Giochi della memoria, Brainies

di Redazione Commenta


Il popolo di Facebook è ormai sempre più numeroso e più catturato dalle mille possibilità che il notissimo social network offre ai suoi iscritti. Abbiamo la possibilità con la semplice digitazione nell’apposita casella di lasciare un messaggio di stato visibile a tutti i propri contatti nonché di effettuare una comunicazione privata con un utente ben preciso, dalla condivisione di foto e video fino alla segnalazione dei link che riteniamo più opportuni.

Ma ovviamente ci sono anche dei passatempi che riescono a farci distrarre dalle ore di lavoro che si accumulano e ci regalano quindi dei bei momenti di pausa tra la compilazione di una scartoffia e l’altra, rivedendo il PC come un mezzo di svago e non di lavoro. Tra i tanti giochi disponibili c’è anche qualcosa che ricorda vagamente alcuni titoli che abbiamo avuto la fortuna di provare sulle console a 16 bit ed uno tra questi è sicuramente Brainies.


Il titolo richiama proprio le creaturine con cui dovevamo interagire, i Brainies appunto, una sorta di piccoli mostriciattoli pelosi e coloratissimi, dall’aspetto furbetto e vagamente malandrino, che avevamo il compito di posizionare su una relativa collocazione del relativo colore per poter completare il livello di gioco. Una struttura da puzzle game quindi che al giorno d’oggi abbiamo visto e rivisto in mille simpatiche varianti.

Se nei primi livelli di gioco anche per un giocatore distratto era molto facile piazzare i pochi Brainies appartenenti allo stage sulle relative postazioni, con l’andare avanti dei circa cento puzzle, le cose si complicavano non poco, lasciando quindi l’utente in balia delle strategie più arzigogolate pur di superare un ostacolo molto duro. Se allora Brainies appariva colorato e divertente, possiamo renderci invece contro di come ora un giochino semplice da PC possa fare molto di più.

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