Giochi della memoria, BioHazard Battle


Con gli equilibri precari tra le forze mondiali non è auspicabile che crolli il sistema diplomatico e l’amicizia che lega alcune nazioni per non far sfociare volubili allenaze e antipatie recondite in una nuova guerra mondiale che, con le avveniristiche scoperte più o meno rivelate in numerosi settori, potrebbe significare una vera distruzione di massa, non solo pensando alla bomba atomica, ma ad altre forme di attacco probabilmente sperimentate.

La fantasia dell’uomo che probabilmente non si discosta dalla triste probabile realtà, immagina spesso la possibilità di adoperare in un’eventuale guerra delle armi particolari, virus infettivi, offese biologiche che non impiegherebbero molto tempo ad avvelenare intere nazioni e popolazioni sterminando quasi il mondo. Più o meno questo fa da scenario ad un gioco del 1992 che vide la luce sul glorioso Sega Mega Drive.

Giochi della memoria, Rolo to the Rescue


Nella nostra lunga carriera da videogiocatori probabilmente potremmo vantarci di aver rivestito i ruoli di un’infinità di personaggi diversi visto che ogni genere ha i suoi paladini specifici ed ogni sottogenere ha a sua volta una discreta varietà di protagonisti selezionabili che diversificano così in modo maggiore le varie esperienze di gioco che ci siamo trovati a vivere. Tutto ciò innesca quindi una lotta al personaggio più carismatico.

Se da un lato vanno molto di moda i personaggi duri ed affascinanti, sia maschili che femminili, dalle sembianze umane e pronti a salvare il mondo, c’è anche tutta una schiera di mascotte e di animali antropomorfi che hanno fatto la felicità di molti di noi e che ci deliziano ancora con molti adventure e platform game. Se è quasi d’obbligo puntare su un protagonista scattante e veloce, è anche vero che non sempre le console hanno ospitato solo personaggi di questo tipo.

Giochi della memoria, Earthworm Jim 2


Può un essere considerato da tutti una feccia vivente, uno scarto della natura, un rifiuto da tenere alla larga il più possibile perché anche la sola vista può incutere fastidio e ribrezzo, diventare di punto in bianco un eroe senza macchia e senza paura, un combattente pronto a farsi valere sfidando complotti interplanetari e salvando principesse di un altro pianeta in pericolo a causa di un manigoldo intento nei suoi affari loschi?

Ebbene si, è esattamente quello che è accaduto nel gioco intitolato Earthworm Jim che è stato il protagonista la scorsa settimana della rubrica dei giochi della memoria che si occupa di ripercorrere i titoli storici. Grazie alla grafica indiscutibilmente ben fatta e la giocabilità che poneva questo platform un gradino più su rispetto ai tanti concorrenti già presenti sul mercato, Earthworm Jim ha avuto la possibilità di lanciare anche un seguito.

Giochi della memoria, Earthworm Jim


Da personaggi umani a tutti gli effetti ma dotati di capacità particolari o oggetti misteriosi che conferiscono loro ineguagliabili poteri, fino ad animali antropomorfi di varia natura da porcospini che corrono all’impazzata fino a draghetti viola che sputano fuoco e fiamme, il mondo dei videogiochi ha sempre ospitato dei protagonisti al limite dell’inusuale nel tentativo di creare dei titoli originali e simpatici grazie anche al personaggio principale.

Se diamo un’occhiata ai titoli migliori che si fanno ricordare per aver dato lustro ad una particolare console del passato, ricorderemo senza ombra di dubbio che all’epoca delle macchina da gioco a 16 bit un protagonista che definire strambo sarebbe poco, si affacciò timidamente su Sega Mega Drive, Super Nintendo e tutte le altre console in attività in quel periodo, meritandosi a pieno titolo un premio come personaggio più astruso presentato in un videogame.

Giochi della memoria, Pagemaster


E’ il giorno prima della vigilia di Natale, una delle feste più attese da tutti fervono i preparativi in una tipica casa americana piena di parenti accorsi per partire insieme e festeggiare. Dopo una notte di riposo arriva il giorno tanto atteso, tutti con i bagagli sotto braccio prendono l’aereo ma qualcuno si ricorda di aver tralasciato un particolare: il piccolo Kevin era rimasto a casa dimenticato da tutti e purtroppo ignaro di cosa stava per accadergli.

