Giochi della memoria: Streets of Rage 3

Abbiamo iniziato due settimane fa con il primo capitolo, uno dei primi esponenti di un genere ormai morto ma che andrebbe decisamente riesumato. Siamo poi passati all’analisi del secondo episodio, un grosso passo in avanti sia a livello grafico che di giocabilità con miglioramenti sotto ogni punto di vista. Oggi invece per la rubrica dei giochi della memoria passiamo alla scoperta del terzo ed ultimo episodio di Streets of Rage.

Il cattivane di turno è ancora il misterioso Mister X, ma la ciurma che si darà da fare per mettere definitivamente KO il temibile avversario e la sua folta schiera di sottoposti sarà ancora una volta nuova. Rimangono infatti i capisaldi dei primi due capitoli, ovvero il biondino Axel con i suoi pugni di ferro e la sua aria da duro e l’avvenente Blaze, apparentemente quasi indifesa ma letale e pericolosa nella sua mise ancora una volta rosso fuoco.

Diablo 3 segretamente in fase di sviluppo?

Il possessore del fansite di diablo “diablo3.com” ha annunciato di aver venduto il dominio a Blizzard, che si è improvisamente mostrata interessata al nome.

Molti sono i sospetti che questa mossa improvvisa sia sintomo dell’effettiva esistenza di un seguito allo strepitoso Diablo 2. Sarà vero? Chissà!

Zubo, un rhythm game per i giovanissimi

Quale sarà l’età media di un videogiocatore? Pare proprio si tratti di un quesito dalla difficile risoluzione anche perché di videogiochi ne esistono così tanti e di tipi così vari che ogni persona, praticamente di qualunque età può trovare qualcosa di adatto e di interessante al proprio gusto senza doversi accontentare obbligatoriamente di un gioco rivolto ad un’età prescolare o fin troppo adrenalinico se si preferiscono titoli più morbidi.

Ma cosa bisogna acquistare se il videogiocatore di turno è un ragazzino giovane con un’età che va dai 7 agli 11 anni? A parte i classici titoli proveniente dai cartoon per il grande schermo, se non si vuole infliggere agli occhi del fresco giocatore la serie di solite carneficine degne di un Resident Evil o di un qualunque gioco d’azione, i titoli pensati appositamente per questa fascia d’età sono piuttosto banalotti.

We Cheer, nei panni delle cheerleaders su Wii

Ormai con la Wii diremo proprio che non c’è più di che stupirsi. Sembra sia la console che maggiormente dona spazio alla fantasia e alle nuove prospettive di gioco grazie alla particolarità dell’utilizzo dei Wiimote, controller davvero fantascientifici per la realizzazione di giochi apparentemente impossibili da proporre su altre console non dotate di simili metodi di controllo.

Infatti dopo le simulazioni di sport di vario tipo ed altre stramberie, è in arrivo una specie di rhythm game in cui dovremo fare il tifo per la nostra squadra del cuore inneggiando come una cheerleader, insomma come quella che noi conosciamo come ragazza pon-pon! Il gioco in questione è intitolato We Cheer e ci mette proprio nei panni di una ragazza che deve impegnarsi per tenere alto il livello morale della squadra.

PowerUp Forever, uno sparatutto per niente semplice!

Uno dei generi più semplici ed immediati dopo alcuni tipi banali di puzzle game, è sicuramente quello degli shooter, ancora meglio se lo sparatutto in questione ha un’ambientazione spaziale che spesso permette ai programmatori di poter sfruttare il buio cosmico per non dover creare fondali troppo arzigogolati e complicati. Eppure su Xbox Live Arcade è in arrivo uno sparatutto spaziale per cui non vale questa regola.

Infatti la semplicità non è di certo il punto forte di PowerUp Forever, anzi, alcuni gruppi di programmatori l’hanno definito un “sparatutto frattale” tirando in ballo il termine coniato Mandlbrot nel secolo scorso riferendosi ad una forma geometrica che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse. Un concetto verbalmente complesso che però si traduce in un impatto visivo quasi psichedelico.

