La Atlus torna a colpire con Octomania

La Atlus torna a colpire. La carismatica compagnia giapponese nell’arco della sua storica carriera ha dato vita ad un numero di giochi semplicemente folle, folle esattamente come il tipo di titoli che ha immesso sul mercato, presentando di volta in volta simulazioni sempre più assurde e puzzle-game coloratissimi e particolari che hanno trovato il favore del pubblico, in special modo quello dagli occhi a mandorla.

In Europa e in America purtroppo la Atlus non è apprezzatissima perché il target è molto diverso rispetto a quello giapponese e quindi un’altissima percentuale di titoli non arriva, lasciando però spazio a quelli con maggior probabilità di successo come la riuscitissima mini-saga di Disgaea, cartoonesco strategico e le famose saghe di picchiaduro, ma adesso è in arrivo anche un nuovo puzzle-game per il mercato USA.

Guitar Hero dedica un gioco agli Aerosmith

Il mondo della musica e quello dei videogiochi, anche se apparentemente potrebbe non spartirsi molto, sono in realtà piuttosto legati l’uno all’altro. Vuoi perché le musiche dei videogiochi, fin dai primi jingle sono rimasti nella mente dei videogiocatori, vuoi perché ormai i giochi dell’ultima generazione oltre che per una grafica da urlo e per una grande giocabilità devono contare anche su di una colonna sonora decisamente azzeccata.

E non dimentichiamoci i giochi che sulla musica basano il loro gameplay come appunto i rhythm game o i giochi musicali in genere, proprio come Guitar Hero. La famosa saga di simulazione di chitarra infatti sta per avere un nuovo capitolo a disposizione dei giocatori di Wii, Xbox 360, Playstation 3 e Playstation 2, ma stavolta più che di un Guitar Hero nuovo di zecca, si può parlare di spin off tutto dedicato agli Aerosmith.

Conversione americana per Arcana Heart

Ci sono compagnie di videogiochi che loro malgrado diventano importantissime in un paese per restare per assurdo totalmente sconosciute o quasi negli altri, è successo così per la Atlus, storica casa di produzione nipponica che in patria è una delle più famose e amate, capace di aver sfornato giochi adatti a tutti i gusti, mentre in America è sì stata esportata ma con una percentuale di giochi modesta rispetto al grande archivio di titoli di cui può fregiarsi.

Il problema che ha la Atlus riguardo l’esportazione dei suoi giochi è spesso il genere sviluppato. Infatti se in America e del resto in Europa si va sempre sul classico attenendosi agli standard tipici dei videogiochi con avventure, picchiaduro e giochi sportivi, la Atlus si diverte a sperimentare nuovi metodi di gioco come quelli musicali dando il via alle saghe di rhythm-game fino alle simulazioni ospedaliere.

Giochi della memoria: Bubsy

L’era dei platform è iniziata anni e anni fa, nella cosiddetta preistoria dei videogiochi quando da poco si erano affacciati sul mercato i classici Pac-man e Pong e un certo idraulico italiano iniziava a salire e scendere nei tubi verdi schiacciando funghi e saltellando su verdi colline con una grafica che definire spartana è dir poco.

Negli anni il genere platform è però andato perdendosi a favore del genere adventure che ha portato ai vecchi giochi la terza dimensione snaturando il vecchio concetto di gioco a piattaforme che è tanto caro ai classici Mario e Sonic. E’ l’epoca delle console a 16 bit di Sega e Nintendo che ha beneficiato maggiormente di questo tipo di giochi e tra i tanti che se ne potrebbero ricordare e che cercherò di rammentarvi in questa rubrica apposita, c’era un certo Bubsy.

Legendary il nuovo lavoro della Spark Unlimited

Le trame degli sparatutto spesso non sono così attraenti per i videogiocatori. In teoria l’acquirente di un gioco in cui è necessario distruggere quasi tutto ciò che è presente sullo schermo poco bada al reale motivo per cui bisogna annientare tutti i nemici e ci si concentra sulla tempesta di proiettili che occorre scaricargli addosso, ma negli ultimi tempi tutto ciò sta cambiando, a favore di una riflessione più intelligente su questo genere.

Tutto ciò lo dobbiamo in special modo al team di sviluppatori Spark Unlimited che ha impreziosito la nostra collezione di giochi con alcuni piccoli capolavori come la saga di Call of Duty, realistica e interessante simulazione di guerra che ha spalancato gli orizzonti al genere proiettandolo in un contesto reale a beneficio della trama, e ancora una volta la Spark Unlimited è al lavoro su un nuovo progetto molto intrigante.

