Giochi della memoria, Barkley Shut Up and Jam!


Era davvero di moda, ai tempi delle console a 16 bit, premere l’acceleratore sui testimonial d’eccezione per promuovere alcuni titoli che magari non avrebbero mai riuscito ad avere quella spinta giusta per essere consacrati ai vertici delle classifiche di gradimento della massa. Tanti sono gli esempi che si possono fare, pescando a piene mani tra i personaggi di spicco del mondo della televisione e soprattutto tra gli atleti sportivi.

Vi abbiamo già menzionato ad esempio l’originale trovata alla base di Shaq-Fu, un vero e proprio picchiaduro che però, tra i protagonisti, vantava la presenza del giocatore di basket Shaquille O’Neal, una trovata particolarissima che ha donato di certo un tocco in più a quello che invece sarebbe stato un gioco come tanti altri. La presenza di uno sportivo d’eccezione però l’abbiamo avuto anche in Barkley Shut Up and Jam!

Giochi della memoria, Nickelodeon Guts


Capita piuttosto spesso di ritrovare sulle nostre console alcuni personaggi ben presenti televisivamente. A cominciare dai cartoni animati, soprattutto per quanto riguarda le serie di animazione più longeve e più articolate come i classici Tom & Jerry o tutta la banda che è nata dalla fervida mente di Walt Disney e che ancora oggi riesce a farsi adorare da un pubblico sempre più vasto grazie al forte carisma di questi personaggi.

Il passaggio dalla tv ai videogiochi è però possibile anche grazie ad alcune trasmissioni di successo: chi di voi non ha mai risposto una domanda ad una qualunque versione videoludica ispirata a “Chi vuole essere milionario?” tratto appunto dal celebre format condotto in Italia da Gerry Scotti? Discorso diverso invece per le serie tv con personaggi in carne ed ossa o con differenti contesti televisivi, eppure ai tempi delle console a 16 bit qualche esempio l’abbiamo avuto: uno si intitolava Guts ed era la trasposizione dell’omonima trasmissione sul canale Nickelodeon.

Giochi della memoria, Robocop VS Terminator


Chi ha vissuto appieno gli anni ’80, sicuramente avrà molti ricordi che ancora oggi custodirà nel proprio cuore ma che possono adesso scatenare soltanto qualche sorriso. Chi c’era in quegli anni di certo non potrà dimenticare alcune cotonature improbabili ai capelli come moda prediletta dell’epoca, così come colori sgargianti per tutto quello che riguardava l’abbigliamento, soprattutto le imitazioni che si facevano del prorompente stile americano.

In tv impazzavano personaggi che poi avremmo visto invecchiare al timone di programmi del tutto nuovi, mentre nelle classifiche musicali l’elettronica faceva i suoi primi passi e alcuni artisti arrivavano ai vertici di vendite di dischi come mai più di questi tempi. Sul finire di quegli anni e proprio agli inizi del decennio dei Novanta invece arrivarono due mostri sacri che con grande improbabilità si ritrovarono a gareggiare in un unico videogame.

Giochi della memoria, Maximum Carnage


Nelle ultime stagioni cinematografiche, abbiamo assistito ad una vera e propria pacifica invasione, nelle sale di tutto il mondo, un fenomeno americano che ha preso piede un po’ ovunque, permettendo agli spettatori di sbancare i botteghini pur di assistere ai prodigi della tecnologia nel regno della celluloide attraverso una trasposizione con attori in carne ed ossa dei protagonisti dei comics a stelle e strisce più famosi di tutti i tempi.

Le vicende legate alla casta degli X-Men sono sicuramente tra i preferiti per gli spettatori, ma cosa dire anche di Thor, il vichingo da martello potentissimo e capace di governare i fulmini, così come Captain America con il suo valoroso spirito patriottico? Questo fenomeno era però particolarmente in voga anche in passato, con tanto di versioni videoludiche ben innestate tra le console di una volta. Oggi vi parliamo proprio di una di queste: Maximum Carnage.

Giochi della memoria, La Ruota della Fortuna


Uno dei presentatori più amati e celebri della televisione italiana, anche se scomparso ormai da qualche anno e protagonista di un vergognoso furto postumo, è sicuramente Mike Bongiorno, uno dei più apprezzati ed ammirati conduttori capaci di tenere sulla cresta dell’onda un tipo di televisione tradizionale e famigliare, condita però con un buon numero di gaffes apparentemente ingenue e rimaste negli annali della tv nostrana.

