Giochi della memoria, Earthworm Jim

di Redazione 1


Da personaggi umani a tutti gli effetti ma dotati di capacità particolari o oggetti misteriosi che conferiscono loro ineguagliabili poteri, fino ad animali antropomorfi di varia natura da porcospini che corrono all’impazzata fino a draghetti viola che sputano fuoco e fiamme, il mondo dei videogiochi ha sempre ospitato dei protagonisti al limite dell’inusuale nel tentativo di creare dei titoli originali e simpatici grazie anche al personaggio principale.

Se diamo un’occhiata ai titoli migliori che si fanno ricordare per aver dato lustro ad una particolare console del passato, ricorderemo senza ombra di dubbio che all’epoca delle macchina da gioco a 16 bit un protagonista che definire strambo sarebbe poco, si affacciò timidamente su Sega Mega Drive, Super Nintendo e tutte le altre console in attività in quel periodo, meritandosi a pieno titolo un premio come personaggio più astruso presentato in un videogame.


Il titolo di questo gioco era Earthworm Jim e come suggerisce il titolo, il protagonista era proprio un lombrico, uno di quegli schifosi vermetti che troviamo nel terreno, ma il personaggio in questione non è ovviamente un banale verme, infatti Jim si ritrova ad indossare una strana tuta spaziale piovuta da un lontano pianeta che gli conferisce delle fattezze umanoidi facendogli spuntare braccia e gambe e dei poteri sensazionali.

I problemi nascono quando Jim incontra un cacciatore di taglie che tenta di recuperare la prodigiosa veste e il nostro verme dovrà quindi superare alcuni livelli disseminati in vari pianeti, affinché non gli venga sottratta la tuta spaziale, salvando nel frattempo anche una disperata principessa. Earthworm Jim si fece notare per una grafica davvero ben fatta e dettagliata oltre che una giocabilità, è il caso di dirlo, stellare, tanto da permettere la pubblicazione di un secondo capitolo.

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