Provato Street Fighter IV

Abbiamo già annunciato l’arrivo di questo sensazionale evento, e proprio da pochissimi giorni sono disponibili delle nuove notizie grazie ad alcuni fortunati che hanno avuto la possibilità di provare in esclusiva questo gioco ad una fiera del videogioco giapponese dove la Capcom ha tolto il velo al suo nuovo gioiello sperando che la saga da cui è tratto sia riportata ai fasti del secondo capitolo. Il gioco in questione è chiaramente Street Fighter IV.

La cosa più evidente e che salta all’occhio immediatamente è senza dubbio la grafica assolutamente particolare che hanno pensato di utilizzare per questo quarto capitolo. Infatti non si tratta di una classica grafica che rende i poligoni ben visibili sullo schermo, ma una sorta di mix tra il cell-shading che rende i personaggi fumettosi e cartooneschi e un classico disegno ad olio per sottolineare un aspetto un po’ old-style, probabilmente per richiamare alla mente dei giocatori che dall’ultimo titolo originale, Street Fighter 3, sono passati ben 9 anni.

Dark Sector censurato in Australia

E’ da sempre che i videogiochi vengono visti come delle macchine del diavolo. C’è chi le considerano un modo di alienarsi, senza considerare le sfide in multiplayer che si svolgono sia in prima persona che online, c’è chi reputa i videogiochi pieni di sesso e violenza e quindi istigatori a veri atti di bullismo introducendo nei giocatori un istinto primordiale, senza pensare che invece sfogarsi con un joypad può essere d’aiuto.

Nonostante ciò però i videogiochi continuano ad essere piuttosto violenti, permettendoci di rubare auto, di assassinare soldati, alieni e minacce di ogni tipo, non censurando i litri di sangue che nelle simulazioni e nei giochi d’azione più arditi scorrono a fiumi e non finiscono mai di terrorizzarci con i survival horror in cui fare a pezzi mostri e amenità. Uno dei giochi di questo tipo in cui la violenza la fa da padrona è Dark Sector della Digital Extremes.

Leisure Suit Larry, la saga sta per continuare!

I giochi vengono continuamente criticati a causa delle continue lamentele da parte dei genitori e dei ben pensanti riguardo i contenuti troppo violenti e di certo non adatti al pubblico di minori che ne fa largo uso, dimenticando completamente la fetta di pubblico maturo che li utilizza. Ma oltre la violenza c’è anche la componente sessuale che mette a dura prova i nervi di chi inneggia contro i videogames e Leisure Suit Larry è uno di questi.

La saga di Larry è iniziata anni e anni or sono su PC presentando dei giochi che ammiccavano ironicamente al sesso, introducendo nell’universo delle avventure punta e clicca degli elementi divertenti che però non erano in effetti adattissimi ad un pubblico di bambini esibendo senza problemi dei cartooneschi seni e facendo esprimere il protagonista in un modo alquanto colorito avendo la parte del bulletto belloccio quando fisicamente non potrebbe proprio permetterselo.

Buzz! sbarca su PSP

Se siete dei fan dei classici quiz preserali che tempestano i palinsesti televisivi contemporanei oppure siete dei vecchi fanatici dei quiz di una volta in cui i veri campioni si sfidavano a suon di domande complicate e cervellotiche, avrete di sicuro sentito parlare di Buzz!, il divertente party game realizzato per console un po’ di tempo fa che sta per sbarcare anche per PSP in una nuovissima e personalizzatissima versione.

Diciamocelo, Buzz! non è altro che una versione digitale del semplice gioco da tavolo in stile Trivial Pursuit che ci divertiamo a tirar fuori durante le feste natalizie o le serate tra amici: un simpatico modo di stare insieme e divertirsi in modo intelligente e spiritoso. Dopo averci deliziato a casa, ora potremmo spassarcela ad azzeccare le risposte anche fuori grazie alla versione PSP che si prospetta totalmente nuova e molto intrigante.

Suda 51 vorrebbe Mario armato!

La Nintendo ha fatto di lui un’icona, una mascotte che ha portato la grande N al successo mondiale attraverso una selezione di giochi che hanno venduto tantissimo scalando ogni classifica di record. Tutti lo amano e tutti hanno giocato ad almeno uno dei suoi numerosissimi titoli presenti ormai per quasi ogni console. Il fascino del baffuto protagonista dei platform di casa Nintendo ha conquistato tutti, tanto da far pensare anche a titoli decisamente inusuali.

