Giochi della memoria, Flinstones The Movie


Li abbiamo conosciuti nella loro veste originale, ovvero quella di divertentissimi cartoni animati che sono riusciti a divertire non poche generazioni diverse con la stessa semplicità e le stesse caratteristiche di sempre, segno che i tempi possono cambiare ma c’è un valore di fondo che riesce sempre a restare a galla nonostante lo scorrere degli anni. Stiamo parlando chiaramente dei Flinstones, i simpatici antenati protagonisti di mille avventure.

Qualche settimana fa abbiamo parlato dei Flinstones e del loro videogioco arrivato su Sega Mega Drive ripercorrendo le gesta della simpaticissima famiglia primitiva, ma che tante cose aveva in comune con i nuclei familiari che troviamo in giro ancora oggi. Un divertente e coloratissimo gioco quello che vide la luce sulla console a 16 bit della Sega a cui però si accompagnò anche un’altra versione uscita un po’ dopo su una macchina da gioco concorrente.

Giochi della memoria, Run Saber


Mai come negli ultimi mesi, il problema dell’inquinamento è sicuramente ai primi posti nelle notizie che i TG nazionali offrono ai cittadini italiani. Cumuli di spazzatura che affollano le strade della città di Napoli hanno creato non pochi problemi ma purtroppo più in generale l’annosa questione dell’inquinamento è all’ordine del gioco ormai da tempo, tentando di correre ai ripari con mille soluzioni più o meno fattibili e tendenti alla risoluzione.

Anche nel mondo dei videogiochi l’inquinamento ha avuto qualche volta un ruolo principe nella sceneggiatura narrativa di un titolo per console. Uno fra questi prese il nome di Run Saber e fu un gioco d’azione reso disponibile nei primi anni ’90 su Super Nintendo per la gioia soprattutto del pubblico maschile che tanto apprezzava e tanto segue ancora oggi questa tipologia di gioco. Per scoprire qualcosa di più su questo titolo correte pure dopo il salto.

Giochi della memoria, Jetsons: Invasion of the Planet Pirates


La settimana scorsa siamo tornati indietro nel tempo più del dovuto. La rubrica dei giochi della memoria riporta ad oggi dei grandi classici del passato e dei titoli dimenticati spuntati in special modo nell’epoca delle console a 16 bit, ma parlando dei Flinstones abbiamo fatto un salto indietro di qualche milione di anni più del dovuto visto che siamo tornati ai tempi in cui i dinosauri erano liberi di bazzicare sul nostro pianeta pressoché indisturbati.

Questa settimana faremo invece un percorso decisamente inverso visto che, rimanendo sempre in tema di cartoni animati classici, quelli che da qualche anno è difficile purtroppo rivedere in tv, ma che sono riusciti ad animare la nostra infanzia, parleremo di una serie parallela ai Flinstones che però presentava un menage familiare quasi simile ma trasposto diversi annetti nel futuro. Qualcuno di voi avrà capito che si parlerà dei Jetsons.

Giochi della memoria, I Flinstones


Una gran parte dei giocatori appassionati di titoli d’azione sono sicuramente in fibrillazione alla notizia dell’arrivo su console di un nuovo capitolo delle avventure di Jurassic Park. Il capolavoro cinematografico che qualche anno fa venne considerato come un vero e proprio kolossal risulta infatti ancora molto amato dai suoi fans e il fascino dei lucertoloni che hanno abitato il nostro pianeta molti anni fa, è sicuramente ancora fortissimo.

Molti hanno infatti immaginato la propria vita a quei tempi, quando era facile veder gironzolare in giro dei triceratopi intenti a gustare delle foglie sparse nella giungla, così come era semplice avvistare un pterodattilo custodire le proprie uova in attesa della nascita di nuovi cuccioli. Queste idee sono state ampiamente sfruttate anche per la realizzazione di un vecchio cartone animato che ha cullato l’infanzia di molti di noi: ricordate i Flinstones?

Giochi della memoria, Yoshi’s Cookie


L’universo fatato di Mario è qualcosa di irresistibile agli occhi dei giocatori di ieri, stergati dalla sua simpatia fin dai primi esperimenti in due dimensioni nel regno dei platform, fino agli utenti moderni che hanno vissuto Mario quasi soltanto nelle sue più dinamiche avventure in 3D. La sua sovranità è comunque indiscussa, tanto da rendere appetibili anche dei personaggi di contorno che hanno preso vita nelle sue avventure ed hanno camminato sulle proprie gambe.

