Ankama Games, traguardi e progetti del 2010


Anno nuovo, vita nuova. E’ questo probabilmente il motto con cui molti di voi hanno iniziato questo 2010 ricco di speranze e di nuove possibilità, aprendo gli orizzonti a nuove conquiste e a nuove scoperte. Probabilmente è anche lo stesso motto con cui ha intrapreso questo nuovo anno anche una compagnia francese che negli ultimi tempi si è ampiamente dedicata alla realizzazione di alcuni progetti, tra cui un gustoso MMORPG che vi abbiamo già più volte presentato.

Si tratta della Ankama Games, la prolifica casa di sviluppo francese che ha iniziato il 2010 brindando con un grande traguardo raggiunto proprio sul finire dell’anno appena trascorso. Nella terra dei nostri cugini di Parigi e dintorni infatti, nel mese di dicembre è avvenuta la pubblicazione del cofanetto da collezione Dofus 2.0, un ricco regalo per tutti quelli che volevano dedicarsi al prodotto di punta della fresca compagnia.

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Chi lo dice che soltanto quel baffuto idraulico provenienti dal nostro paese, ma diventato famoso grazie ad un gioco che arriva da un altro continente sia il leader indiscusso dei platform game? Chi ha deciso che il prode Mario pronto a salvare ogni volta la dolce principessa Peach sia l’unico temerario eroe pronto a tutto pur di soddisfare la propria missione saltellando sullo schermo in un universo bidimensionale tutto da vivere e da scoprire?

Come ben sappiamo sono tanti i protagonisti di questo particolare genere e ognuno di noi ha il proprio leader indiscusso che non obbligatoriamente dev’essere quello che a buon ragione sembra comunemente il più amato e il più famoso tra tutti quelli esistenti. Anche un altro personaggio umanoide è entrato a far parte dell’immaginario collettivo degli appassionati di videogames come uno di quelli più interessanti ed amati, protagonista di mille incredibili avventure.

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Si sa bene che il personaggio chiave di una grande compagnia come la Nintendo sia quella che viene da tutti definita come la vera e propria mascotte del marchio, quel buffo e simpatico protagonista di mille avventure, nato nel mondo dei platform ma ospitato, con grande successo ed interesse, anche nel mondo delle corse automobilistiche e di molti tipi di sport, nonché in frenetici picchiaduro accanto a molte stelle del mondo dei videogames.

Avrete ben capito che si parla di Mario, il simbolo della Nintendo che da anni bazzica sulle nostre console e sempre con un grandissimo clamore. Ma di pupilli la Nintendo ne ha tanti e se diamo un’occhiata al mondo dei giochi di ruolo, anche se non esattamente di tipica scuola giapponese, ci accorgeremo quanto grande sia l’interesse intorno al fenomeno Zelda, la splendente saga che ci mette al comando di Link vagando nelle terre di Hyrule.

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Una compagnia giapponese importante come la Tecmo si è fatta amare per moltissimi giochi che ha disseminato lungo la sua florida carriera vincente. Non soltanto come generatrice di giochi appartenenti ad un genere ben definito, ma una di quelle grandi case di sviluppo che possono essere interessanti per il pubblico videoludico a tutto tondo, senza scontentare chi è maggiormente appassionato ai picchiaduro oppure preferisce i titoli sportivi.

Il gioco che probabilmente noi tutti ricordiamo in modo predominante come titolo legato al marchio Tecmo, è quello dove le ballonzolanti protagoniste di Dead or Alive si sfidano in arene virtuali lottano non soltanto tra di loro, ma facendo i conti anche con la forza di gravità che permette alle loro curve virtuali di agitarsi in modo talmente forsennato da apparire quasi innaturali, ma anche come delle vere e proprie calamite per il pubblico maschile.

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La loro invasione è stata sicuramente una delle più impreviste e più colorate che il mondo dell’intrattenimento abbia mai lanciato nel corso degli anni. Un fenomeno che continua imperterrito nel tempo senza cali e senza cedimenti, un vero e proprio culto che ha appassionato i ragazzi di ieri e che continua a coinvolgere nuovi adepti grazie ai graditi ritorni dei protagonisti in questione che si moltiplicano a vista d’occhio ampliando il mondo di cui fanno parte.

Probabilmente qualcuno di voi avrà capito che stiamo parlando dei Pokemon, quei simpaticissimi mostriciattoli giapponesi che, direttamente dalla terra del sol levante hanno letteralmente conquistato il mondo attraverso ogni mezzo a loro disposizione, dai cartoni animati fino ai lungometraggi per il grande schermo, dai fumetti in varie versioni fino a vari oggetti collezionabili, passando ovviamente per il florido mercato dei videogames.

