Suda51 confessa di prendere ispirazioni dai film di Quentin Tarantino


Abbiamo più volte parlato di lui tessendo le lodi al suo genio che più volte ha dimostrato innalzandosi dalla massa di creatori di videogames grazie ad alcune specifiche trovate davvero originali inserite nei suoi titoli che spesso si discostano totalmente dal panorama piuttosto piatto che racchiude una certa nicchia di giochi disponibili per console. Una vera ventata d’aria fresca che può non piacere a tutti, ma che innegabilmente stupisce.

I lavori di cui parliamo appartengono a Suda51, un personaggio davvero eclettico che abbiamo apprezzato sulle passate generazioni di console grazie a progetti come Killer7 ma che ancora oggi abbiamo il piacere di ospitare sulle nostre macchine da gioco con alcuni titoli davvero interessanti e con nuovi progetti all’orizzonte come l’attesissimo gioco horror creato in collaborazione con Shinji Mikami, l’apprezzato papà della saga di Resident Evil.

Mortal Kombat, un nuovo film presentato dal trailer?


I giocatori novellini probabilmente non lo conosceranno alla perfezione come quelli che hanno qualche annetto in più alle spalle di carriera videoludica e che non sono stati allevati soltanto dalle folli acrobazie dei lottatori di Tekken o dalle lucenti armi bianche che brandiscono i feroci combattenti degli episodi della gloriosa saga di Soul Calibur. Qui si parla di vero sadismo e di violenza allo stato puro sottoforma di videogioco.

Qualcuno avrà intuito che si parla di Mortal Kombat, una delle saghe che maggiormente ha contributo ad etichettare una certa parte del mondo dei videogiochi come inadatto per i ragazzi troppo giovani ma anche per quelli di ogni età ma facilmente impressionabili visto che la ferocia dei lottatori di Mortal Kombat sfiorava livelli inauditi, con sangue a fiumi e crudeli fatality che non conoscevano pietà per l’avversario ridotto in fin di vita.

Heavy Rain, un film in arrivo?


A suo modo è riuscito a rivoluzionare il genere delle avventure permettendo al giocatori di turno di interagire in modo assolutamente inedito con una storia che ha del sorprendente visti i numerosi colpi di scena, l’incredibile atmosfere che si respira in qualunque sequenza del gioco e nel carisma dei personaggi che risultanto assolutamente credibli nonostante si tratti di semplici esseri virtuali che ci divertiamo a guidare attraverso l’intricata vicenda.

Il capolavoro di cui si parla è Heavy Rain, un gioco arrivato poco tempo fa in esclusiva su Playstation 3 che era già considerato prima del suo lancio un vero e proprio best seller annunciato, esattamente come poi è stato. Un grande nuovo classico che ha permesso al genere delle avventure e dei titoli d’azione di presentare un lato inedito di una vicenda che ricorda molto da vicino un film per il grande schermo. Nuove notizie riguardano proprio quest’argomento.

Prince of Persia, il film non solo per gli appassionati del videogame


Come abbiamo più volte notato nel corso delle varie ere videoludiche che sono trascorse, generazione dopo generazione di console che si sono avvicendate sul mercato, c’è sempre una costante che mette in stretta relazione il mondo del videogioco con quello del cinema visto che un film per il grande schermo di grande interesse in special modo per il pubblico giovane o che ben si presta ad una versione giocabile, si tramuta in men che non si dica, in un videogame.

Ma negli ultimi anni, visto il grande successo riscosso dal mondo dei videogiochi, che ormai non rappresenta più una fonte di divertimento limitata ad un pubblico di nicchia, anche grossi esponenti nati sulle console, riescono a fare il grande salto e a recuperare un posto d’onore nella programmazione cinematografica mondiale, con grandi attori ben famosi che finiscono per interpretare gli eroi che ci siamo divertiti a guidare su console.

Jerry Bruckheimer, tra 10 anni nessuna differenza tra film e videogiochi


Sono stati davvero fatti moltissimi passi avanti negli ultimi anni nel mondo del videogioco. Se ci giriamo indietro e diamo un’occhiata a quello che c’era sul mercato appena una decina d’anni fa, ci renderemo conto come, le case di sviluppo e le compagnie che hanno messo sul mercato le macchine da gioco attualmente in circolazione, abbiano ampliato gli orizzonti di divertimento possibile utilizzando l’intrattenimento videoludico.

