Giochi della memoria, Slaughter Sport

di Redazione Commenta


L’universo dei picchiaduro è cambiato molto nella storia del videogioco, e il primo passo importante è stato sicuramente compiuto con il lancio sul mercato, da parte della gloriosa Capcom di una vera stella che brilla ancora oggi nel firmamento videoludico nonostante gli anni che ormai ci separano dai primi indimenticabili passi. Ovviamente si parla di Street Fighter, giunto da poco ad una versione portatile su Nintendo 3DS con Super Street Fighter IV 3D.

Altri passi in avanti sono stati fatti con l’introduzione della vera terza dimensionegrazie a Tekken e alla numerosa serie di capitoli che hanno ottenuto un grande successo tra i giocatori appassionati del genere, interessando però anche quelli che non si potevano definire cultori veri e propri del picchiaduro. Ma prima di Street Fighter com’erano gli esponenti di questo settore su console? Esaminandone uno a caso, prenderemo in esame Slaughter Sport.


Si tratta di un gioco che vide la luce su Sega Mega Drive e che propose al giocatore di turno l’ennesimo torneo organizzato da una persona molto particolare, nella fattispecie un omone molto grasso con una seconda faccia sulla pancia, nonché boss finale del titolo. All’inizio il giocatore poteva solo vestire i panni di Rex, un ragazzo molto agile con l’inspiegabile capacità di sputare fuoco, ma ben presto anche i vari lottatori sconfitti potevano diventare selezionabili.

Dallo scheletro animale dotato di una formidabile agilità all’uomo pipistrello viola e volante, dal robot meccanico con un cervello ben funzionante fino ad un personaggio femminile con cresta da mohicano in realtà totalmente animata come un serpente, il cast di personaggi di Slaughter Sport aveva davvero dell’incredibile. Peccato che i controlli fossero pessimi ed inspiegabilmente i personaggi spesso non si voltavano dopo un salto oltre l’avversario! Per fortuna Street Fighter si fece valere e portò il genere su un nuovo livello.

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