Questa è la trama del primo film della saga di “Mamma ho perso l’aereo” che ha lanciato Macaulay Culkin nell’olimpo delle star di Hollywood, ma non è di certo l’unica serie di lungometraggi che l’ha visto protagonista visto che il bambino prodigio a metà degli ani ’90 ha preso parte al film fantasy con elementi di animazione intitolato Pagemaster, un piccolo classico per i ragazzi di quella generazione che trovarono nelle sale cinematografiche una divertente commedia.

Giochi della memoria, Crue Ball


Se avete ormai superato da un po’ la maggior età e siete, anzi, quasi alla trentina avrete di certo bazzicato in qualche bar in quel degli anni ’80, quel periodo di grande cambiamento per la moda e per lo stile generale ma anche per alcune modifiche importanti nel favoloso mondo dell’intrattenimento videoludico che iniziava a muovere i primi passi con le console casalinghe ma che invece furoreggiava nelle sale giochi e nei bar.

Sicuramente avrete speso molte monetine dietro uno dei vostri cabinati preferiti con dei titoli che oggi considereremmo magari vetusti ed in giocabili, ma probabilmente invece spenderemmo volentieri ancora adesso qualche monetina per uno di quei tavoli inclinati con due pulsanti ai lati pieni di lucine colorate e di coinvolgenti effetti sonori nonché di una biglia d’acciaio da tenere d’occhio affinché non cada in basso e ponga termine al nostro divertimento.

Giochi della memoria, Jurassic Park


La scorsa settimana per la rubrica dei giochi della memoria con Primal Rage abbiamo affrontato un argomento che probabilmente sarà stato uno dei vostri interessi maggiori durante l’infanzia e la prima adolescenza per il fascino eccezionale che la preistoria e il popolo animale che regnava incontrastato in quel periodo può suscitare in una persona che può al giorno d’oggi semplicemente immaginare, in base agli studi fatti, quello che poteva essere il mondo allora.

Il mondo dei dinosauri ha sempre un forte ascendente ed un grande potere seduttivo visto che ancora oggi sappiamo poco riguardo la loro sparizione ed il loro modo di vivere. Molte volte l’argomento è stato preso in considerazione da serie tv, cartoni animati e specialmente film, tra cui, spicca di certo dal mucchio, un certo Jurassic Park a sua volta ispirato dall’omonimo libro di Michael Crichton e diretto dal grande Steven Spielberg.

Giochi della memoria, Primal Rage


Le femminucce forse non sono così appassionate di questo mondo preferendo ambientazioni più colorate e fumettose, inserendosi in contesti pacifici e rilassati, ma il pubblico di maschietti giovanissimi sicuramente ha avuto un periodo di forte attrazione, durante la propria crescita, riguardo il mondo della natura e dei cambiamenti che ha fatto il mondo, partendo dall’era primitiva fino a piombare nei giorni nostri dove la tecnologia impera.

Uno dei momenti della storia evolutiva del mondo sicuramente più affascinanti ed interessanti, in special modo per gli occhi di un giovanissimo è il periodo in cui quei grossi lucertoloni ormai estinti imperavano sul pianeta. L’epoca dei dinosauri, quei fantastici animali preistorici che erano presenti in tutto il loro splendore rispettando il ciclo della vita e non tradendo mai la legge del più forte, tra dinosauri feroci e quelli più pacifici.

Giochi della memoria, Dynamite Headdy


Negli ultimi anni, i giochi che sono nelle vetrine dei negozi hanno quasi sempre una caratteristica in comune, soprattutto se si tratta di avventure o giochi in cui la componente d’azione è uno dei perni centrali del titolo in questione. Infatti sempre più spesso le case di produzione cercano di avvicinare i giochi di oggi alla realtà vera e propria sfoderando minacce che potrebbe tranquillamente essere reali e trame degne di kolossal hollywoodiani.

Nei tempi delle console a 16 bit invece, forse anche perché le console erano quasi ad esclusivo appannaggio di un pubblico decisamente più giovane, molti videogames erano contraddistinti da una componente più giocosa e fumettosa, a cominciare dalle ambientazioni spesso coloratissime e dal forte richiamo pressoché infantile, fino ai protagonisti che potevano essere animali antropomorfi oppure dei veri e propri pupazzi, per quanto letali.

