Break One Out, un gioco troppo osè per XBLA

di Redazione 1


Nonostante siano in tantissimi gli adulti che si divertono con i videogiochi, compresi tutti i componenti della famiglia che in special modo nell’ultimo periodo, grazie a console adatte a tutti come la Wii, hanno scoperto o riscoperto il piacere di condividere una sana partita ai videogame con figli, cugini o addirittura nipotini, è naturale pensare che la fetta maggiore di pubblico appassionato di videogiochi sia molto molto giovane.

I ragazzini infatti, dall’infanzia all’adolescenza rappresentano il maggior numero di utenti che si divertono con i videogiochi per qualunque console ed è quasi normale che molte delle case di sviluppo puntino a soddisfare quest’utenza con il rispetto dei genitori e dei tutori che vorrebbero soltanto giochi educativi o comunque basati su meccanismi semplici, senza utilizzo di violenza e altri estremismi poco adatti ai giovanissimi.


Spesso però questi accorgimenti per far stare tranquilli i preoccupati genitori dei ragazzi appassionati di videogiochi vengono completamente ignorati ed ecco quindi spuntar fuori titoli su titoli che fanno largo uso di violenza e di sangue esposto, come i numerosi survival horror, alcuni picchiaduro dal sapore splatter e gli immancabili sparatutto dove le carneficine sono all’ordine del giorno, qualunque sia l’ambientazione prescelta.

Un po’ meno presente è l’elemento sessuale presente nei videogiochi a fare la sua comparsa, ma non del tutto assente. Infatti in un gioco intitolato Break One Out, una versione rinnovata del mitico puzzle game, bisognava ripulire gli stage scoprendo delle avvenenti ed ammiccanti fanciulle svestite. Il gioco doveva essere disponibile per XBLA ma è stato ufficialmente censurato ed eliminato dai progetti di pubblicazione. Chissà se in qualche altro modo riusciremo a provarlo.

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