Non è ormai raro trovare quelli che vengono definiti comunemente degli spin off nel mondo videoludico, pescando personaggi apparentemente interessanti da una saga di grande successo per far presa sul pubblico con un gioco o addirittura una serie completamente nuova. E’ il caso di Yoshi ad esempio, draghetto delizioso che ha più volte aiutato Mario nelle sue avventure e che ha fatto un’incursione in passato nel mondo dei puzzle game con Yoshi’s Cookie.

Giochi della memoria, Wild Guns


Al giorno d’oggi potrebbero sembrare davvero antichi e superati, difatti il genere sembra ormai essersi completamente atrofizzato tanto che è ormai da moltissimo tempo che nessuna pellicola sembra dedicarsi esclusivamente alle ambientazioni tipiche di questo filone, nonostante alcuni attori particolarmente famosi abbiano ottenuto un discreto successo proprio grazie ad interpretazioni indimenticabili in pellicole di questo tipo.

Stiamo parlando dei film western, in cui temerari cowboy non avevano un briciolo di paura, fieri delle pistole raccolte nelle proprie fondine, anche per le sfide più pericolose con distinti colleghi armati allo stesso modo o banditi dalle cattive intenzioni pronti a mettere a ferro e fuoco le polverose città, dai saloon gremiti di folla fino alle banche depredate di sacchi di denaro. Anche il mondo del videogioco ha spesso ospitato ambientazioni simili, ad esempio con Wild Guns.

Giochi della memoria, Xak II: The Rising of the Red Moon


Accade spesso, giustamente, che un titolo di grande successo riesca ad ottenere la possibilità di ripresentarsi su una console identica a quella di origine o di cambiare totalmente piattaforma accontentando così anche altre tipologie di giocatori, grazie alla realizzazione di un seguito diretto delle sue avventure, ripercorrendo in parte la storia già narrata, ma proponendo una continuazione alle vicende terminate con la morte dell’ultimo boss.

E’ questo il caso di Xak: The Art of Visual Stage, titolo legato al mondo dei giochi di ruolo che vi abbiamo già presentato la scorsa settimana che, snobbando però il successo ottenuto specialmente in versione giapponese su Super Nintendo, ha preferito dedicare un seguito diretto ad altre macchine da gioco tra cui PC Engine, nominando la sua nuova avventura con l’evocativa etichetta di Xak II: The Rising of the Red Moon.

Giochi della memoria, Xak: The Art of Visual Stage


Dopo gli annunci recentemente rivelati in occasione dell’attesissimo E3 di Los Angeles, gli occhi degli appassionati del marchio Nintendo sono senza ombra di dubbio tutti puntati sul nuovo episodio della saga di Zelda che arriverà probabilmente già in prima linea nella collezione di titoli già disponibili all’uscita della nuovissima e fiammante Wii U, nuova console casalinga che sicuramente promette molto divertimento.

Questo accade perché Zelda ha avuto e riscuote ancora un notevole successo grazie alla bontà della saga che ha interessato il pubblico videoludico fin dai suoi esordi grazie al cambio di rotta rispetto ai giochi di ruolo di classica scuola nipponica, introducendo una componente d’azione molto più forte e gradita anche al pubblico occidentale. Chi ha qualche annetto in più ricorderà anche altri esponenti di questo genere, tra cui figura Xak: The Art of Visual Stage.

Giochi della memoria, Umihara Watase


Siete per caso dei cultori degli acquari? Quelle splendide costruzioni di vetro ricolme d’acqua, che quelli che non può permettersi per qualunque motivo un animale domestico classico come un tenero gattino o un fedele cagnetto, rappresentano senza ombra di dubbio il mezzo più facile e pulito per avere a disposizione un semplice compagno animale, che non sarà magari accarezzabile come un felino, ma sarà comunque uno splendido spettacolo per gli occhi.

E se invece di averli in casa, seppur tenuti con estrema cura in un acquario abilmente arredato con statuine, alghe di vario colore e piccoli castelletti come nel regno di Ariel, i pesci non andiate a pescarli direttamente in mare o in un fiume? Magari approfittando di una giornata da trascorrere con il papà o con uno zio per vivere una piccola avventura tra uomini. Ma se i pesci dovessero per un caso fortuito rappresentare una minaccia come in Umihara Watase?

Giochi della memoria, Pinball Dreams


C’era una volta, tanto, tanto tempo fa, un mezzo divertentissimo che si poteva facilmente trovare in tutte le sale giochi fino più o meno agli inizi degli anni ’90 per diventare poi sempre più raro, tando da trasformarsi quasi in un oggetto di modernariato che, qualche simpatico e danaroso collezionista, decideva di trasportare direttamente in casa come arredamento piuttosto sui generis, e soprattutto per farsi una sana partitina ogni tanto memore dei vecchi tempi.

