Giochi della memoria, Jurassic Park


La scorsa settimana per la rubrica dei giochi della memoria con Primal Rage abbiamo affrontato un argomento che probabilmente sarà stato uno dei vostri interessi maggiori durante l’infanzia e la prima adolescenza per il fascino eccezionale che la preistoria e il popolo animale che regnava incontrastato in quel periodo può suscitare in una persona che può al giorno d’oggi semplicemente immaginare, in base agli studi fatti, quello che poteva essere il mondo allora.

Il mondo dei dinosauri ha sempre un forte ascendente ed un grande potere seduttivo visto che ancora oggi sappiamo poco riguardo la loro sparizione ed il loro modo di vivere. Molte volte l’argomento è stato preso in considerazione da serie tv, cartoni animati e specialmente film, tra cui, spicca di certo dal mucchio, un certo Jurassic Park a sua volta ispirato dall’omonimo libro di Michael Crichton e diretto dal grande Steven Spielberg.

Giochi della memoria, Primal Rage


Le femminucce forse non sono così appassionate di questo mondo preferendo ambientazioni più colorate e fumettose, inserendosi in contesti pacifici e rilassati, ma il pubblico di maschietti giovanissimi sicuramente ha avuto un periodo di forte attrazione, durante la propria crescita, riguardo il mondo della natura e dei cambiamenti che ha fatto il mondo, partendo dall’era primitiva fino a piombare nei giorni nostri dove la tecnologia impera.

Uno dei momenti della storia evolutiva del mondo sicuramente più affascinanti ed interessanti, in special modo per gli occhi di un giovanissimo è il periodo in cui quei grossi lucertoloni ormai estinti imperavano sul pianeta. L’epoca dei dinosauri, quei fantastici animali preistorici che erano presenti in tutto il loro splendore rispettando il ciclo della vita e non tradendo mai la legge del più forte, tra dinosauri feroci e quelli più pacifici.

Giochi della memoria, Dynamite Headdy


Negli ultimi anni, i giochi che sono nelle vetrine dei negozi hanno quasi sempre una caratteristica in comune, soprattutto se si tratta di avventure o giochi in cui la componente d’azione è uno dei perni centrali del titolo in questione. Infatti sempre più spesso le case di produzione cercano di avvicinare i giochi di oggi alla realtà vera e propria sfoderando minacce che potrebbe tranquillamente essere reali e trame degne di kolossal hollywoodiani.

Nei tempi delle console a 16 bit invece, forse anche perché le console erano quasi ad esclusivo appannaggio di un pubblico decisamente più giovane, molti videogames erano contraddistinti da una componente più giocosa e fumettosa, a cominciare dalle ambientazioni spesso coloratissime e dal forte richiamo pressoché infantile, fino ai protagonisti che potevano essere animali antropomorfi oppure dei veri e propri pupazzi, per quanto letali.

Giochi della memoria, Sparkster: Racket Knight Adventures 2


A quanto pare i buffi animaletti assoldati come personaggi principali dei platform game che tanto erano di moda durante l’era delle console a 16 bit riuscivano a riscuotere un successo senza precedenti nonostante la meccanica di gioco non si discostasse più di tanto da un titolo all’altro e nonostante anche le ambientazioni fossero più o meno sempre le stesse, attraversando foreste incantante ed altre location ispirate agli elementi naturali.

Ecco quindi un fiorire di animali dalle specie più disparate, ma a trionfare, come sappiamo tutti è stato il famoso musetto di Sonic, il corridore di tutti i platform ai tempi del Sega Mega Drive ed ancora in auge sulle console attuali. Ma la scorsa settimana all’interno di questa rubrica vi abbiamo presentato Sparkster, un simpatico opossum che è stato protagonista di Rocket Knight Adventures, titolo di successo tanto da richiamare un seguito.

Giochi della memoria, Rocket Knight Adventures


Tutti gli appassionati di videogiochi che hanno qualche annetto alle spalle hanno probabilmente assistito, agli inizi degli anni ’90, l’arrivo su console di una sorta di roditore simpatico e colorato che, con la sola forza delle sue velocissime gambe, ha portato una ventata di freschezza nel genere platform, donando dinamicità e spessore ad un genere decisamente inflazionato nel panorama delle console a 16 bit di una volta.

