Giochi della memoria, Earthworm Jim


Da personaggi umani a tutti gli effetti ma dotati di capacità particolari o oggetti misteriosi che conferiscono loro ineguagliabili poteri, fino ad animali antropomorfi di varia natura da porcospini che corrono all’impazzata fino a draghetti viola che sputano fuoco e fiamme, il mondo dei videogiochi ha sempre ospitato dei protagonisti al limite dell’inusuale nel tentativo di creare dei titoli originali e simpatici grazie anche al personaggio principale.

Se diamo un’occhiata ai titoli migliori che si fanno ricordare per aver dato lustro ad una particolare console del passato, ricorderemo senza ombra di dubbio che all’epoca delle macchina da gioco a 16 bit un protagonista che definire strambo sarebbe poco, si affacciò timidamente su Sega Mega Drive, Super Nintendo e tutte le altre console in attività in quel periodo, meritandosi a pieno titolo un premio come personaggio più astruso presentato in un videogame.

Giochi della memoria, Primal Rage


Le femminucce forse non sono così appassionate di questo mondo preferendo ambientazioni più colorate e fumettose, inserendosi in contesti pacifici e rilassati, ma il pubblico di maschietti giovanissimi sicuramente ha avuto un periodo di forte attrazione, durante la propria crescita, riguardo il mondo della natura e dei cambiamenti che ha fatto il mondo, partendo dall’era primitiva fino a piombare nei giorni nostri dove la tecnologia impera.

Uno dei momenti della storia evolutiva del mondo sicuramente più affascinanti ed interessanti, in special modo per gli occhi di un giovanissimo è il periodo in cui quei grossi lucertoloni ormai estinti imperavano sul pianeta. L’epoca dei dinosauri, quei fantastici animali preistorici che erano presenti in tutto il loro splendore rispettando il ciclo della vita e non tradendo mai la legge del più forte, tra dinosauri feroci e quelli più pacifici.

Giochi della memoria, Knights of the Round


Tutti noi probabilmente a bambini abbiamo visto ed amato i capolavori animati che dal genio di Walt Disney hanno visto la luce. Tra i grandi classici che nessuno di noi, dopo averli visti, può più dimenticare ci sono moltissimi titoli che riguardano quelle che comunemente vengono etichettate come principesse Disney come Cenerentola e Biancaneve, ma i film di questo tipo hanno avuto anche molti protagonisti maschili.

Uno fra questi potrebbe essere Artù, il protagonista del celeberrimo La spada nella roccia che, con la simpatica figura di Mago Merlino riesce a diventare re nonostante le apparenze da ragazza giovane e povero. I personaggi classici della favola sono stati più volte presi come protagonisti di varie situazioni, tra film, telefilm e romanzi, ma anche il mondo dei videogiochi ne ha fatto tesoro, per esempio con Knights of the Round.

Giochi della memoria, Goof Troop


I personaggi che sono nati dalla matita e dalla fantasia di quel grande artista chiamato Walt Disney hanno più volte preso posto anche sulle nostre console permettendoci di rivivere le avventure che li vedono protagonisti tra fumetti e cartoni animati classici o veri e propri film d’animazione, dandoci la reale possibilità di prendere il controllo dei veri e proprio mostri sacri che da anni emozionano grandi e piccini con uno stile semplice ma accattivante.

Ricorderete senz’altro un numero impressionante di titoli che hanno come protagonista Topolino, l’eroe indiscusso della folta schiera di personaggi che compongono la grande famiglia Disney, il roditore vero simbolo dell’intero marchio che da poco ha festeggiato la vetusta età di 80 anni. Ma Mickey Mouse non è l’unico personaggio abitante a Topolinia che è diventato il protagonista indiscusso dei videogiochi.

Giochi della memoria, Parodius


Gli sparatutto sono ormai un genere che è andato via via scemando come presenza sulle console che sono disponibili attualmente sul mercato. Con sparatutto infatti indichiamo maggiormente un gioco in stile Rainbow Six dove bisogna mettersi nei panni di un agente segreto, di una spia o di un infiltrato e fare il nostro sporco lavoro magari in modalità multiplayer sfidando amici o sconosciuti sparpagliati in ogni angolo del globo.