Si parla di flipper, quei grossi cabinati che hanno emozionato chi di noi ha qualche anno in più con un meccanismo molto semplice: accumulare un punteggio sufficiente da battere tutti i componenti della nostra cricca di amici e magari di segnare le nostre iniziali nella tabella di punteggi del flipper stesso. Molti esponenti del genere sono arrivati anche su console, permettendo di rivivere in qualche modo quella magia ed uno di questi fu Pinball Dreams.

Giochi della memoria, Shadowrun


Al giorno d’oggi non c’è più da stupirsi se anche i vecchi giochi da tavolo, tutto sommato ancora abbastanza utilizzati, ma mai quanto qualche decennio fa, siano su una mensola ad impolverarsi a causa della supremazia dell’intrattenimento videoludico che in tanti modi, dal più semplice party game fino al più gioioso e ritmato titolo musicale, possono modificare il modo di divertirsi dei più giovani come dei più maturi tra gli appassionati di giochi.

Ma se proprio non si vuole abbandonare un tabellone ben strutturato ed un tiro di dadi ad ogni turno, è anche possibile approfittare della versione videoludica di alcuni classici del gioco da tavolo. Dal sempreverde Monopoly con l’acquisto di terreni e i segnalini particolari, fino al Trivial Pursuit che testa ogni volta la nostra intelligenza, sono tanti i giochi disponibili, ma se diamo un’occhiata al passato, anche un gioco un po’ di nicchia fece la sua comparsa in veste videoludica.

Giochi della memoria, Brainies


Il popolo di Facebook è ormai sempre più numeroso e più catturato dalle mille possibilità che il notissimo social network offre ai suoi iscritti. Abbiamo la possibilità con la semplice digitazione nell’apposita casella di lasciare un messaggio di stato visibile a tutti i propri contatti nonché di effettuare una comunicazione privata con un utente ben preciso, dalla condivisione di foto e video fino alla segnalazione dei link che riteniamo più opportuni.

Ma ovviamente ci sono anche dei passatempi che riescono a farci distrarre dalle ore di lavoro che si accumulano e ci regalano quindi dei bei momenti di pausa tra la compilazione di una scartoffia e l’altra, rivedendo il PC come un mezzo di svago e non di lavoro. Tra i tanti giochi disponibili c’è anche qualcosa che ricorda vagamente alcuni titoli che abbiamo avuto la fortuna di provare sulle console a 16 bit ed uno tra questi è sicuramente Brainies.

Giochi della memoria, Beethoven


Più volte all’interno del mondo dei videogiochi ci è capitato di avere a che fare con delle dolcissime pallottole di pelo di stampo canino, soprattutto negli ultimi anni quando il Nintendo DS si è visto eleggere come piattaforma perfetta per ospitare la numerosa cucciolata di Nintendogs, simpaticissimo gruppo di cagnolini, tutti bisognosi di cure e d’affetto che hanno portato i possessori della console della Nintendo ad improvvisarsi padroncini in erba.

Di recente come saprete ha visto la luce anche una piccola collezione per Nintendo 3DS che ha presentato numerose nuove razze di Nintendogs, anche in compagnia di dolcissimi amici felini, ma se guardiamo bene nel passato videoludico, i cani virtuali della simulazione di allevamento e di cura che ben conosciamo non è stato l’unico progetto che ha visto un cane come protagonista. I più maturi di voi ricorderanno infatti l’irresistibile Beethoven.

Giochi della memoria, Sea Quest


Accade abbastanza spesso ormai che i film più gettonati per il grande schermo, o quanto meno quelli che prevedono di incassare un bel po’ di quattrini al botteghino e di interessare in special modo un certo tipo di pubblico giovane e dinamico che possa avere in qualche modo la passione per i videogames, abbiamo quindi una trasposizione praticamente automatica, e spesso in contemporanea, sui nostri gioiellini casalinghi o portatili.

Ecco quindi branchi di supereroi che non vedono l’ora di sconfiggere i propri nemici storici con l’aiuto del giocatore di turno, così come film d’azione che ben si prestano ad una versione videoludica tutta adrenalina e freneticità, fanno bella mostra sulle nostre console come se niente fosse. Un po’ meno spesso accade che a beneficiare di una versione in videogioco siano le serie tv, genere ormai seguitissimo, ma poco sfruttato in questo senso.

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