il 3D era ancora un vago miraggio. Tutti pazzi per Golden Axe quindi, ma anche per il suo seguito, Golden Axe II.

Wipeout, il racing game futuristico più stiloso

 Wipeout è stato uno dei giochi cardine della PSOne, un titolo che ha aiutato fortemente la diffusione della prima console Sony, sono tanti coloro che hanno acquistato la PlayStation a metà anni novanta esclusivamente per giocare a Wipeout 2097, per esempio.

Oggi abbiamo deciso di fare andare alla scoperta di una serie forse sottovalutata, ma che, come detto, ha ricoperto un ruolo fondamentale su tutte le piattaforme di casa Sony, dalla PSOne alla PSP, passando per PlayStation 2 e PlayStation 3.

Giochi della memoria, Golden Axe


Sono stati tanti, se ci pensiamo bene, i titoli che hanno fatto davvero grande la storia del videogioco, trasformando una forma di intrattenimento da fenomeno di nicchia in un vero e proprio boom che ha ormai incluso anche i giocatori occasionali e chi addirittura era scettico di fronte ad un tipo di divertimento così “giovane” e poco accreditato come era agli albori della sua nascita. Tra questi figurano ovviamente i personaggi di spicco che tutti noi conosciamo.

Dal simpatico Mario, idraulico sopraffino ed eroe di platform ed avventure, fino a Sonic, il velocissimo porcospino blu della Sega che ancora oggi scorazza liberamente su varie console. Eppure ci sono dei titoli spesso forse dimenticati o completamente sconosciuti ai più a causa della loro anzianità, che hanno segnato un vero e proprio passo avanti di alcune console ed uno di questi grandi classici è senza ombra di dubbio Golden Axe.

Giochi della memoria: Croc, il platform del coccodrillo

Con l’avvento di console come PlayStation, Saturn e Nintendo 64, nella seconda metà degli anni 90, il genere dei giochi di piattaforme ha subito un cambiamento radicale rispetto agli anni precedenti. Da platform 2D come Super Mario, Sonic e Donkey Kong siamo passati a titoli 3D come Crash Bandicoot, Gex, Rascal e Spyro, solamente per citarne alcuni.

Tra i tanti platform 3D del periodo, vale la pena citare anche Croc Legend Of The Gobbos (no, niente a che vedere con i tifosi juventini), titolo uscito alla fine del 1997 su PC, PSOne e Sega Saturn, in seguito convertito anche per Game Boy Color.

Giochi della memoria, The Adventures of Dr. Franken


Molte volte nel corso della storia del videogioco, abbiamo avuto il compito di avere a che fare con delle creature davvero orripilanti che sono state create col preciso compito di farci impazzire di paura mentre saltavano fuori all’improvviso da angoli bui o semplicemente tentavano di braccare un arto del nostro corpo per iniziare a saziare la propria fame atavica di calda e fragrante carne umana. Scenari che oggi sono piuttosto frequenti su ogni console.

L’arrivo dei survival horror non ha fatto altro che ampliare a dismisura questo tipo di situazioni, con zombie che non richiedono altro se non di avvicinarsi, seppur lentamente, al nostro corpo per pasteggiare serenamente, o ancora fantasmi che hanno ben poco di amichevole e che sono legati ad antiche tradizioni o rituali centenari. Più volte però abbiamo avuto anche a che fare con i cosiddetti mostri classici, quelli che sono punti di riferimento anche per la letteratura.

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