Stiamo parlando di Sonic, la mascotte della Sega che è ancora protagonista di molti giochi disponibili per varie console, addirittura in associazione con Mario, l’altro pilastro del mondo videoludico. Ma se pensate che Sonic sia l’unico animaletto di quel tipo ad essere stato protagonista di un platform game per Sega Mega Drive e Super Nintendo allora vi sbagliate di grosso perché c’è stato anche il simpaticissimo Sparkster.

Giochi della memoria, Tiny Toon


Oltre alla Disney ci sono diverse case di produzione di cartoni animati che si sono imposte all’attenzione del pubblico mediatico per la simpatia dei personaggi creati e l’assurdità delle avventure raccontate all’interno delle storie animate capaci di divertire grandi e piccini. Una delle grandi mamme americane di cartoni animati è la Warner Bros che negli anni ci ha ammaliato con la sua buffa cricca di godibilissimi protagonisti.

Dal coniglio Bugs Bunny all’incomprensibile Duffy Duck, sono tantissimi i personaggi che ormai sono entrati a far parte dell’orgoglio storico della grande creatrice di cartoni animati e, visto il clamore suscitato dai vari protagonisti, è nata una serie parallela alle avventure classiche che riprende in modo buffo e bambinesco i vari capisaldi della serie presentandoli in una veste più dolce e adatta ad un pubblico di giovanissimi ma non solo.

Giochi della memoria, Chakan


Nella lunga storia dei videogiochi sono molti i personaggi simpatici e cartooneschi che sono sbarcati sulle nostre console. Dai teneri e buffi animaletti antropomorfi che infestano i platform game fino ai più recenti dolcissimi cagnolini e gattini da compagnia da accudire ed allevare nelle varie simulazioni che imperversano in special modo per le console portatili. Ma ci sono anche molti giochi dalle atmosfere più oscure ed ostili.

Quante volte un gioco ci ha infatti permesso di impersonare dei guerrieri armati fino ai denti oppure dei personaggi oscuri e tenebrosi, tormentati da una storia angosciosa ed angosciante, un vero e proprio supplizio che porterà il protagonista in questione ad avventurarsi per un nuovo cammino durante il quale guidarlo. E un po’ sotto questo filone nacque Chakan, un titolo dal sapore dark che arrivò su Sega Mega Drive agli inizi degli anni ’90.

Giochi della memoria, Alisia Dragoon


Negli ultimi anni il panorama videoludico si è arricchito di una vastissima schiera di titoli che vedono come protagonista delle figure femminili, spesso conturbanti e sexy come lo stereotipo classico del videogiocatore maschile vorrebbe, altre volte serie controparti in gonnella degli eroi senza macchia e paura che non devono chiedere mai, dei neo-cavalieri senza braccia nerboruto e fisici prestanti che sanno comunque difendersi da sole.

Il grande boom lo si è avuto con lei, la mitica Lara Croft che dal primo Tomb Raider ha innescato una serie di titoli di vario genere che vedevano in una donna la protagonista assoluto, che si trattasse di un gioco d’azione o di un survival horror, ma se un tempo il regno quasi incontrastato dei videogiochi era ad appannaggio di personaggi principali maschili, bisogna anche dire che c’erano le dovute eccezioni, proprio come Alisia Dragoon, un vecchio gioco per Sega Mega Drive.

Giochi della memoria, Chiki Chiki Boys


Stesso naso, stessi occhi, stessa bocca, stessa forma del viso, stessa corporatura, identiche espressioni e probabilmente anche caratteri molti simili. Quello dei gemelli è da sempre un fenomeno osservato con molta curiosità ed anche con una sorta di fascino morboso visto che possiamo ancora stupirci quando una persona appena conosciuta ci rivela di avere un fratello gemello, una persona nata con lui e perfettamente identica.

Non è stato rifiutato nemmeno dai videogiochi il fenomeno dei gemelli visto che proprio due identici fratellini sono stati i protagonisti di un gioco d’avventura/azione disponibile sia per sala giochi che per un buon numero di console, tra cui il compianto Sega Mega Drive. Il gioco in questione ha un doppio nome a seconda della versione. In America è conosciuto come Mega Twins, nel resto del mondo, più spiritosamente come Chiki Chiki Boys.

Giochi della memoria, Fantasia


Topolino è sicuramente uno dei protagonisti che vengono immediatamente in mente se si affronta l’argomento fumetti e cartoni animati. In quanto colonna portante di tutto il vastissimo mondo Disney, il roditore mascotte del fortunato marchio nato dall’arte del grande maestro Walt, è uno dei personaggi più amati da grandi e piccini ed uno dei primi a cui finiamo per affezionarci seguendo le sue simpatiche avventure e le mille peripezie che contraddistinguono la sua vita.

