I videogiochi contro le prostitute!

di Redazione Commenta

Ancora una volta i videogiochi sono finiti al centro delle polemiche! Se anni e anni fa quando ancora c’erano i classici giochi da sala o da bar in cui dovevamo inserire una semplice monetina per giocare, gli stessi giochi erano additati come mezzo con cui far sperperare ai bambini e ai ragazzi le loro paghette, con il passare degli anni e di tanta acqua sotto i ponti virtuali delle console, i giochi e le lamentele sono cambiate.

Infatti non è novità il contributo negativo che associazioni di vario tipo e comitati contro i videogiochi sparlano della nostra passione dell’intrattenimento videoludico in generale tacciandolo di interferire con le nostre vite private, dall’abbandono dei propri amici preferendo restare chiusi in casa a giocare da soli contro il nostro monitor fino ad accuse più pesanti verso i giochi che man mano hanno fatto diventare, ai loro occhi, la violenza più reale.


Soltanto l’ultimo caso in ordine di tempo a procurare insano disturbo alla comunità di videogiocatori, ma in fondo anche a farci fare una sana risata per la motivazione tirata fuori in questo caso, viene direttamente dall’Inghilterra e più precisamente dalla segreteria generale degli insegnanti inglesi che hanno schiettamente comunicato che i videogiochi incoraggiano i bambini a prendersela contro le prostitute!

Stavolta non c’entra probabilmente l’ondata aliena dell’ultimo gioco spaziale appena giunto sul mercato, e nemmeno gli zombie del nuovo survival horror di fresca uscita, ma l’idea che le prostitute siano danneggiate probabilmente dall’uso che ne viene fatto nei videogiochi. Detto tra noi: quanti videogiochi conoscete riguardo la prostituzione? Che il consiglio degli insegnanti si sia soffermato sulle donnine investite in GTA? E tutti gli altri pedoni allora? Attendiamo nuove ridicole polemiche.

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