Ma gli sparatutto sono anche quei cari vecchi giochi in cui non vestivamo i panni di un soldato ma di un astronave spaziale che viaggiava nel cosmo distruggendo ogni cosa si muovesse sullo schermo. Ora c’è ancora una piccola varietà di giochi appartenenti a questa categoria, ma ben pochi possono fregiarsi di avere il sapore classico dei titoli di una volta, pur portando elementi del tutto nuovi al genere. Uno dei più sfiziosi, appartenenti alle console del passato è Parodius.

Giochi della memoria, Eek! The Cat

I cartoni animati ci hanno sempre mostrato dei simpatici felini come protagonisti di avventure folli, simpatiche ma comunque in ogni caso piacevolissime da seguire. Tra i tanti possiamo ricordare lo sfortunato Tom della serie Tom & Jerry che non riesce mai ad acchiappare il furbo topolino, o ancora lo stesso Gambadilegno che, in quanto nemico del roditore Topolino, viene proprio rappresentato da un gattone.

Ma uno dei più particolari personaggi appartenenti al mondo dei felini, protagonisti di una serie a cartoni animati è sicuramente Eek. Il nome è strambo tanto quando il soggetto stesso: un gatto viola che ha dato vita ad una fortunata serie tv andata in onda in America per circa 5 anni. L’adorabile Eek segue da sempre un motto che suona più o meno come “Non fa mai male aiutare qualcuno”, ma non sempre ciò risulta vero.

Giochi della memoria: Mr. Nutz

Dopo l’avvento dei platform che hanno creato un vero e proprio fenomeno di massa sul mercato delle console come Super Mario nelle sue nuove apparizioni oppure il porcospino blu della Sega Sonic che ha iniziato a correre a più non posso sul Sega Mega Drive ampliando la sua gamma di giochi ad altre console, era chiaro che molte case di sviluppo provassero a creare dei giochi che riuscissero a bissare il grande successo ottenuto.

Non è mancata all’appello nemmeno la Ocean Software, la ditta che ha prodotto Mr.Nutz, un gioco che non si allontana per niente dal classico sistema di gioco che ha caratterizzato i platform più noti, provando anche ad imporre sul mercato una nuova mascotte, stavolta rappresentata da uno scoiattolo rosso con tanto di guantoni, stivaletti e un cappellino per renderlo più simpatico e dal look più cartoonesco.

Giochi della memoria, Earthbound

Gli appassionati di giochi di ruolo hanno ormai una vastissima fila di giochi per soddisfare la sete di conquista, di raccolta di esperienza e di scoperta verso nuovi mondi e nuove abilità da sfoderare nelle battaglie, di qualunque tipo esse siano: a turni o maggiormente rivolte all’azione. Unico comune denominatore della maggior parte di questi titoli è l’ambientazione, quasi sempre di stampo fantasy o fantastico.

Ad allontanarsi vagamente da questa caratteristica ma non tralasciando l’elemento surreale, è stato Earthbound, un titolo giunto su Super Nintendo nell’ormai lontano 1994 e che nasconde in realtà il nome originale di Mother 2 essendo il seguito di un gioco di ruolo nipponico il cui primo capitolo non ha mai varcato i confini del paese del Sol Levante. Problema di poco conto visto che possono considerarsi due giochi totalmente distaccati l’uno dall’altro.

Giochi della memoria, Congo’s Caper

Molto spesso nel mondo dei videogiochi è stato rappresentato il mondo degli uomini primitivi come scenario per una serie di titoli dal successo anche piuttosto interessante. Moltissimi sono i giochi che hanno come componente fondamentale un protagonista che proviene direttamente da un’era in cui dinosauri e lucertoloni di vario tipo furoreggiavano e di certo la vita umana non era facile come quella che possiamo vivere oggi.

I titoli che fanno parte di questa lunga schiera sono molti, ma giusto per citarne alcuni, Joe & Mac, una simpatica coppia di uomini in gonnellino e clava l’hanno fatta da padrone per molto tempo, così come il simpatico Chuck Rock di cui vi abbiamo già parlato in un vecchio articolo per i giochi della memoria. Ma oggi vogliamo presentarvi un altro titolo che con un look colorato e cartoonesco ci riportava ai tempi dell’uomo delle caverne.

