Giochi della memoria, Wild Guns

di Redazione Commenta


Al giorno d’oggi potrebbero sembrare davvero antichi e superati, difatti il genere sembra ormai essersi completamente atrofizzato tanto che è ormai da moltissimo tempo che nessuna pellicola sembra dedicarsi esclusivamente alle ambientazioni tipiche di questo filone, nonostante alcuni attori particolarmente famosi abbiano ottenuto un discreto successo proprio grazie ad interpretazioni indimenticabili in pellicole di questo tipo.

Stiamo parlando dei film western, in cui temerari cowboy non avevano un briciolo di paura, fieri delle pistole raccolte nelle proprie fondine, anche per le sfide più pericolose con distinti colleghi armati allo stesso modo o banditi dalle cattive intenzioni pronti a mettere a ferro e fuoco le polverose città, dai saloon gremiti di folla fino alle banche depredate di sacchi di denaro. Anche il mondo del videogioco ha spesso ospitato ambientazioni simili, ad esempio con Wild Guns.


Qualcuno di voi, fiero possessore di un Super Nintendo probabilmente ricordava questa sorta di variante al classico Sunset Riders di cui vi parlammo qualche tempo fa, senza abbandonare la classica location tipicamente western, ma andando ad agglomerarla a qualcosa di decisamente più moderno e futuristico. Non sono infatti soltanto spietati cowboy e fuorilegge a volerci fare la pelle, ma anche cyborg e robot meccanici mai visti in posti simili.

Al comando di un classico eroe maschile o di una gentil donzella, il nostro compito era quello di posizionare bene il mirino sulla banda di nemici e far fuoco a più non posso nelle colorate e graficamente interessanti ambientazioni di gioco. Una bomba piazzata al momento e nel posto giusto, poteva di certo farci risparmiare tempo con il grilletto, ma il divertimento di far fuori intere gang di mandriani in Wild Guns non era affatto da sottovalutare.

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