I grandi classici Rare per Nintendo 64 in arrivo su XBLA?


Si tratta di una delle principali case di sviluppo di videogames a cui dobbiamo l’uscita di una serie di titoli che hanno letteralmente fatto la fortuna di alcune console appartenenti alle passate ere videoludiche visto che la maggior parte dei best seller per quelle date macchine da gioco appartengono proprio a questa compagnia. Una delle maggiori beneficiarie di questi grandi successo è senza ombra di dubbio il caro vecchio Nintendo 64.

La compagnia in questione è la Rare che negli anni ci ha regalato molti capolavori tra cui la saga rivoluzionata di Donkey Kong uscita su Super Nintendo e che settò su nuovi parametri il genere dei platform, ma è appunto sul Nintendo 64 che ha ramificato le sue attività confrontandosi con diversi generi riuscendo a fare centro praticamente ad ogni tentativo. Basta andare a curiosare un po’ nella collezione di giochi della console della grande N per accorgersene.

Vandal Hearts, il grande ritorno sulle nuove console


Se non siete nuovi del mondo dei videogiochi e avete già avuto la fortuna di possedere alcune console appartenenti alle vecchie generazioni come la prima Playstation o addirittura il Sega Saturn, da molti purtroppo assolutamente dimenticato, ricorderete una serie di giochi che ad oggi purtroppo sono sconosciuti ai più perché hanno fatto perdere le proprie tracce nella fitta giungla di titoli disponibili, ma che avrebbero ancora molto da raccontare.

Infatti alcune care vecchie saghe del passato hanno avuto poca fortuna nonostante brillassero per alcuni elementi particolari e non hanno avuto la possibilità di tornare sotto una nuova veste sulle macchina da gioco di oggi. Numerose sono per esempio le serie di giochi di ruolo che hanno visto la luce anni fa e che purtroppo sono finite nel dimenticatoio soffocate dal numero sempre maggiore di titoli simili e l’impossibilità per tutti di restare sul mercato.

Break One Out, un gioco troppo osè per XBLA


Nonostante siano in tantissimi gli adulti che si divertono con i videogiochi, compresi tutti i componenti della famiglia che in special modo nell’ultimo periodo, grazie a console adatte a tutti come la Wii, hanno scoperto o riscoperto il piacere di condividere una sana partita ai videogame con figli, cugini o addirittura nipotini, è naturale pensare che la fetta maggiore di pubblico appassionato di videogiochi sia molto molto giovane.

I ragazzini infatti, dall’infanzia all’adolescenza rappresentano il maggior numero di utenti che si divertono con i videogiochi per qualunque console ed è quasi normale che molte delle case di sviluppo puntino a soddisfare quest’utenza con il rispetto dei genitori e dei tutori che vorrebbero soltanto giochi educativi o comunque basati su meccanismi semplici, senza utilizzo di violenza e altri estremismi poco adatti ai giovanissimi.

Crystal Defenders, il gioco di ruolo per iPhone anche su console


Sembra ormai soltanto un lontano ricordo il tempo in cui eravamo abituati ad utilizzare il telefonino esclusivamente per poter restare in contatto con i propri amici e parenti conversando tranquillamente anche quando non eravamo in casa, il mondo della telefonia ha fatto passi da gigante espandendo al massimo i propri orizzonti trasformando quello che era nato come semplice mezzo di comunicazione in una sorta di apparecchio multifunzione.

Infatti dagli mms fino alla possibilità di scattare foto, dall’opportunità di guardare video sugli schermi dei nostri cellulari fino alle interconnessioni attraverso vari tipi di frequenze. Ma il vero passo in avanti è stato fatto con i giochi per cellulare, soprattutto quelli di ultima generazione che sono diventati quasi al pari dei vecchi titoli per le console di una volta dove la grafica, per ovvi motivi non era il massimo ma la giocabilità non aveva nulla fuori posto.

Categorie GDR

Flock, a caccia di animali con ufo alieni


Li abbiamo visti nei film catastrofici di natura fantascientifica, abbiamo avuto i brividi leggendo storie di stampo futuristico che raccontano di tembili invasioni da esseri provenienti da altri pianeti, abbiamo ammirato una moltitudine di telefilm che hanno trattato l’argomento tra sparizioni misteriose, chip di natura non definita impiantati nel corpo umano e varie apparizioni misteriose che molte persone giurano di aver visto.

