Giochi della memoria, Sea Quest

di Redazione Commenta


Accade abbastanza spesso ormai che i film più gettonati per il grande schermo, o quanto meno quelli che prevedono di incassare un bel po’ di quattrini al botteghino e di interessare in special modo un certo tipo di pubblico giovane e dinamico che possa avere in qualche modo la passione per i videogames, abbiamo quindi una trasposizione praticamente automatica, e spesso in contemporanea, sui nostri gioiellini casalinghi o portatili.

Ecco quindi branchi di supereroi che non vedono l’ora di sconfiggere i propri nemici storici con l’aiuto del giocatore di turno, così come film d’azione che ben si prestano ad una versione videoludica tutta adrenalina e freneticità, fanno bella mostra sulle nostre console come se niente fosse. Un po’ meno spesso accade che a beneficiare di una versione in videogioco siano le serie tv, genere ormai seguitissimo, ma poco sfruttato in questo senso.


In passato però una serie tv americana che ebbe un discreto successo, intitolata Sea Quest, ebbe la fortuna di avere anche un passaggio videoludico prendendo proprio in esame gli elementi principe del serial stesso. Come il nome facilmente farebbe intuire, il tutto è ambientato nella profondità degli oceani ed infatti anche il videogioco si presenta con una location sottomarina, suddividendo però l’azione di gioco in due momenti ben diversi.

In una prima possibilità, Sea Quest ci permette di guidare il sottomarino protagonista del serial con una visuale isometrica molto moderna e piacevole, scandagliando gli abissi marini, mentre una più classica struttura da sparatutto ci mette al comando dello stesso veicolo, ma con una visuale più tipicamente a scrolling orizzontale, portando a compimento alcune missioni. Sea Quest su Super Nintendo e Sega Mega Drive fu sicuramente un esperimento ardito e in qualche modo piuttosto riuscito.

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