
Visto che si tratta di due mondi che corrono spesso sotto braccio, come abbiamo più volte notato, un manga di successo è facile che possa trasformarsi in un videogioco ispirando una casa di produzione che acquisisce i relativi diritti a creare un titolo che abbia lo stesso stile del fumetto e magari del cartone animato e permetta quindi all’appassionato di turno di poter vivere in modo più attivo e vivace una storia particolarmente ricca di emozioni.
Ai tempi delle console a 16 bit, quando ancora le sue avventure non avevano varcato i confini giapponesi per permetterle di arrivare fino a noi, giunse anche un gioco che si intitolava GS Mikami ispirato evidentemente all’omonimo manga. Il GS del titolo sta per Ghost Sweeper ed infatti la signorina Mikami protagonista del manga è una sorta di acchiappafantasmi che utilizza rituali particolari per scacciare presenze particolarmente fastidiose.






All’interno delle sue mille apparizioni nel mondo dei videogiochi abbiamo conosciuto un vero e proprio mondo di protagonisti che hanno avuto l’onore e l’onere di accompagnarlo durante le sue avventure, a volte nel ruolo di personaggi attivi che concretamente potevano aiutarlo a soddisfare le sue missioni, altre volte nel ruolo di avversari acerrimi e pericolosi nonostante il look sempre cartoonesco e colorato che però poteva nascondere mille problemi.