Giochi della memoria, Sparkster: Racket Knight Adventures 2


A quanto pare i buffi animaletti assoldati come personaggi principali dei platform game che tanto erano di moda durante l’era delle console a 16 bit riuscivano a riscuotere un successo senza precedenti nonostante la meccanica di gioco non si discostasse più di tanto da un titolo all’altro e nonostante anche le ambientazioni fossero più o meno sempre le stesse, attraversando foreste incantante ed altre location ispirate agli elementi naturali.

Ecco quindi un fiorire di animali dalle specie più disparate, ma a trionfare, come sappiamo tutti è stato il famoso musetto di Sonic, il corridore di tutti i platform ai tempi del Sega Mega Drive ed ancora in auge sulle console attuali. Ma la scorsa settimana all’interno di questa rubrica vi abbiamo presentato Sparkster, un simpatico opossum che è stato protagonista di Rocket Knight Adventures, titolo di successo tanto da richiamare un seguito.

Giochi della memoria, Rocket Knight Adventures


Tutti gli appassionati di videogiochi che hanno qualche annetto alle spalle hanno probabilmente assistito, agli inizi degli anni ’90, l’arrivo su console di una sorta di roditore simpatico e colorato che, con la sola forza delle sue velocissime gambe, ha portato una ventata di freschezza nel genere platform, donando dinamicità e spessore ad un genere decisamente inflazionato nel panorama delle console a 16 bit di una volta.

Stiamo parlando di Sonic, la mascotte della Sega che è ancora protagonista di molti giochi disponibili per varie console, addirittura in associazione con Mario, l’altro pilastro del mondo videoludico. Ma se pensate che Sonic sia l’unico animaletto di quel tipo ad essere stato protagonista di un platform game per Sega Mega Drive e Super Nintendo allora vi sbagliate di grosso perché c’è stato anche il simpaticissimo Sparkster.

Giochi della memoria, Tiny Toon


Oltre alla Disney ci sono diverse case di produzione di cartoni animati che si sono imposte all’attenzione del pubblico mediatico per la simpatia dei personaggi creati e l’assurdità delle avventure raccontate all’interno delle storie animate capaci di divertire grandi e piccini. Una delle grandi mamme americane di cartoni animati è la Warner Bros che negli anni ci ha ammaliato con la sua buffa cricca di godibilissimi protagonisti.

Dal coniglio Bugs Bunny all’incomprensibile Duffy Duck, sono tantissimi i personaggi che ormai sono entrati a far parte dell’orgoglio storico della grande creatrice di cartoni animati e, visto il clamore suscitato dai vari protagonisti, è nata una serie parallela alle avventure classiche che riprende in modo buffo e bambinesco i vari capisaldi della serie presentandoli in una veste più dolce e adatta ad un pubblico di giovanissimi ma non solo.

Giochi della memoria, Knights of the Round


Tutti noi probabilmente a bambini abbiamo visto ed amato i capolavori animati che dal genio di Walt Disney hanno visto la luce. Tra i grandi classici che nessuno di noi, dopo averli visti, può più dimenticare ci sono moltissimi titoli che riguardano quelle che comunemente vengono etichettate come principesse Disney come Cenerentola e Biancaneve, ma i film di questo tipo hanno avuto anche molti protagonisti maschili.

Uno fra questi potrebbe essere Artù, il protagonista del celeberrimo La spada nella roccia che, con la simpatica figura di Mago Merlino riesce a diventare re nonostante le apparenze da ragazza giovane e povero. I personaggi classici della favola sono stati più volte presi come protagonisti di varie situazioni, tra film, telefilm e romanzi, ma anche il mondo dei videogiochi ne ha fatto tesoro, per esempio con Knights of the Round.

Giochi della memoria, Chiki Chiki Boys


Stesso naso, stessi occhi, stessa bocca, stessa forma del viso, stessa corporatura, identiche espressioni e probabilmente anche caratteri molti simili. Quello dei gemelli è da sempre un fenomeno osservato con molta curiosità ed anche con una sorta di fascino morboso visto che possiamo ancora stupirci quando una persona appena conosciuta ci rivela di avere un fratello gemello, una persona nata con lui e perfettamente identica.

Non è stato rifiutato nemmeno dai videogiochi il fenomeno dei gemelli visto che proprio due identici fratellini sono stati i protagonisti di un gioco d’avventura/azione disponibile sia per sala giochi che per un buon numero di console, tra cui il compianto Sega Mega Drive. Il gioco in questione ha un doppio nome a seconda della versione. In America è conosciuto come Mega Twins, nel resto del mondo, più spiritosamente come Chiki Chiki Boys.

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