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Le sue atmosfere sono da sempre tra le più spaventose e raccapriccianti che un gioco del suo genere abbia mai fatto apparire sulle console, sia quelle appartenenti a qualche generazione fa,sia quelle che imperversano nel mercato videoludico delle ultime stagioni. Più volte abbiamo insistito nel confermare il primo episodio di questa saga come il vero apripista del nuovo filone definito survival horror, nonostante i giochi orrorifici facessero già la propria comparsa ben prima del suo approdo sulle macchine da gioco.

Eppure lo stile inconfondibile, la particolare trama e soprattutto la paura che avvolge lo spettatore mentre sale una rampa di scale o mentre apre una porta chiusa, ha permesso a Resident Evil di gettare le basi per un vero e proprio nuovo genere. Agenti specializzati armati in modo grossolano ma via via sempre più accessoriati si introducono in magioni, quartieri o intere città invase da non-morti affamati di carne umana dimostrando grande coraggio e nervi saldi.

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I possessori della magica console che rispondeva, e oseremo dire risponde ancora con voce un po’ più flebile ma comunque ben udibile, Playstation 2, ricorderanno sicuramente uno dei giochi dotati di un’atmosfera avvolgente ed estasiante, una vera gioia per gli occhi sia per la grafica particolare e curata, sia per le ambientazioni che lasciavano stupefatto anche il giocatore più smaliziato davanti alla piacevolezza di uno sfondo a tutto campo e di vari dettagli mostrati ad arte.

Il nome di questo piccolo grande capolavoro mai osannato abbastanza fu Ico, un gioco decisamente particolare in cui, al comando di un giovane ragazzo rinchiuso in un castello in rovina perché nato con due corna sulla testa, dobbiamo cercare una via di fuga al più presto, preservando l’incolumità di una strana ed eterea fanciulla dal linguaggio sconosciuto che liberiamo dalla nostra stessa prigionia, difendendola da arcigne creature ombrose che spuntano dal nulla.

Aragorn’s Quest, Gandalf sarà un personaggio selezionabile


La famosissima saga del Signore degli Anelli, nata dalla sapiente penna di Tolkien è diventata praticamente di dominio pubblico, attraversando quella cappa che obbligava l’opera quasi a rimanere un capolavoro soltanto per una nicchia di appassionati del filone fantasy, grazie all’operato di Peter Jackson, regista dell’omonima trilogia che ha disseminato negli scorsi anni nelle sale cinematografiche, dando nuova vita all’ormai celebre vicenda.

Molti sono i personaggi particolari che rappresentano i protagonisti della storia, personaggi che rispecchiano in pieno delle categoria classiche dell’universo fantasy, incarnando alla perfezione i vari cliché del filone. A cominciare da Frodo e dal suo popolo di hobbit, degli esseri più piccoli degli esseri umani e molto vicini alla natura, fino ad arrivare agli eleganti elfi, dai lunghi capelli e dai movimenti eleganti e fatati, di certo tra le figure più affascinanti di questo mondo.

Naughty Bear, il peluche assassino arriva su console


Da piccoli tutti noi abbiamo desiderato un bel cucciolo da amare e coccolare, accudire nel limite delle nostre possibilità di bambini, un amico peloso per farci sentire meno soli, un dolce gattino da accarezzare con cura o un tenero cagnolino con cui giocare a palla o a cui lanciare un freesbee attendendo che ce lo riportasse indietro, ma purtroppo per vari motivi, molti di noi hanno rinunciato a questo sogno rimediando con qualcosa di meno animato.

Infatti praticamente ognuno di noi ha avuto un dolcissimo peluche da stringere forte e da tenere abbracciato quando andavamo a letto, per avere una simpatica compagnia e toccare qualcosa di caldo e morbido ogni volta che volevamo. Teneri coniglietti dal buffo musetto, cagnetti dall’aria imbronciata, topolini con dei sorrisi splendenti o colorati pennuti che non avevano il becco così duro. Il principe di tutti era però lui, l’orsacchiotto di peluche.

Paperboy, il mito arriva su iPhone e iPod Touch


Molti sono i ruoli che ci è capitato di interpretare all’interno dei nostri giochi preferiti, ed è proprio questo il bello del mondo dei videogiochi: poter essere ad ogni partita un personaggio nuovo, riuscire ad avere inedite abilità, a possedere delle innate caratteristiche e a sfoderare dei poteri che ovviamente nella vita reale sarebbe impossibile padroneggiare. Così come il mondo del cinema ci offre mille emozioni, quello dei videogames ci permette di vivere mille vite.

