Giochi della memoria, Xak II: The Rising of the Red Moon

di Redazione Commenta


Accade spesso, giustamente, che un titolo di grande successo riesca ad ottenere la possibilità di ripresentarsi su una console identica a quella di origine o di cambiare totalmente piattaforma accontentando così anche altre tipologie di giocatori, grazie alla realizzazione di un seguito diretto delle sue avventure, ripercorrendo in parte la storia già narrata, ma proponendo una continuazione alle vicende terminate con la morte dell’ultimo boss.

E’ questo il caso di Xak: The Art of Visual Stage, titolo legato al mondo dei giochi di ruolo che vi abbiamo già presentato la scorsa settimana che, snobbando però il successo ottenuto specialmente in versione giapponese su Super Nintendo, ha preferito dedicare un seguito diretto ad altre macchine da gioco tra cui PC Engine, nominando la sua nuova avventura con l’evocativa etichetta di Xak II: The Rising of the Red Moon.


Ancora una volta ovviamente siamo di fronte ad un simpatico gioco di ruolo che si allontana in modo profondo da quelli classici di matrice giapponese che esigono obbligatoriamente degli incontri casuali nei dungeon e sulle mappe di gioco, favorendo invece uno scontro diretto, di natura molto action, con avversari chiaramente visibili su tutto il territorio, un elemento che serve sicuramente ad avvicinare anche chi non ama particolarmente il genere.

Dopo la disfatta dei demoni nel primo episodio, in Xak II: The Rising of the Red Moon, il protagonista del capitolo precedente, un Latok ormai diciannovenne, dovrà vedersela nuovamente con una quantità di nemici provenienti dal regno del male, accompagnato da una suadente fatina che si limiterà però a commentare delle azioni di gioco senza poter ricevere comandi diretti dal giocatore. Un titolo imperdibile per chi ha amato il primo capitolo.

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