Insomma l’argomento “alieni” è stato più volte affrontato da vari punti di vista, compreso il mondo dei videogiochi che ha, per l’appunto, più volte inserito creature di altri pianeti nei propri giochi facendoli diventare un serio pericolo per la razza umana che, come sempre, diviene la preda prediletta di questi omini verdi o grigi, pronti a far fuoco con le tecnologiche armi di cui dispongono. Ma non sempre gli alieni sono interessati necessariamente agli umani.

Radiant Silvergun, la Microsoft vorrebbe rilanciarlo su Xbox Live


E’ stato un genere di videogioco che ha visto la sua più alta predominanza nel decennio degli anni ’80 fino ai primi anni ’90 per poi modificarsi sostanzialmente cambiando l’ambientazione tipica da quella spaziale a quella più da guerriglia, fino ad arrivare al cambio di prospettiva, dalla terza persona alla prima, per rendere i giochi di questo tipo più a misura di utente rendendo l’esperienza videoludica personale ed appassionante.

Gli sparatutto spaziali sono invece dei veri e propri simboli di un’era dei videogiochi visto che un nutrito gruppo di titoli appartenenti a questo genere vide la luce seminando successi dietro successi grazie ad una serie di episodi particolarmente interessanti. Le astronavi spaziali contro i nemici che sparavano a più non posso erano una gioia per gli occhi e una gran goduria per divertirsi, e recentemente un piccolo classico è arrivato su XBLA.

Grandi classici della Sega in arrivo su PSN e XBLA


Fino ad un paio di generazioni di console fa, era assolutamente impensabile che il simbolo, la vera mascotte di una casa produttrice di console potesse far traslocare il suo personaggio di punta su un’altra macchina da gioco anche se questo poteva significare una maggior presenza sul mercato e quindi un forte aumento degli incassi. Le case produttrici preferivano invece ospitarle sulle proprie console e garantirsi l’esclusività.

Questo accadeva in special modo quando erano in corso le battaglie tra Nintendo e Sega ai tempi delle console a 16 bit, quando Mario restava buono buono a casa sua e il porcospino Sonic poteva correre a perdifiato soltanto sulle console prodotte dalla grande S. Tutto questo però è acqua passata anche perché la Sega non ha attualmente console da lanciare sul mercato e quindi i suoi giochi possono vagare indisturbati un po’ ovunque.

Outrun presto disponibile per XBLA e PSN


Potrebbe rientrare a furor di popolo nella rubrica dei giochi della memoria, ma uno dei giochi di corsa più amati e giocati nell’intera storia dei videogiochi è più vivo che mai. Tutti voi ricorderanno probabilmente una simulazione di guida di stampo puramente arcade che faceva sua bella mostra con i suoi cabinati nelle migliori sale giochi o nei bar per poi passare anche sulle varie console attraversando ere videoludiche diverse.

Il gioco in questione è Outrun, un mitico titolo targato 1986 nato direttamente da mamma Sega quando era già abbastanza nota ma prima di avere il successo planetario col simpatico porcospino blu Sonic. Ideato da Yu Suzuki, il padre di quelli che sono poi diventati titoli storici come Virtua Fighter per i picchiaduro e il rivoluzionario Shenmue per le avventure e le vere e proprie simulazioni di vita, Outrun ha ancora oggi parecchi estimatori.

Meteos Wars, il puzzle game viaggia da Nintendo DS a XBLA


I puzzle game rappresentano i giochi che appartengono ad uno dei generi videoludici più amati e più appassionanti che possano esserci. Fin dalle scarse prestazioni visive che offrivano le prime console giunte sul mercato, i puzzle game hanno imposto divertimento e ore di affannosi tentativi di superare record impensabili per il solo gusto di vincere le sfide che ci ponevamo con noi stessi o con gli amici con i quali condividevamo questi momenti.

Tra bolle e mattoncini, non era nemmeno necessario avere un vero e proprio protagonista più o meno umano, bastavano dei semplici movimenti e dei colori e il gioco era fatto, esattamente come accadeva in Meteos, un vecchio titolo uscito ormai tre anni fa per Nintendo DS e decisamente classicista nella sua struttura di gioco. Ora sta per arrivare un diretto seguito di quel gioco intitolato Meteos Wars ma stavolta ci sarà un trasferimento su Xbox Live Arcade.