Non tutti conoscerete Suda 51, nick con cui è conosciuto Goichi Suda un uomo da anni nell’industria dei videogiochi e padre di titoli molto particolari come Killer 7 uscito ormai anni fa per Playstation 2, caratterizzato da una grafica decisamente strana e una buona dose di violenza tanto per far gioire chi già non vede di buon occhi i videogiochi. Ebbene in una recente intervista Suda 51 ha espresso un suo desiderio nei riguardi del baffuto idraulico della Nintendo.

In arrivo Blast Works: Built, Fuse & Destroy per Wii

E’ quasi in arrivo un altro stupefacente gioco per una console come la Wii capace di tirar fuori dal proprio cilindro una serie di titoli che stanno rivoluzionando il modo di concepire il gioco classico per console che finora noi conoscevamo. Il gioco in questione è “Blast Works: Built, Fuse & Destroy” e già il nome è tutto un programma per questa preziosa perla che entrerà prepotentemente nell’olimpo dei giochi per famiglie della console Nintendo.

Il gioco, come molti in uscita per la Wii è difficilmente classificabile. Diciamo che potrebbe rientrare nel genere degli sparatutto classici a scorrimento orizzontale come i bei giochi spaziali di molti anni fa, ma il tutto è arricchito da elementi alla Katamari Damacy, il folle gioco giapponese uscito per Playstation 2 in cui il nostro alter ego virtuale doveva raggomitolare una serie di oggetti man mano più grandi fino ad inglobare addirittura persone e palazzi!

Peggle esportato sul mercato delle console

Ci sono altri modi di giocare oltre che con i videogiochi per console vi è capitato anche di divertirvi, magari in ufficio nel tempo libero o durante qualche serata in cui in TV non c’è nulla di interessante e fa troppo freddo per uscire, con quei giochini in flash che tanto impazzano nella grande rete, nascondendo a volte delle vere e proprio perle che starebbero benissimo anche nella collezione di una console vera e propria aggiungendo tanto divertimento in più.

Uno dei giochi sicuramente più divertenti ed appassionanti è Peggle, una vera e propria calamita che con un meccanismo semplice e simpatico riesce a tenerti incollato allo schermo come pochissimi giochi riescono a fare, ebbene questo piccolo classico, visto il suo grande successo su internet dove ha spopolato con un gran numero di download effettuati e milioni di partite giocate online, arriverà anche per il mercato delle console.

Dofus, il best seller dell’Ankama Games in arrivo in Italia

Ci sono case di produzione conosciute a livello mondiale che hanno saputo crearsi una fetta di pubblico felice e festante nel settore videoludico ad ogni uscita di un nuovo gioco edito dal produttore dei sogni. Abbiamo ancora più spesso delle associazioni che ci vengono in mente immediatamente se ci viene fatto il nome di una compagnia in particolare, senza dare importanza al genere a cui appartiene il gioco menzionato.

Se diciamo Capcom ci vengono subito in mente capolavori come Street Fighters e Resident Evil, se pensiamo alla Hudson allora ricordiamo immediatamente il bombarolo Bomberman che ha fatto di un semplice giochino labirintico un best-seller in tutto il mondo, e ancora come non parlare della Square che in tempi relativamente recenti ha inglobato una collega diventando così Square-Enix che ci ha regalato quel capolavoro che è Final Fantasy. Capita però che non solo case di sviluppo maggiori abbiano la capacità di creare giochi interessanti.

Spore, in arrivo per tutti i possessori di Nintendo Wii

Di giochi assurdi ed innovativi ormai in giro ce ne sono tanti. Basti pensare a tutte quelle strambe simulazioni che vengono fuori dalla terra del sol levante e che ci fanno occupare di cucina, piuttosto che della cura di un ospedale. Oppure tutta quella serie di giochi incomprensibili come Katamari Damacy e il gomitolone che dovevamo ingigantire inglobando palazzi e persone. Fino ad arrivare ai nuovi termini di paragone come The Sims.

Ebbene sta probabilmente per arrivare un altro titolo che entrerà nella storia dei videogiochi , presentando un sistema di gioco innovativo che ci fa persino dubitare che si tratti di un videogame vero e proprio, optando per una specie di simulazione umana da giocatore in modalità singola. Il nome del gioco è Spore e sarà a disposizione dei possessori di Nintendo Wii. Si fatica a dargli un’etichetta perché a prima vista potrebbe essere una simulazione di vita partendo dalle origini dell’uomo.

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