MySims Agents, i simmini diventano detective


La loro vita virtuale ci ha interessato così tanto che dal primo episodio, timido e pieno di difetti e di carenze rispetto a quella che poi è diventata la saga stessa, sono nati ben 2 capitoli ufficiali ed una moltitudine di spin off e soprattutto di espansioni da far rabbrividire quasi ogni titoli disponibile per console e personal computer. Un gioco che definire tale sarebbe riduttivo, avvicinando una partita ad una vera e propria esperienza di vita virtuale.

The Sims è entrato a far parte delle nostre vite come qualcosa di più di un vero gioco, anche grazie alla capacità di adattarsi ai cambiamenti che la casa di sviluppo ha pensato per la serie trasportandola da una piattaforma in cui strategia e riflessioni possono essere ben accette come può essere il PC, vera mamma della saga di The Sims, fino alle versioni più dinamiche ed attive disponibili praticamente per ogni console esistente.

The Conduit, svelato il multiplayer

 Per chi non lo ricorda, i primi di Aprile la Sega aveva programmato un evento live per illustrare le particolarità del multiplayer di The Conduit. Lo stesso giorno purtroppo la Nintendo ha deciso di mandare i server in manutenzione e noi siamo rimasti a bocca asciutta. Ma questa volta non è successo: provato The Conduit siamo pronti ad illustrarvi ( in un sunto delle recensioni rilasciate) tutto quello che c’è da sapere sulle componenti multiplayer.

The Conduit è un aspettatissimo FPS della High Voltage Software che sarà rilasciato solamente per la piattaforma di casa Nintendo. Come si è visto, in questi mesi, dalle anteprime della campagna single player il gioco si focalizza proprio su quest’ultimo aspetto, ma ciò non vuol dire che la componente multiplayer sia da meno. Prima di tutto il multi supporta fino a 12 players, ma andiamo a vedere da più vicino.

End of Eternity, disastri naturali da Sega e Tri-Ace


Durante la nostra esistenza sono tante le cose che ci preoccupano e che ci fanno allarmare per la nostra incolumità e la nostra salute. A cominciare dalla criminalità organizzata, fino ad arrivare più ampiamente alle guerre e ai conflitti di vario tipo, fino ai tristemente attuali disastri naturali che infliggono tanti danni al nostro paese. Ma si sa, la fantasia va oltre ogni cosa e nel mondo dei videogiochi è importante usarla bene.

L’hanno sicuramente fanno i signori responsabili di Sega e della Tri-Ace che hanno in lavorazione un titolo che prende il nome catastrofico di End of Eternity. Il gioco ci pone in un momento molto difficile per il nostro pianeta visto che inspiegabilmente dei gas velenosi hanno iniziato a sprigionarsi dal sottosuolo portando letteralmente all’estinzione il genere umano che non si è abituato ai nuovi cambiamenti ambientali.

Perfect Dark velatamente annunciato su XBLA?


Il tutto è nato da quel grande capolavoro che fu Goldeneye, non il film per il grande schermo del carismatico James Bond, l’uomo che non deve chiedere mai, la spia con la licenza di uccidere che più volte ha preso vita nei nostri cinema, bensì il relativo videogioco, uno sparatutto decisamente appetitoso che fece la fortuna di una delle console Nintendo forse meno fortunate messe in commercio, ovvero il Nintendo 64.

Dagli stessi realizzatori del fantastico Goldeneye, per la stessa console della grande N, vide la luce Perfect Dark, un gioco che poteva essere considerato come una sorta di seguito spirituale del grande gioco dedicato a 007 che aveva come protagonista l’affascinante quanto letale figura di Joanna Dark, una particolare figura femminile che potrebbe essere una sorta di antenata della prosperosa Lara Croft che abbiamo ben conosciuto grazie alla serie di Tomb Raider.

Indiana Jones and the Staff of Kings, anteprima del gioco

 Finalmente un gioco classico e assolutamente in tutto e per tutto alla Indiana Jones. Ambientato nel 1939, dopo gli avvenimenti di Indiana Jones e l’Ultima Crociata, vede il nostro archeologo preferito alla ricerca della Staffa di Mosè. Sicuramente una missione rischiosa e che deve essere portata a termine ad ogni costo: la staffa è in grado di riportare nel mondo le famose dieci piaghe che sconfissero gli egiziani e che, come tutti sappiamo, aprì le acque del Mar Rosso.