Il genere di trasmissioni condotte principalmente da Super Mike è sempre stato quello relativo ai quiz, che oggi spopolano nei preserali, ma che un tempo venivano accolti all’ora di pranzo e soprattutto in prima serata. Una delle trasmissioni più note, rievocata da un format americano di grandissimo successo, proprio condotta da Mike Bongiorno, fu la Ruota della Fortuna che, chissà se lo sapete, ha avuto anche un suo trascorso videoludico.

Giochi della memoria, Plok


Senz’altro è riuscito in qualche modo a sorprendere: qualcuno ci ha potuto fare su un sorrisino per il particolare progetto venuto in mente ai programmatori, qualcun altro ha avuto difficoltà a realizzare effettivamente l’idea proposta, altri invece non hanno potuto che eccitarsi di fronte a questa particolarissima possibilità. Si parla di un gioco d’azione già disponibile nei negozi, sia in versione Xbox 360 che Playstation 3 intitolato Neverdead.

Si tratterebbe di un comune titolo d’azione se non fosse per la particolare natura che rappresenta il protagonista. In quanto immortale infatti, il nostro alter ego virtuale in Neverdead ha la stranissima prerogativa di poter staccare parti del suo corpo per risolvere alcuni particolari puzzle, oppure semplicemente per attaccare dei nemici. Se pensate che quest’idea sia del tutto nuova, probabilmente non avete mai sentito parlare di Plok.

Giochi della memoria, Animaniacs


Per quanto riguarda la trasposizione dal mondo dei manga e dei cartoni animati in videogiochi di particolare successo, il mondo dell’intrattenimento videoludico può ormai vantare un buon numero di esemplari da esibire un po’ su tutte le console sia del passato che attuali. Non era difficile e non lo è ancora insomma avere un videogiochi ispirato ai più validi personaggi della Disney, sia come protagonisti sia come simpatici personaggi di contorno.

Qualcuno potrebbe fare il nome di Kingdom Hearts tanto per fare un esempio o il più recente Epic Mickey di cui arriverà un gustoso seguito. Non poniamo poi al centro dell’attenzione i vari Dragonball o Naruto visto di episodi disseminati un po’ ovunque, queste due saghe ne hanno veramente molti visto il successo dei rispettivi manga. In passato invece una piccola stella brillò per divertimento e rispondeva al nome di Animaniacs.

Giochi della memoria, Ballz


Con i picchiaduro, specialmente quelli usciti negli ultimi anni, siamo abituati a gestire una gran varietà di personaggi che sono resi accattivanti da un bagaglio di abilità decisamente personali e soprattutto da look che li rende assolutamente desiderabili dal giocatore di turno che vuole vivere uno scontro in prima persona, utilizzando letali tecniche offensive. Esempi ne potremmo fare molti citando vari gioielli appartenenti a questo genere.

Insomma tutti si sono divertiti con Ryu da Street Fighter con i vari lottatori che compongono la saga di Tekken, ma anche con la sinuosa Mai Shiranui da uno qualsiasi dei King of Fighters e che dire poi dei combattenti armati di spade ed asce disponibili nel nuovo appetitoso Soul Calibur 5? Insomma di carne al fuoco ce n’è tanta e tanti sono anche i personaggi disponibili nei picchiaduro, ma siamo sicuri che, come quelli di Ballz, non ne avete mai visti.

Giochi della memoria, Weaponlord


Al giorno d’oggi il mondo del picchiaduro è sicuramente tra i più brillanti ed apprezzati di tutto il panorama videoludico internazionale, grazie alla piega presa ormai diverse stagioni fa che ha suddiviso i giocatori in due fazioni ben distinte, ovvero quelli che con accanimento difendono ancora a spada tratta l’uso imperante del 2D all’interno di questo genere e chi invece rivolge la propria attenzione esclusivamente alla modernità del 3D.

Esempi da fare ce ne sono molti, tra cui gli emblematici Street Fighter e Tekken che si incontrano anche in un folle progetto gemello da parte di Capcom e Namco-Bandai, le rispettive madri, ma se vogliamo scavare tra gli episodi più violenti non può mancare all’appello Mortal Kombat, principe delle fatality più cruente e di sangue che scorre a fiumi anche solo per un pugno. Alla stessa scuola apparteneva anche Weaponlord che magari molti di voi non conosceranno.

Giochi della memoria, Zero Tolerance


Ancora oggi la battaglia tra console avviene a suon di giochi in esclusiva, facendo vantare i possessori di una data macchina da gioco per un piccolo capolavoro destinato esclusivamente alla propria scuderia facendo magari rodere di invidia tutti quelli che invece posseggono una delle rivali in quel momento presenti sul mercato. Ma la guerra tra console non si è di certo esaurita soltanto a suon di giochi, vera linfa vitale nella carriera di una macchina videoludica.

