Giochi della memoria, Parodius

di Redazione 1


Gli sparatutto sono ormai un genere che è andato via via scemando come presenza sulle console che sono disponibili attualmente sul mercato. Con sparatutto infatti indichiamo maggiormente un gioco in stile Rainbow Six dove bisogna mettersi nei panni di un agente segreto, di una spia o di un infiltrato e fare il nostro sporco lavoro magari in modalità multiplayer sfidando amici o sconosciuti sparpagliati in ogni angolo del globo.

Ma gli sparatutto sono anche quei cari vecchi giochi in cui non vestivamo i panni di un soldato ma di un astronave spaziale che viaggiava nel cosmo distruggendo ogni cosa si muovesse sullo schermo. Ora c’è ancora una piccola varietà di giochi appartenenti a questa categoria, ma ben pochi possono fregiarsi di avere il sapore classico dei titoli di una volta, pur portando elementi del tutto nuovi al genere. Uno dei più sfiziosi, appartenenti alle console del passato è Parodius.


Parodius è in realtà una serie di giochi e non un solo titolo, che la Konami ha portato su varie console, tra cui il mitico Super Nintendo, in varie evoluzioni, ma ognuno portava agli sparatutto un elemento che i giapponesi definirebbero “kawai” ovvero simpatico e colorato, tradendo così lo spirito distruttivo che da sempre contraddistingue questa tipologia di giochi. Infatti la nostra astronavina cedeva spesso il posto a dolci pinguini oppure a ovetti con le ali.

Il tutto con una grafica scintillante in pieno stile della serie, mettendoci alla prova con nemici altrettanto buffi ma letali tanto quanto corazzate nemiche vere e proprie. Anche gli scontri con i boss di fine livello erano particolarmente sui generis, infatti se avete provato Super Parodius vi ricorderete di sicuro la sexy ballerina con tanto di costume a frange sbrilluccicanti che poteva pestarci coi suoi tacchi. Un gioco che dovrebbe tornare riproponendo la sua forte carica ironica.

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