Un tempo era quasi impossibile pensare di poter giocare ad un’avventura complessa come quelle che invadono piacevolmente le nostre console ormai già da un po’ come evoluzione naturale dei classici platform che hanno fatto la fortuna delle macchine da gioco di qualche generazione fa. Ma questo vale per tutti gli altri titoli che si sono trasformati diventando qualcosa di diverso rispetto al giochino semplice come era inteso tempo fa.

Saw 2, un video horror del gioco


In molti probabilmente sono usciti dal cinema scioccati e con forti dolori allo stomaco, non per i barattoloni di pop-corn e bevande gassate ingurgitate durante la proiezione, ma per la visione di scene particolarmente forti che hanno turbato la mente degli spettatori forse non pronti a subire un così forte shock visivo, con la ripromessa di non mettere assolutamente piede in una sala alla prossima distribuzione di un nuovo film della saga.

Il film in questione che potrebbe avere distorto la sensibilità di alcuni spettatori è uno qualsiasi di quelli appartenenti alla saga di Saw, uno dei più ammirati horror degli ultimi anni che, se da un lato fa impazzire gli appassionati di splatter e di sangue che zampilla ad ogni inquadrature, tra morti cruente e trappole mortalmente sadiche, dall’altra urta la sensibilità di alcuni non esattamente in grado di reggere alcune scene particolarmente crudeli.

Saw 2, il malefico Jigsaw torna su console


Di film horror ormai il mondo della cinematografia trabocca vertiginosamente e ce n’è davvero per tutti i gusti. Chi non ha apprezzato film indimenticabili come le saghe di origine giapponese che hanno abitato gli incubi di molti di noi che ancora sognano strane ragazzine dai lunghi capelli neri che escono con le ossa scricchiolanti da un pozzo sigillato oppure bambini dagli occhi a mandorla bianchissimi e miagolanti come gatti inferociti?

Ma questa è solo una piccola fetta del panorama orrorifico internazionale che rende onore ad un particolare genere cinematografico molto apprezzato dagli amanti del settore. Se da un lato abbiamo però l’horror psicologico più orientato sull’immaginazione da innescare nello spettatore che nelle scene più esplicite, dall’altro lato abbiamo anche film del terrore decisamente più violenti che fanno dell’effetto splatter e della crudeltà la propria arma principale.

Quentin Tarantino, amore per il Giappone ma non per i videogiochi


Il mondo del cinema ospita un gran numero di interpreti di grande fama capaci di rappresentare gli stati d’animo del proprio personaggio nel migliore dei modi facendo, a seconda delle occasioni, ridere a crepapelle lo spettatore o di fargli scendere una timida lacrimuccia nelle fasi più commoventi di alcuni pellicole. Ma se gli attori dimostrano tutta questa bravura, spesso è merito anche di chi li dirige dietro la macchina da presa.

E’ questo lo scopo dei registi più importanti di tutto il mondo, quello di mettere su pellicola ciò che hanno in mente utilizzando i personaggi scelti durante i casting. Tra i registi più noti al mondo, uno relativamente giovane ha preso il sopravvento in special modo per quanto riguarda la creazione di film d’azione in cui si è dimostrato di essere un vero maestro, tanto da riportare in auge diversi aspetti di un genere che finiva per accartocciarsi sempre su sé stesso.

Giochi della memoria, The Mask


Uno degli attori più amati in special modo da chi apprezza il genere comico al cinema è sicuramente Jim Carrey, uno degli artisti hollywoodiani più amati e seguiti in tutto il mondo famoso per la sua faccia di gomma che è in grado di creare un numero di espressioni davvero impressionante, merito che è riuscito a portare l’attore ai vertici delle classifiche di preferenza di una certa tipologia di pubblico che a ciò non riesce ad essere indifferente.

Jim Carrey è recentemente apparso nelle sale con “Colpo di fulmine – il mago della truffa”, una commedia agrodolce che è in realtà una sorta di versione edulcorata dell’originale “I love you Philip Morris” tratto da una storia vera, ma se contiamo le apparizioni più note del grande attore, non si può non nominare “The Truman Show”, suo piccolo capolavoro che ebbe molto meritato successo qualche anno fa. Ma il suo cavallo di battaglia è in realtà un altro.