Giochi della memoria, Claymates

Se ora l’intrattenimento videoludico o i prodotti elettronici rappresentano la gran parte del modo di divertirsi dei ragazzi di oggi, chi ha qualche annetto in più ricorderà la grande varietà di giochi che dovevamo inventarci per passare il tempo e stare con gli amici, utilizzando spesso prodotti naturali e sfruttare la manualità, come costruire oggetti e personaggi con la plastilina, quel materiale malleabile protagonista di molte ore del nostro tempo libero.

Proprio di questo materiale che stimola la creatività erano fatti i protagonisti guidabili in Claymates, letteralmente fatti con la plastilina, che fu un interessante gioco della Interplay quando decise di lanciare la moda del pongo creando più o meno nello stesso periodo lo spassoso picchiaduro Clayfighter che presentava, esattamente come questo gioco, dei personaggi visibilmente creati con la pasta modellabile.

Giochi della memoria: Boogerman

Quante calzamaglie, quanti mantelli, quante tutine, quanti body abbiamo indossato per essere nei panni dei nostri supereroi preferiti all’interno delle trasposizioni videoludiche dei film di grande incasso al botteghino come i vari Batman e Spiderman affascinanti e misteriosi con i loro superpoteri in grado di salvare intere città dai pericolosi cattivoni di turno. Con bat-rampini e tele di ragno ci siamo sempre divertiti.

Eppure nella vecchia storia dei videogiochi si affermò un supereroe che in realtà tanto super non era, e se vogliamo nemmeno tanto eroe vista l’antiesteticità con la quale si presentava. L’uomo, o meglio l’ominide in questione, ai tempi del Super Nintendo e del Mega Drive era conosciuto come Boogerman, uno strambo personaggio che voleva fare il verso ai vari supereroi innescando sane risate in modo molto volgare.

Giochi della memoria: Sunset Riders

C’è stato un periodo in cui nel panorama cinematografico mondiale, a farla da padrone c’era un genere che appassionava i temerari e gli amanti degli uomini che non devono chiedere mai, di storie di indiani e cowboy, di mandrie imbizzarrite, di banditi inferociti e di duelli al sole a suon di armi da fuoco. Insomma il genere western è stato di certo un filone che ha fatto storia.

E chiaramente il campo della celluloide non ha avuto l’esclusiva sul genere in questione visto che anche nel settore videoludico sono spuntati dei gradevolissimi esponenti del genere che sono riusciti a divertire intere generazioni di appassionati del periodo. Basti ricordare il simpatico e divertente Sunset Riders, un gioco della Konami che ha visto la luce nei primi anni ’90 per Mega Drive e subito dopo su Super Nintendo.

Giochi della memoria: Ghouls’n’Ghosts

Era la fine degli anni ’80 e nel panorama videoludico si affacciò un gioco di azione/avventura che sarebbe negli anni diventati un vero classico del genere grazie alla sua giocabilità altissima e ad un’ambientazione affascinante quanto pericolosa. Il gioco fece il suo ingresso nelle sale giochi con il nome di Ghosts’n’Goblins ma arrivò in una versione riveduta e corretta sulle console con il titolo di Ghouls’n’Ghosts.

Il nostro protagonista prende il nome di Arthur e si tratta di un coraggioso cavaliere che decide addirittura di sfidare Lucifero in persona per salvare le anime da lui rubate, tra cui compare anche quella della sua sposa. Arthur così deciderà di incamminarsi in diverse location piene di nemici di ogni tipo appartenenti alle spaventose classi degli esseri infernali pur di battersi con il diavolo e recuperare le anime.

Giochi della memoria: Ghoul Patrol

La scorsa settimana, spinto dall’aria di revival che faceva respirava l’annuncio dell’arrivo di Zombie Wranglers riportano in auge l’effetto comico di un’orda di zombie invasori, abbiamo trattato come titolo per la rubrica dei giochi della memoria un piccolo classico dal titolo Zombies Ate My Neighbours che ebbe un discreto successo tanto da proporre la pubblicazione di un seguito dal titolo Ghoul Patrol.

Questa volta non c’è un’invasione di soli zombie (cosa che in effetti non avveniva nemmeno nel titolo precedente vista la varietà di creature che dovevamo eliminare), ma di tutta una carrellata di mostri ed esseri immondi da spazzare via con le armi in nostro possesso, lasciando comunque quella vena pseudo-ironica del primo gioco, ma affondando gli artigli in un’atmosfera più seriosa visto lo stato di pericolo che presenta Ghoul Patrol.

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