Molti sono stati anche i mestieri che abbiamo intrapreso all’interno dei giochi che possediamo per la nostra console. Si va dalle spie super segrete in stile James Bond, o ancora supereroi mascherati che celano la loro identità per proteggere la propria città dalla feccia urbana, siamo stati dei lottatori feroci e cattivi, ma abbiamo anche impersonato delle affascinanti archeologhe armate fino ai denti pronte a dar vita ad una carneficina senza precedenti come nemmeno un bruto potrebbe.

Super Street Fighter IV, la Capcom svela le nuove location


Non poteva farsi un regalo migliore per il suo ventesimo anniversario una delle saghe più impressionanti ed ammirate nel panorama videoludico internazionale. Un gioco che ha letteralmente sconvolto il modo di intendere i picchiaduro, un vero e proprio kolossal che ai suoi tempi conquistò tutti per una meccanica di gioco assolutamente incredibile e soprattutto per la presenza di protagonisti dalla personalità massiccia, tanto da essere ancora termini di paragone.

Siete bravissimi ormai e sicuramente avrete capito che stiamo parlando di Street Fighter II, un vero simbolo per i picchiaduro in 2D, un grande nome per il genere e per la Capcom che si è distinta nel corso degli anni per molti titoli lanciati sul mercato, lasciando però una traccia ben marcata proprio con questo trionfale gioco che ha visto arrivare pochi mesi fa il tanto atteso quarto capitolo a cui, come la saga vuole, sta per seguire una versione arricchita.

Edge of Twilight, progetto definitivamente chiuso?


Se un tempo i giochi erano governati da semplici meccanismi a causa delle ridotte potenzialità tecniche delle macchine da gioco esistenti, con l’arrivo di console sempre più moderne e versatili, il mondo del videogioco si è quasi trasformato in una succursale di quello del cinema dove ogni titolo racchiude in sé una trama degna di un capolavoro hollywoodiano trasformando anche azione semplici in meditate decisioni relative alla storia stessa del gioco.

Questo ha fatto sì che dei temi tutto sommato banali perché ripresi già molte volte in vari contesti, ma assolutamente importanti, venissero massicciamente utilizzati, anche in modo più profondo dai videogiochi di nuova generazione, trasformando le classiche battaglie tra bene e male in una guerra ben più complessa, fatta di personaggi carismatici ed originali, inseriti in alcuni scenari curatissimi sotto il punto di vista grafico e per l’attenzione al dettaglio davvero maniacale.

Nintendo 64, pronto un emulatore per iPhone


Durante il lungo processo di evoluzione dell’intrattenimento videoludico, sono state davvero tante le macchine da gioco che hanno visto la luce e che hanno trovato una propria collocazione sul mercato, spesso sfidandosi in una guerra tra rivali dotati più o meno della stessa capacità tecnica, sfornando giochi in esclusiva per l’una o l’altra console, dando però molta soddisfazione agli appassionati che godevano di titoli davvero indimenticabili.

Ci sono state però anche delle console che non sono nate sotto una buona stella e che, nonostante la buona dose di impegno da parte delle case di sviluppo, non sono riuscite a dare il meglio di sé in quanto a durata, lasciando però un segno del loro passaggio nell’esistenza videoludica lasciando alle spalle alcuni titoli di forte impatto che hanno comunque intrigato non poco gli appassionati di videogiochi, gli stessi titoli che ora ritroviamo in versione migliorata sulle nuove console.

Alan Wake, verrà lanciato come un film hollywoodiano


Non è di certo una novità affermare che ormai un videogioco di grande spessore può essere considerato quasi al pari di un meraviglioso film per il grande schermo, di una pellicola dal grande successo di pubblico e di critica che viene visionata da tante persone e viene ricordata nel tempo per alcuni salienti passaggi o personaggi particolarmente azzeccati che restano indelebili nella mente degli spettatori, trasformandosi quindi in veri e propri miti.

Il mondo del videogioco spesso offre una versione interattiva di queste avventure catapultandoci in prima persona in alcune situazioni al limite dell’onirico oppure particolarmente aderenti alla realtà, in uno scenario che ricorda molto un vero e proprio kolossal, che sia per la profondità dei personaggi di cui prenderemo il controllo o che faranno da semplici comprimari, o che sia per una cura maniacale per il dettaglio tecnico tanto da immaginare che si tratti di individui in carne ed ossa.

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