L.A. Noire, GTA incontra Heavy Rain

di Redazione 5

Dopo quattro anni di attesa, L.A. Noire ha finalmente visto la luce nei negozi, il gioco sviluppato dal Team Bondi è in lavorazione dal lontano 2007, un titolo in fase di sviluppo da così tanto tempo genera indubbiamente aspettative elevate. Nel corso della recensione scoprirete se L.A. Noire ha mantenuto le promesse fatte in questi anni.

Prima di cominciare, una precisazione, ho provato L.A. Noire su PlayStation 3 (FAT 80 GB) e purtroppo sulla piattaforma Sony il gioco non è propriamente stabile, spesso ci sono dei vistosi rallentamenti e la console si pianta all’improvviso. Sony e Rockstar sono al corrente del problema, nei prossimi giorni probabilmente sarà una rilasciata una patch per sistemare il tutto. I problemi si verificano solamente sulle PS3 FAT, i possessori del modello Slim possono dormire sonni tranquilli.

Grafica e sonoro

Tecnicamente parlando. L.A. Noire è davvero incredibile, le animazioni facciali sono superlative ed i personaggi hanno una propria personalità e sono in grado di reagire in maniera diversa alle varie emozioni. Anche la città di Los Angeles è riprodotta in maniera fedelissima, la mappa da esplorare è enorme, gli edifici sono immensi e l’orizzonte sterminato, la Los Angeles di 60 anni fa è leggermente diversa da quella attuale (ovviamente) ma se conoscete un minimo la città non faticherete a trovare punti realmente esistenti ancora oggi.

Per quanto riguarda il sonoro, da sottolineare l’ottimo doppiaggio dei personaggi, purtroppo però i dialoghi sono interamente parlati in inglese, con sottotitoli in italiano. Questa è una traduzione per Rockstar, i sottotitoli sinceramente sono di ottima qualità, ma indubbiamente il parlato nella nostra lingua avrebbe aiutato non poco nella risoluzione dei vari casi.

Giocabilita’ e longevita’

L.A Noire è un gioco rivoluzionario sicuramente diverso da tutto quello che abbiamo visto fino ad ora. Immaginate un gioco open world stile GTA, Mafia o Red Dead Redemption e mischiate con una spruzzata di Heavy Rain, questo è L.A. Noire. Siamo a Los Angeles, alla fine degli anni 50, Cole Phelps è un detective ed il suo lavoro è sempre ricco di colpi di scena, in città la criminalità non manca e la malavita la fa da padrone in ogni vicolo.

L.A. Noire non è un gioco d’azione, o meglio, ci sono delle sezioni più action, ma il cuore dell’avventura è l’investigazione, dobbiamo trovare indizi e risolvere enigmi prima di poter arrivare alla soluzione di un caso. Spesso poi la sfortuna si metterà in mezzo alle nostre indagini, per esempio un testimone può essere assassinato oppure un oggetto chiave per l’indagine può essere rubato da alcuni malviventi, in questi casi dovremo trovare delle vie alternative per arrivare alla risoluzione del caso.

La parte investigativa è davvero ben fatta, gli enigmi principali vi ruberanno parecchio tempo, purtroppo alcuni casi secondari si dimostrano incredibilmente ripetitivi. Per quanto riguarda la fase action invece le cose non sono così perfette, queste sezioni si dimostrano divertenti, ma non così curate come il resto dell’avventura.

La longevità è stimata sulle 25/30 ore, personalmente finito la storia principale in circa 15 ore, ma si tratta di tempi estremamente soggettivi e variabili, L.A. Noire potrebbe durarvi 60 ore, oppure 8, se siete incredibilmente arguti e decidete di saltare i casi secondari.

Sistema di controllo

Per i giochi di questo genere, il joypad PlayStation 3 si rivela praticamente perfetto, lo schema di controllo ricalca quello di Red Dead Redemption, davvero molto comodo. L.A. Noire non supporta in alcun modo il controller Move (e nemmeno Kinect, nella versione Xbox 360) ma sinceramente lo schema dei comandi è ottimo e non si sente la mancanza del supporto per il joypad con sensore di movimento.

Giudizio complessivo

Abbiamo atteso a lungo prima di poter mettere le mani su L.A. Noire, quattro anni non sono pochi, alla fine possiamo dire che le promesse sono state sicuramente mantenute, ma non superate. Il gioco svolge alla perfezione il suo compito, ci troviamo di fronte ad un titolo divertente, entusiasmante e longevo, ma è bene chiarire che L.A. Noire non è un capolavoro assoluto, ci sono dei piccoli difetti sparsi qui e li (evidenziati ampiamente nella recensione), il Team Bondi ha creato un prodotto solido, sicuramente le avventure del detective Cole Phelps non finiranno qui.

Voto finale 8

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