Infatti soprattutto i più esperti in campo informatico, non fanno altro che testimoniare come il proprio gioiellino possa essere sfruttato in modo migliore per la realizzazione di giochi impressionanti sotto il punto di vista grafico a discapito delle proprie avversarie. Questo avveniva anche ai tempi delle console a 16 bit dopo effettivamente il Super Nintendo riusciva a battere Sega Mega Drive. Ma quest’ultima alcune cartucce niente male è riuscito a spararle.

Giochi della memoria, Bebe’s Kids


E’ davvero una magia poter entrare in un mastodontico parco dei divertimenti ed avere tutta la giornata a disposizione per poter provare le sensazioni offerte da ognuna delle attrazioni disponibili, che sia uno dei numerosi parchi colossali che sono intorno al mondo, come quelli dedicati al mondo Disney con tutti i personaggi nati dalla matita e dalla creatività del grande maestro americano o un più ridimensionato parco italiano.

Tra montagne russe altissime e pronte ad incutere timore tra i più temerari visitatori che le proveranno fino ai più dolci percorsi composti da burattini e buffi personaggi che intonano canzoncine adatte ai più piccoli, ogni attrazione crea un fascino irresistibile per grandi e piccini. A quanto pare però questo non vale per i terribili protagonisti di Bebe’s Kids, un vecchio titolo pubblicato in versione Super Nintendo qualche annetto fa.

Giochi della memoria, Jeopardy


C’è sicuramente una fetta di pubblico che non si può perdere una puntata di una fiction piuttosto accreditata, che sia sulla tv di stato o sulla rete ammiraglia di quella commerciale. Casalinghe pronte subito dopo cena ad incollarsi di fronte allo schermo per gioire per le gesta eroiche di un personaggio storico o per scoprire intrighi di corte di uno sceneggiato in costume: elementi più che sufficienti a quanto pare per garantirsi milioni di spettatori.

C’è però anche chi, magari proprio nel preserale, fascia da qualche anno garantita per questo tipo di trasmissioni, non si perde una sola domanda dei quiz più o meno divertenti ed originali che prendono posto nei palinsesti delle principali reti della tv italiana, tentando quindi di rispondere al maggior numero di quesiti posti ai concorrenti. Pensate che, prima dei quizzoni moderni, un gioco all’epoca delle console a 16 bit proponeva proprio questo.

Giochi della memoria, Power Piggs of the Dark Ages


Le favole hanno sempre rappresentato qualcosa di attraente e di gustoso per le menti dei giovanissimi lettori che sono stati deliziati da molte novelle raccontate dai più bravi autori riconosciuti a livello mondiale. Sarebbero davvero tanti i nomi da fare riguardo questo genere, molti dei quali sono stati anche catapultati nel fatato mondo Disney grazie a dei capolavori animati che sono rimasti incastonati nel bagaglio affettivo di moltissime persone.

Insomma dal caro vecchio Pinocchio di cui vi abbiamo presentato un gioco per Super Nintendo pubblicato nella metà degli anni ’90 fino ad arrivare a tutti quei personaggi che possiamo ripescare in uno qualsiasi dei Kingdom Hearts disseminati su console per la gioia degli utenti appassionati di giochi di ruolo, la lista di personaggi delle favole ammirati è davvero lunga. Qualcuno però a volte dimentica i Tre Porcellini che, in una versione decisamente anomala, sono stati protagonisti di un vecchio titolo.

Giochi della memoria, Thunder Spirits


E’ stato sicuramente quel periodo che è andato dagli anni ’80 fino agli anni ’90 quello del boom vero e proprio degli sparatutto spaziali, quel genere di gioco che poteva far aumentare a dismisura la fila di fronte al cabinato di un bar o di una sala giochi o che poteva vendere tantissimo in formato cartuccia per console, proponendo una struttura di gioco che potrebbe essere definita davvero semplicissima e comunque molto simile tra un titolo e l’altro.

Facile insomma spiegare in due parole quel che promettevano gli sparatutto spaziali: il più delle volte il giocatore doveva impegnarsi a mettersi nei panni di un guidatore di navicelle spaziali, esattamente come quelle che imperversavano nei cartoni animati di un certo tipo, per sconfiggere un’orda di invasori o, al contrario, di colonizzare un nuovo pianeta. Tra gli esemplari degni di nota, figurava anche un certo Thunder Spirits.

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