LOL, sfide di disegno su Nintendo DS

Con le console portatili di nuova generazione abbiamo scoperto un nuovo modo di giocare del tutto diverso rispetto alle console precedenti. In special modo con il Nintendo DS che ha la caratteristica di avere il touch screen, i giochi hanno preso una direzione del tutto differente rispetto a quelli a cui eravamo abituati, facendo nascere dei titoli che quasi a malapena possono definirsi videogiochi.

Sto parlando ovviamente degli ormai celebri Brain Training e company che hanno portato seriamente una ventata d’aria fresca al classico pacco di giochi disponibili per una console. La serie di titoli particolari sembra non finire mai perché il mese prossimo arriverà nei negozi LOL, un party game dalle caratteristiche assolutamente minimaliste che con la sua banale struttura di gioco potrà però divertirci moltissimo.

Ghost Busters per Wii, nuovo video

Mitici! Nessun aggettivo meglio di questo riesce a qualificare una saga indimenticabile come quella dei Ghost Busters, che come segnalatovi qualche tempo fa in questo nostro post, sta per approdare nuovamente su tutte le console di nuova generazione per regalare, anche a chi non ha potuto viverne i fausti degli anni 90, tutta la magia delle avventure degli acchiappafantasmi più famosi del mondo cinematografico, cartoonesco e videoludico.

Oggi focalizziamo la nostra attenzione sulla versione del gioco che promette più divertimento di tutte: quella per Nintendo Wii che, grazie al rivoluzionario sistema di controllo dovuto al wiimote, riuscirà a riprodurre al meglio le gesta dei Ghost Busters compiute tramite trappole per ectoplasmi e raggi per farli entrare al loro interno.

Noi non vediamo l’ora di poter mettere le mani su questo che si preannuncia come un ottimo titolo, intanto inganniamo l’attesa gustandoci insieme a voi un nuovo video relativo proprio a Ghost Busters per Wii, dove è possibile ammirare la cura nei dettagli e tutta l’atmosfera dei film riportata perfettamente su console. Buona visione a tutti!

GTA IV: 360 contro PS3, chi avrà la meglio?

Grand Theft Auto IV è uscito da pochissimo e molti sono ancora i dubbi su quale versione acquistare nel caso in cui possediate sia una Playstation 3 che una Xbox 360.

Nonostante le due versioni siano quasi equivalenti, vale sicuramente la pena approfondire le piccole differenze che distinguono i due differenti formati. Continuate a leggere dopo il salto per scoprire il vincitore!

Nuovi particolari su Tales of Symphonia

Quando si parla di storiche saghe di giochi di ruolo, la prima che viene in mente è di solito sempre quella di Final Fantasy che probabilmente è quella fatta meglio, più articolata e commerciale di tutte, ma non è da sottovalutare la carriera decennale dei giochi appartenenti alla saga “Tales of” leggermente più di nicchia ma che raccoglie consensi ormai in tutto il mondo grazie a giochi che hanno impreziosito le collezioni di molte console.

Vi abbiamo già annunciato il ritorno in grande stile della serie sulla Wii con Tales of Symphonia: Dawn of the New Worlddiretto seguito del gioco uscito ormai un po’ di tempo fa per il Gamecube della Nintendo, che presenta uno stile di gioco che i fan della serie sicuramente riconosceranno ma che è impreziosito da nuovi elementi e da due protagonisti nuovi di zecca. Abbiamo nuovi dettagli di cui parlarvi e che renderanno più fremente l’attesa.

I videogiochi contro le prostitute!

Ancora una volta i videogiochi sono finiti al centro delle polemiche! Se anni e anni fa quando ancora c’erano i classici giochi da sala o da bar in cui dovevamo inserire una semplice monetina per giocare, gli stessi giochi erano additati come mezzo con cui far sperperare ai bambini e ai ragazzi le loro paghette, con il passare degli anni e di tanta acqua sotto i ponti virtuali delle console, i giochi e le lamentele sono cambiate.

Infatti non è novità il contributo negativo che associazioni di vario tipo e comitati contro i videogiochi sparlano della nostra passione dell’intrattenimento videoludico in generale tacciandolo di interferire con le nostre vite private, dall’abbandono dei propri amici preferendo restare chiusi in casa a giocare da soli contro il nostro monitor fino ad accuse più pesanti verso i giochi che man mano hanno fatto diventare, ai loro occhi, la violenza più reale.

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