Gamecon 2009, appuntamento con tre film nati da videogiochi di successo


Capita spesso che il mondo dei videogiochi vada ad ospitare altre realtà che normalmente vivono di vita propria ma che occasionalmente si intersecano irrimediabilmente con l’intrattenimento videoludico andando a creare dei giochi dedicati o ispirati ad altrettanti prodotti come cartoni animati o soprattutto film per il grande schermo, creando avventure tutte nuove che vedono come protagonisti versioni digitalizzate degli eroi cinematografici.

Alcuni esempi di queste situazioni che riescono ad intrappolare il pubblico amante dei videogiochi in un turbine di divertimento saranno proiettati in occasione della Gamecon 2009, la fiera napoletana sul gioco e videogioco che partirà da domani presso Castel Sant’Elmo. Ognuno dei tre giorni della manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, ospiterà un film che ha preso ispirazione da altrettanti videogiochi di grande successo.

Obama, via i bambini dai videogiochi e largo all’attività fisica


E’ stato sicuramente uno degli eventi più importanti che si sono impossessati della stampa mondiale rappresentando una svolta epocale dal punto di vista della civiltà universale e dei cambiamenti di rotta di un paese importantissimo come gli Stati Uniti che ha visto andare al timone un uomo che molti avevano incoraggiato e che è riuscito ad arrivare ad un punto che, anche soltanto cinquant’anni fa, non si poteva mai pensare di poter sfiorare.

Si tratta dell’elezione di Barack Obama come presidente degli Stati Uniti d’America, un riconoscimento che ha ricevuto grazie all’affetto e alla stima che milioni di abitanti gli hanno riservato votandolo affidandosi ad un cambiamento radicale nella crescita del paese grazie alle mille missioni che il nuovo capo di stato ha intrapreso e dalle tante promesse che ha fatto a tutti quelli che hanno creduto in lui e che ora aspettano risposte concrete.

I 5 migliori colpi di scena nei videogiochi

La storyline è un elemento fondamentale per la riuscita di un videogioco. Vi sono titoli che hanno un gameplay eccezzionale, ma che peccano di contenuti interessanti e viceversa. Quante volte ci è capitato di continuare a giocare solo per scoprire come andava a finire? Molti videogiochi infatti assomigliano in gran parte a dei libri o a dei film e, per questo, possono essere considerati una forma d’arte e di espressione personale e/o collettiva. In questa classifica vedremo quali sono i colpi di scena migliori che possiamo trovare nei videogiochi e quindi quali storie vale veramente la pena di giocare o semplicimente di vivere.

5° Posizione – Bioshock

 Bioshock comincia con lo schianto dell’aereo in cui viaggiamo. Una volta sopravvissuti all’incidente troveremo una torre in mezzo al mare che ci porta a Rapture, una città immersa negli abissi. Scopriremo che l’utopia e la follia popolano il luogo e avremo modo di cercare di sopravvivere a persone geneticamente modificate a ad un sistema di sicurezza che farà di tutto per eliminarci. Il vero colpo di scena però lo abbiamo incontrando il fondatore di tutto questo scempio: Andrew Ryan. Scopriremo quindi che lo schianto non era assolutamente un caso.

Jerry Bruckheimer allarga il suo team di sviluppo con due nuove stelle


Qualcuno di voi ha probabilmente amato questo personaggio perché produttore di successo di una delle serie tv più appassionanti e longeve dei palinsesti mondiali. Da CSI Las Vegas, ormai arrivato quasi alla decima serie, è poi nato CSI Miami ed in seguito CSI NY dislocando in vari stati americani una struttura investigativa che da anni appassiona milioni di telespettatori che scoprono insieme alla scientifica i responsabili di efferati omicidi.

I più fantasiosi di voi l’avranno invece ringraziato per aver prodotto la saga dei Pirati dei Caraibi, la fantastica avventura per i sette mari del lezioso Jack Sparrow interpretato da un sorprendente Johnny Depp alle prese, insieme ad Orlando Bloom e l’affascinante Keira Knightley di mirabolanti vicende tra effetti speciali sensazionali e una regia di Verbinski assolutamente stupefacente donando alla serie un enorme successo di pubblico.

I videogiochi fanno bene alla vista


Quante volte è stato criticata la nostra viscerale passione per i videogiochi? Quante volte i nostri genitori, i nostri partner o comunque le persone che ci sono vicine ci hanno raccomandato di non abusarne altrimenti avremmo corso molti rischi tra cui un aumento di peso per non smuovere il fondoschiena dal divano, una paralisi nella schiera delle nostre attività sociali e non per ultimo un calo della vista sensibile per stare sempre davanti ad uno schermo?

Sicuramente tantissimi di voi hanno subito queste angherie, ma è arrivato anche il momento del riscatto grazie all’ennesima ricerca messa a punto sugli effetti dei videogiochi sulla nostra vita e sul nostro sviluppo. Le ultime analisi sono state svolte dalla rinomata università americana di Rochester ed è stata pubblicata su Nature Neuroscience e riguardano proprio la sensibilità della vista, modificata per chi è abituato a divertirsi con i videogiochi.

I videogiochi fanno bene alla salute e sono contro l’obesità


Vi è mai capitato di avere una certa timidezza nel comunicare agli altri, magari a qualcuno che non si conosce bene, la nostra passione per i videogiochi, l’allegria che alcuni titoli riescono ad infonderci e quel coinvolgimento che proviamo verso alcuni giochi dotati di una trama intricata e sorprendente, tanto che, ormai sono paragonabili senza problemi ad un film per il grande schermo o ad un valido romanzo.

