Giochi della memoria, Run Saber

di Redazione Commenta


Mai come negli ultimi mesi, il problema dell’inquinamento è sicuramente ai primi posti nelle notizie che i TG nazionali offrono ai cittadini italiani. Cumuli di spazzatura che affollano le strade della città di Napoli hanno creato non pochi problemi ma purtroppo più in generale l’annosa questione dell’inquinamento è all’ordine del gioco ormai da tempo, tentando di correre ai ripari con mille soluzioni più o meno fattibili e tendenti alla risoluzione.

Anche nel mondo dei videogiochi l’inquinamento ha avuto qualche volta un ruolo principe nella sceneggiatura narrativa di un titolo per console. Uno fra questi prese il nome di Run Saber e fu un gioco d’azione reso disponibile nei primi anni ’90 su Super Nintendo per la gioia soprattutto del pubblico maschile che tanto apprezzava e tanto segue ancora oggi questa tipologia di gioco. Per scoprire qualcosa di più su questo titolo correte pure dopo il salto.


Come dicevamo Run Saber basa la sua storia su un problema d’inquinamento che costringe uno scienziato a studiare una soluzione: una sostanza chimica che se abilmente sprigionata avrebbe capovolto i problemi del mondo. Purtroppo la polverina magica fa trasformare delle persone in mutanti che vengono assoldati dal solito conquistatore del mondo per i suoi loschi piani. Sta a due cyborg, uno maschile ed uno femminile risollevare le sorti del pianeta.

Dopo aver scelto il proprio eroe, di certo non avremo delle pittoresche ambientazioni da visitare, ma costruzioni in rovina e colori cupi. Le abilità dei protagonisti rappresenteranno però una vivace possibilità di divertimento visto che i nemici potranno essere eliminati nei modi più coreografici e diversi ogni volta annullando così l’eventuale noia dopo un po’ di partite. Agilità e riflessi pronti sono elementi fondamentali per riuscire a vincere in Run Saber, un titolo che rappresentò un discreto gioco d’azione per quei tempi.

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