Twilight, scelta di marketing sbagliata non aver pubblicato un gioco del film


Abbiamo più volte trattato come argomento lo stretto rapporto che intercorre, molto spesso, tra il mondo dei videogiochi e quello del cinema, dando la possibilità, ai più famosi eroi del grande schermo, sia per quanto riguarda cartoni animati sia per film con attori in carne ed ossa, magari conditi con effetti speciali visivamente spettacolari, di apparire in forma digitalizzato sulle nostre console, creando ulteriori avventure sempre seguitissime.

Chi ama un particolare film e possiede a casa una console per videogiochi, infatti è spesso spronato ad acquistare il relativo titolo per rivivere la storia che al cinema ha incantato milioni di persone e di poter comandare i vari personaggi introdotti dalla pellicola. Ma a quanto pare ci sono anche delle particolari eccezioni, effettivamente inspiegabili, che non hanno visto trasformare un blockbuster delle sale in un gioco per console in tempi recenti.

Lego Harry Potter, il video del filmato introduttivo


E’ una notte buia ma una luna splende in cielo limpida e bianca. Una specie di moto volante scarrozza sulla strada contornata da aiuole in fiore una specie di bestione barbuto dall’aria non troppo intelligente. L’omone grande e grosso si appresta a raggiungere due figure coperte da lunghi mantelli e strani cappelli a punta, che portano in braccio un neonato con una strana cicatrice a forma di fulmine sulla testa, pronto per essere affidato agli zii naturali.

Il bambino cresce, diventa un ragazzo adolescente e quelle persone strane che in una notte di qualche anno fa lo portarono ancora in fasce si fanno risentire, richiedono ancora la sua presenza per la frequentazione di una particolare scuola a cui soltanto una ristretta cerchia di persone giovani può partecipare, e lo fanno recapitando una lettera che viene brutalmente ignorata dai genitori adottivi del piccolo. Cosa vi ricorda questa storia?

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Capita spesso ormai che il mondo del videogioco abbracci quello del cinema quando si presenta un prodotto dal grande successo commerciale su console che possiede una trama che facilmente potrebbe essere trasposta per il grande schermo, diventando così una realtà che non si limita ad intrattenere soltanto chi ha la passione di controller e macchine da gioco, ma un pubblico più trasversale, per esempio appassionato anche di cinema.

Uno tra i protagonisti del mondo dei videogiochi che ha preso il volo qualche annetto fa ed è planato anche al cinema risponde al nome strano di Agente 47, un personaggio decisamente fuori dal comune che non nasce come un individuo come tutti gli altri, ma come una sorta di macchina da guerra, un sicario senza scrupoli e senza paure che viene addirittura geneticamente modificato per garantire successi nelle varie missioni da svolgere. Vi dice qualcosa?

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Quali erano i giochi che maggiormente vi facevano divertire quando eravate un po’ più piccoli? Magari i videogiochi non hanno rappresentato il vostro primo amore o magari a quell’epoca non erano ancora così diffusi come lo sono oggi con una varietà di console invidiabile e una carrellata di titoli tra cui scegliere che copre ogni genere, dal picchiaduro allo sparatutto, dalla simulazione di vita fino alle più svariate tipologie di avventura sia in 2D che in 3D.

Magari adoravate i giochi all’aria aperta divertendovi a radunare un gruppo di amici per una divertente e faticosa partita a calcio, oppure per le femminucce e i tipi più originali una bel match di pallavolo. Ma invece preferivate i più tranquilli giochi casalinghi, andando a pescare tra i numerosi giochi da tavolo disponibili praticamente da sempre, come Monopoli acquistando vie e costruendo alberghi, o magari Cluedo tentando di trovare il colpevole di un misterioso omicidio.

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Erano belli i tempi in cui un personaggio bidimensionale aveva il compito di suoinarle di santa ragione al suo avversario, anch’egli proposto in una sottile forma a due dimensioni, il tutto condito da tanto dettaglio grafico e da attacchi decisamente impressionanti a livello grafico, pieni di giochi di luce e di strizzate d’occhio al mondo dei fumetti giapponesi, rendendo il tutto molto simile ad un classico dell’animazione in stile Dragon Ball, tanto per far gioire gli appassionati del settore.

Il classico Street Fighter ha fatto breccia nel cuore anche di quelli che non avevano molto interesse per il mondo dei picchiaduro, ma che alla fine non hanno potuto fare a meno di farsi rapire dalle tecniche utilizzate dai vari Ryu e Blanka, restandone totalmente accalappiati. Per non parlare dei vari King of Fighters che offrivano una rosa di protagonisti numericamente davvero impressionante, il tutto con una cura per il dettaglio a dir poco maniacale.

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