Giochi della memoria, Congo’s Caper

di Redazione Commenta

Molto spesso nel mondo dei videogiochi è stato rappresentato il mondo degli uomini primitivi come scenario per una serie di titoli dal successo anche piuttosto interessante. Moltissimi sono i giochi che hanno come componente fondamentale un protagonista che proviene direttamente da un’era in cui dinosauri e lucertoloni di vario tipo furoreggiavano e di certo la vita umana non era facile come quella che possiamo vivere oggi.

I titoli che fanno parte di questa lunga schiera sono molti, ma giusto per citarne alcuni, Joe & Mac, una simpatica coppia di uomini in gonnellino e clava l’hanno fatta da padrone per molto tempo, così come il simpatico Chuck Rock di cui vi abbiamo già parlato in un vecchio articolo per i giochi della memoria. Ma oggi vogliamo presentarvi un altro titolo che con un look colorato e cartoonesco ci riportava ai tempi dell’uomo delle caverne.


Il titolo del gioco è Congo’s Caper e voleva essere proprio una sorta di sequel immaginario non ufficiale alla saga di Joe & Mac. Il gioco è stato pubblicato su Super Nintendo dalla Data East nel 1992 in Giappone e l’anno dopo in tutto il resto del mondo. Il protagonista prendeva il nome di Congo, tanto per farci immergere ancora di più nell’atmosfera preistorica del gioco e non si trattava di un vero e proprio essere umano.

Infatti Congo nasce come scimmia ma riesce ad ottenere sembianze umane raccogliendo tre rubini avanzano nel gioco. Lo scopo di Congo’s Caper è quello di salvare Congette, la nostra amata e per farlo bisognerà ovviamente percorrere dei livelli dalle varie location primitive con uno stile tipicamente platform. Raccogliendo altri diamanti quando siamo in forma umana ci trasformeremo in Super Congo, un uomo dotato di grandi poteri come il supersalto. Un gioco simpatico che strizzava l’occhio ai classici del genere.

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