
Sono piccoli problemi di cuore, nati da un’amicizia che profuma d’amore. E’ con questo testo che diversi annetti fa una sempre ispirata Cristina D’Avena presentava un nuovo cartone animato giapponese che si apprestava a fare breccia nel cuore di molti appassionati, conquistando specialmente il pubblico femminile sempre molto attento alle questioni sentimentali e alle bellezze maschili in versione anime che venivano lì presentate.
Si tratta di Piccoli problemi di cuore, un prodotto di animazione che qui in Italia è stato brutalmente censurato a causa di alcune tematiche affrontate che, secondo i canoni nostrani, non sarebbero state adatte per un pubblico prevalentemente giovane a cui, secondo gli adattatori italiani, il cartone animato sarebbe stato rivolto, ma che in Giappone è invece stato di enorme successo nella sua completezza con il titolo di Marmalade Boy.









Tutti noi conosciamo la sua storia perché molto probabilmente uno dei nostri genitori era solito leggere la sua favola prima di farci addormentare, sviluppando così la nostra fantasia immaginando gli scenari incantati e i particolari personaggi che vivono quelle esatte avventure. Oppure abbiamo di certo visto il film animato della Disney che è di sicuro uno dei più diffusi e noti, una sorta di vero e proprio simbolo dei lungometraggi d’animazione della casa di Topolino.