Questo briciolo di paura è dato anche dalla mentalità comune, di chi non ha mai preso un controller in mano, riguardo l’idea che i videogiochi sono nocivi per la salute, sia fisica che mentale. Essendo un’attività da fare in salotto o in camera nostra, i videogiochi ci impongono una sedentarietà che non ci aiuta per il nostro sviluppo fisico ed un’inibizione verso la socialità visto che fino a poco tempo fa c’era poca possibilità di utilizzare il multiplayer.

I videogiochi saranno il mezzo preferito per raccontare storie in futuro?


Quante volte in una sala cinematografica buia e magari con molte sedie vuote abbiamo assistito alla proiezione di un film particolarmente drammatico e strappalacrime tanto da non poterci minimamente limitare ad un semplice scombussolamento emotivo interiore ed abbiamo fatto fatica a fermare il fiume di lacrime sgorgato dai nostri occhi. E quante volte abbiamo invece quasi urlato per l’adrenalina scatenata da un folle film d’azione.

Il cinema, così come il mondo dei libri e della letteratura in generale rappresentano un grande elemento che una persona può utilizzare come intrattenimento e come fonte dove attingere nuove storie, emozionanti e sensibili, tanto da toccare alcune corde interiori e permetterci di amarle ed appassionarci. Ma questi metodi sono limitati per noi in quanto restiamo degli spettatori o dei lettori passivi rispetto alle vicende narrate nei testi o sugli schermi.

I videogiochi fanno bene ai nostri nonni


I videogiochi sono prodotti per bambini. Quante volte ci è capitato di sentire quest’affermazione in special modo da chi cerca sempre di denigrare la validità di una forma di intrattenimento piacevole come il videogioco per console e che non ha nessuna idea di come sia in realtà vivere un’avventura da un punto di vista virtuale mettendosi nei panni di volta in volta di un protagonista diverso conquistando territori o salvando persone in pericolo.

Certo, ogni videogioco ha una sua fascia d’età a cui viene dedicato, infatti è chiaro che un picchiaduro piuttosto feroce alla Mortal Kombat oppure un’avventura alla GTA dove possiamo divertirci a sparare ingiustificatamente i passanti, ad investire con la nostra automobile rubata le pupe dei gangster e ad affiliarci a clan della malavita, non sono decisamente adatti ad un pubblico particolarmente giovane.

Ragazze e videogiochi, odio e amore verso le console


Da quando hanno fatto la loro comparsa nel mondo sociale, i videogiochi hanno sempre garantito una forma di intrattenimento e di divertimento che ha pian piano preso sempre più piede garantendo allegria e passione da parte di un sempre più vasto gruppo di fan. Da quando le console offrivano dei semplici giochini che presentavano personaggi dalle fattezze scarne e dai movimenti meccanici è stata fatta moltissima strada.

In tutto questo tempo però una delle costanti nel panorama videoludico è sempre stata quella della supremazia del pubblico maschile rispetto a quello femminile. Infatti di solito il numero di appassionati di videogiochi di sesso maschile è sempre più alto rispetto a quello femminile, infatti un ragazzo può appassionarsi in modo costante ad una determinata console o ad un genere di gioco ma una ragazza invece finisce per stufarsi presto.

“Adsense for Games” e la pubblicità che invade i videogiochi


Se qualcuno 5 o 6 anni fa avesse avuto la malsana idea di chiedere ai grandi capi delle industrie di investire in pubblicità nei videogame, con molta probabilità si sarebbe sentito rispondere con una grassa risata.
I videogiochi? Roba per poppanti e disadattati, a che pro spendere soldi per inserirci pubblicità all’interno?
Ultimamente, invece, le cose sono cambiate parecchio, vuoi perché si è cambiata opinione sui videogiochi, vuoi perché è aumentato il numero di utenti e le fasce di età si sono allargate, fatto sta che ora ogni texture è buona per appiopparci sopra una pubblicità.

IA e Videogames, la logica umana in una manciata di bit

 Quante volte vi sarà capitato di imprecare contro il vostro avversario virtuale, in una battaglia all’ultimo sangue nel vostro gioco preferito? E quante volte, invece, vi sarete lamentati per la troppa facilità nell’ammazzare i vostri nemici? Ma soprattutto, da cosa è dipeso? La risposta è molto semplice: dall’intelligenza artificiale!
L’IA, spesso molto trascurata dai programmatori nella progettazione di un videogioco, è una tra le caratteristiche più importanti dello stesso, in quanto vero “motore d’azione”. Cosa sarebbe il colossale “Gta 4” senza i suoi migliaia di pedoni che camminano e “vivono” per le strade di “Liberty City” rendendo la città così “reale”? E i vari “Gran Turismo” senza l’acuta intelligenza degli avversari? E…insomma, si potrebbe continuare all’infinito.

In guerra contro i mostri con Necrovision

Se siete dei fan degli sparatutto in prima persona di sicuro l’ambientazione che maggiormente vi è capitato di ammirare in questo tipo di giochi è quella militare in cui impersonare un soldato del più svariato grado a caccia di nemici in pericolosi scenari. Ma c’è anche lo sparatutto in prima persona di stampo horror dove i soldati sono rimpiazzati da mostri ed amenità varie che sono probabilmente ancor più letali.

Che siate fan del primo sottogenere o che preferiate l’ambientazione più terrorizzante, prossimamente arriverà un gioco che metterà d’accordo tutti i gusti visto che vedrà come scenario la prima guerra mondiale, ma come nemici un’orda di mostri e creature demoniache che di certo ci daranno del filo da torcere. Insomma non si può dire che la Farm 51, la casa di sviluppo del gioco non sia originale.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.