Ketusi, un tuffo nel passato con lo sparatutto per XBLA


Il gusto classico del gioco di una volta bisogna dire che si è quasi completamente perso a favore delle nuove tecnologie che offrono delle esperienze di gioco totalmente innovativo che fagocitano il videogiocatore in un turbinio di novità insospettabili ed impensabili tanto da portarlo a pretendere in futuro sempre novità degne di note e ad accantonare i cari vecchi titoli di una volta a meno che non vengano rispolverati con delle caratteristiche innovative.

Basti vedere la soppressione di alcuni interi generi come i picchiaduro a scorrimento di cui molti però sentono la mancanza, o anche dei classici sparatutto di una volta che sono stati quasi totalmente sostituiti con quelli in prima persona da vivere online con la propria squadra del cuore pronta a fare irruzione in basi nemiche. Ma per fortuna qualche goccia di passato ogni tanto cade dal cielo e viene presentata sulle nuove console.

Il mitico Peggle sarà disponibile per XBLA

Quante volte ci è capitato di essere in ufficio in preda alla noia e alla stanchezza, sommersi dalle scartoffie che il nostro capufficio ci ha ordinato di smaltire entro una data imbarazzantemente vicina. Cosa fare per avere un briciolo di buonumore e di vigore in più senza sentirsi abbattuti dalla mole di lavoro che ci aspetta immobile? Semplice, godersi una brevissima pausa giocando ai videogiochi.

Ma se in ufficio è difficile portarsi una console, è molto semplice invece sfruttare uno dei moltissimi giochini in flash che tanto impazzano sulla grande rete correndo in nostro soccorso quando la fatica si fa troppo lacerante. Niente di complicato, basta un semplice puzzle game per permetterci di utilizzare al meglio quei cinque minuti di pausa per ricaricarci e ricominciare più in forma di prima. Ma quale giochino scegliere?

Lo storico primo episodio di Banjo & Kazooie il prossimo mese su XBLA

Quando una mascotte o un personaggio vincente hanno una gradita accoglienza di critica e di pubblico, il mondo dei videogiochi tenta sempre di far rimanere sulla cresta dell’onda il carisma del protagonista di turno permettendogli di apparire in nuovi capitoli della stessa saga o in episodio del tutto scollegati dalla serie madre. Insomma quando un personaggio piace è giusto e coerente averlo sotto gli occhi di tutti e soprattutto sotto il nostro controllo.

E’ capitato a molti eroi delle nostre console, come i classici Mario e Sonic oppure ai nuovi idoli di tutt’altra natura, decisamente più feroci e temerari come la conturbante Lara Croft e il tenebroso Dante di Devil May Cry, ma chi l’ha detto che gli animali antropomorfi che hanno regnato incontrastati sulle nostre console non possano tornare? Infatti ci sarà un graditissimo ritorno su Xbox 360, ovvero quello di Banjo & Kazooie.

Frank e Maw, la nuova coppia aliena di XBLA

Da sempre sulle varie console che hanno trovato posto nelle nostre camere e nei nostri salotti abbiamo ospitato giochi che ci hanno messo nei panni di agenti segreti, soldati armati fino ai denti o semplici eroi improvvisati che avevano un unico scopo: quello di annientare un’invasione in piena regola, spesso da parte di una colonia aliena che ha ben pensato di occupare il nostro pianeta per un motivo imprecisato.

Ma vista la varietà che il mondo dei videogiochi ha offerto negli anni e continua ad offrire ancora oggi, non è mancata occasione in cui il ruolo si è praticamente invertito mettendoci al comando di un alieno per realizzare un determinato scopo. Spesso questi giochi però hanno abbandonato la componente realistico-fantascientifica per abbracciare un aspetto più cartoonesco e colorato adatto ad un target piuttosto basso.

Braid, un puzzle game dove il tempo conta

Lo stereotipo classico del videogioco richiama a grandi linee la trama che caratterizza buona parte delle favole e delle storie a lieto fine che vedono protagonisti principi e principesse. La dama figlia del re viene costantemente presa di mira dal cattivo di turno venendo rapita da indifesa ed intimorita qual è, con lo scopo di essere salvata dal regnante senza macchia e senza paura, con o senza cavallo bianco, pronto a recuperarla.

Il lieto fine è sempre dietro l’angolo con la sconfitta del boss malefico e rapitore e con l’innamoramento istantaneo del principe temerario da parte della principessa nuovamente libera di scorazzare per il suo regno incantato. A grandi linee sarà questa la storia che sarà anche alla base di Braid un puzzle game in 2D dallo stampo vagamente retrò anche grazie alla sua grafica bidimensionale che è disponibile per il download su XBLA.

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