LucasArts ha rilasciato da poco una demo del gioco in questione che andremo ad illustrarvi. L’assaggio del gioco si divide principalmente in due misisoni ambientate nel deserto sundanese e nella chinatown di San Francisco. Iniziando nel deserto, abbiamo subito l’impressione di giocare ad un titolo realizzato con cura. Abbiamo subito una visuale dell’accampamento tedesco vicino a delle piramidi e una vista mozzafiato.

Geo Challenge, una sfida geografica venuta da Facebook


Vi sentite dei campioni in geografia e siete convinti di conoscere a menadito anche il più lontano e poco conosciuto paesino che si trova in un posto incontaminato? Oppure al contrario siete consapevoli della vostra perenne imbranataggine nello scovare anche la nazione più conosciuta che si trova a due passi da casa vostra? In qualunque caso, se volete mettere alla prova le vostre doti geografiche, sul web c’è un gioco fatto apposta per voi.

Grazie alla popolarità regalatagli da uno strumento aggregativi valido come Facebook, il gioco chiamato Geo Challenge ha già rappresentato sicuramente una sfida per voi che leggete, provando a superare il punteggio di tutti i nostri contatti sul social network più diffuso in Italia. Lo scopo è appunto quello di superare una serie di quattro sfide tutte basate sulla geografia, dandoci modo di scoprire quanto ne sappiamo sui paesi del mondo.

Trine, un mago, un cavaliere e un ladro collaborano su PSN


Se analizziamo bene una delle ambientazioni che maggiormente vengono utilizzate per quanto riguarda la realizzazione di videogiochi ci accorgeremo che spesso alcune tipologie di personaggi sono più che ricorrenti perché fortemente legati al contesto stesso della location sfruttata. Per esempio uno dei più comuni luoghi in cui prendono vita alcuni titoli sono sicuramente le praterie e i boschi ispirati al classico stile fantasy.

Ricco di rigogliosi campi erbosi e di montagne impervie e difficili da valicare oltre a tenebrosi ed oscuri castelli impenetrabili e miniere dall’aspetto tutt’altro che amichevole fanno da sfondo ad un mucchio di personaggi che sono decisamente caratterizzati da personalità e carisma del tutto soggettivi ma che permettono una classificazione più ordinata secondo schemi ben precisi ed appartenenze a classi e razze ben definite.

Champions Online: prime impressioni dalla Beta

 Manca veramente poco all’uscita di Champions Online (14 Luglio 2009) e vi proponiamo una piccola anteprima di quello che sarà il nostro tutorial e le dinamiche principali del gioco. Naturalmente eviterò di rovinarvi qualche sorpresa! Per iniziare, il gioco apre con una vista di Millennium City invasa da navi aliene mentre sentiamo due voci alla radio che spiegano brevemente la situazione: i Qularr stanno innalzando campi di forza che sezionano la città in più parti.

Questi generi di filmati sono molto frequenti in Champions Online, ma ciò che veramente ci dà l’impressione del movimento e della battaglia che infuria all’interno della città sono le piccole schermaglie tra le UNITY e gli invasori. Sparatorie e macchine che volano da una parte all’altra ci portano al centro dell’azione e ci fanno venir voglia di intervenire per salvare civili indifesi o soldati che sembrano spacciati.

Karaoke Revolution, agguantiamo il microfono per una nuova sfida musicale


I giochi musicali disponibili per console hanno avuto un’evoluzione davvero emblematica se andiamo ad analizzare i loro movimenti fin dall’alba della nascita del primo titolo fino ad arrivare agli ultimi esponenti che hanno praticamente invaso il mercato grazie al successo interplanetario di un grandissimo esemplare che tutti noi conosciamo con il nome di Guitar Hero e che ha appassionato anche chi non aveva mai provato un rhythm game.

Un tempo il genere era totalmente focalizzato sul ballo e sulle sue varianti. Se una volta bisognava premere con un certo ritmo le frecce direzionali dei nostri controller per permettere al nostro danzatore virtuale di eseguire i movimenti in modo impeccabili a tempo con la musica, con i tappetini appositi, il gioco si è tramutato quasi in realtà, offrendo uno spessore in più ad un gioco musicale in realtà dallo stampo piuttosto passivo.

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