Giochi della memoria, Golden Axe II

di Redazione 1


A suo tempo qualcuno probabilmente sarà rimasto in crisi d’astinenza da scenari fantasy miscelati con un pizzico di sana violenza e soprattutto caratterizzati da tre personaggi ben stereotipati ma assolutamente adatti al contesto che riuscirono ad accompagnare qualunque giocatore avesse avuto la fortuna e il buon intuito di acquistare il primo titolo, attraverso uno dei migliori giochi allora in circolazione sul caro vecchio Sega Mega Drive.

Sarà anche questa una motivazione valida per cui gli sviluppatori della Sega ben pensarono di rimboccarsi le maniche e darsi da fare nuovamente per creare un valido seguito al mitico hack’n’slash di cui ancora oggi si parla non senza versare anche una timida lacrimuccia in memoria dei vecchi meravigliosi tempi in cui il 3D era ancora un vago miraggio. Tutti pazzi per Golden Axe quindi, ma anche per il suo seguito, Golden Axe II.


Il prezioso titolo della Sega vide la luce appena un paio d’anni dopo il primo storico capitolo, portando ancora una volta, effettivamente senza un briciolo di originalità, nuovamente in pista gli stessi identici personaggi che resero memorabile proprio quel primo episodio della saga, ovvero un nerboruto guerriero armato di una possente spada, una donzella che brandisce uno stiletto altrettanto pericoloso e un nano arrabbiato dotato di una tagliente ascia.

Ancora una volta Golden Axe II portava il giocatore nel più classico universo fantasy attraverso sette diversi livelli di gioco, con tanto di grandi boss di fine livello e con tutte le abilità speciali di cui ogni personaggio era dotato, tra draghi sputafuoco, massi che cadevano dal cielo e tempeste di vento scatenate roteando semplicemente una spada. Forse inferiore al primo capitolo, Golden Axe II mise a tacere chi aveva serio bisogno di una nuova dose di gran divertimento.

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