I cartoni più belli che lo vedono come protagonista sono sicuramente i classici, quelli che non duravano quanto un lungo film d’animazione ma offrivano, con le tempistiche di un corto, un’avventura finita appassionante e semplice ma che riuscivano a mettere di buon umore. Ma Topolino non è stato soltanto il personaggio principale di questo tipo di prodotti visto che gli è stato dedicato un intero film d’animazione che ebbe un discreto successo.

Giochi della memoria, Ecco the Dolphin

Molte volte all’interno dei nostri videogiochi abbiamo vissuto le avventure dei personaggi più strani e dalle sembianze più particolari. Abbiamo quindi vestito i panni di quelle che poi sono diventate vere e proprie mascotte per le varie console o case di sviluppo e ancora abbiamo interpretato i ruoli di numerosi animali antropomorfi che, con cappellini, magliette, scarpe da ginnastica e che si muovevano spesso su due gambe anche se nella realtà avrebbero dovuto essere quadrupedi.

In rare situazioni ci è invece capitato di gestire il ruolo di un vero e proprio animale, da gestire nel suo ambiente naturale senza romanzare troppo sull’eventuale trasformazione umana della bestiola stessa. Questo sano principio lo seguiva a chiare lettere Ecco The Dolphin, un rivoluzionario gioco d’avventura che arrivò nel 1993 su Sega Mega Drive e poi convertito su altre console. Il titolo spiegava a sufficienza chi fosse il protagonista.

Giochi della memoria, Fatal Labyrinth

Vestire i panni di un condottiero spavaldo e temerario è quasi sempre una costante nei giochi d’avventura disponibili per le console del presente e chiaramente anche quelle del passato. La figura dell’eroe che non deve chiedere mai così come quella del ragazzo non esattamente adatto a rivestire questo ruolo si trovano sempre al centro di sventurate situazioni in cui mostrare il proprio valore per riscattare le sorti di una città e salvare vite in pericolo.

Ciò era soprattutto ad appannaggio di giochi disponibili sulle console a 16 bit ed appartiene esattamente a questa tipologia di titoli Fatal Labyrinth, un gioco che arrivò nei primissimi anni ’90 sulle console di allora marchiate Sega. L’ambientazione non era esattamente una di quelle più gioviali e leggere mai apparse nel mondo videoludico visto che eravamo in missione in una specie di tetro castello chiamato Dragonia.

Giochi della memoria, Marko’s Magic Football

Moltissimi sono sulle console del passato e del presente i titoli dedicati allo sport nazionale italiano. Quanti di voi hanno provato un qualunque FIFA su console oppure uno dei molti altri titoli di questo tipo affrontando i difensori virtuali per scatenarsi in un impressionante tiro in porta facendo esultare tutti i tifosi mettendoci nei panni dei campioni delle varie nazionalità che hanno scritto la storia del calcio mondiale?

Sicuramente sarete in tanti ad avere le manine alzate e molte altre volte vi capiterà di provare un titolo dedicato al calcio su console, ma non pensate che tutti i giochi abbiano lo stesso scopo se il fulcro principale è il calcio. Lo sa bene Marko’s Magic Football, un gioco che uscì per Sega mega Drive ed altre console nel 1994 e che non ci dava esattamente l’opportunità di metterci nei pantaloncini di un giocatore affermato di calcio.

Giochi della memoria, Toejam & Earl Panic on Funkotron

Li abbiamo conosciuti la scorsa settimana con la rubrica dei giochi della memoria che narrava delle loro disavventure dopo l’impatto della loro astronave ridotta in pezzi su un pianeta per loro sconosciuto, ma Toejam, l’alieno rosso con due occhioni e tre gambe ed Earl il panciuto compare arancione che indossa gli occhiali da sole, non si sono limitati ad avere un solo gioco, infatti su Sega Mega Drive arrivò anche un gradito sequel.

Il gioco non aveva un semplice “2” nel titolo, ma prendeva il nome di Toejam & Earl in Panico on Funkotron e portò una vera rivoluzione al gioco precedente, caratteristica visibile già al primo impatto visto che venne abbandonata la particolare visuale del primo titolo per passare ad una semplice prospettiva laterale da classico platform game, novità che portò un incremento delle dimensioni dei personaggi e una brillantezza ai colori acidi.

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