The Last Guardian, un trailer tra Ico e Shadow of Colossus


Più volte abbiamo parlato del fiabesco ed affascinante piccolo gioiello che invase le Playstation 2 qualche tempo fa, portandoci al comando di uno sparuto ragazzino nato con due salde corna sulla testa, pronto ad affrontare mille pericoli per portare, mano nella mano, fuori dal castello diroccato dove erano stati rinchiusi, la sua occasionale compagna di viaggio che parlava una lingua apparentemente aliena, ma utile in alcune scene del gioco.

E più volte abbiamo anche parlato dell’eroe che montava sapientemente sul suo fido destriero per affrontare praterie infinite, rovine pericolose e colline di un verde smeraldo per scovare ed affrontare, senza la minima esitazione, delle creature dalle immane proporzioni, pronte a spazzarci via con un soffio, ma eliminabili in modo piuttosto semplice una volta sconvato il loro punto debole. Sapete bene insomma di cosa stiamo parlando.

The Last Guardian, il protagonista doveva essere una donna


Il pubblico femminile appassionati di videogiochi, nel corso degli anni si è via via sempre più esteso a macchia d’olio. Fin dal principio il mondo dei videogames era infatti quasi a completo appannaggio dei maschietti appassionati di computer e company, i classici smanettoni della situazione a provare interesse verso questo settore, ma si sa, le cose cambiano ed infatti sempre più ragazze ormai impugnano volentieri un controller.

Il motivo è da ritrovare in due fattori molto importanti che sono entrati comunemente a far parte del mondo videoludico internazionale. Il primo è la varietà ormai davvero estesa di generi che si possono trovare tra le collezioni di giochi disponibili per una determinata console, prima di tutto tra quelle portatili, filoni che spesso interessano anche il pubblico femminile, come le simulazioni di vario tipo da quelle di cucina al giardinaggio. Ma c’è anche un altro motivo.

The Last Guardian, Team Ico toglie i veli al Tokyo Game Show


C’era una volta un bambino come tutti gli altri, identico a tutti i piccoli ragazzini che possono animare la vita di un paese, tranne per un particolare che costringerà il padre e gli uomini del villaggio, a rinchiuderlo in un oscuro maniero in rovina, apparentemente senza avere possibilità di fuga. Quel ragazzino era nato con un paio di funeste corna sulla testa, marchio diabolico secondo il popolo, e motivo dell’isolamento del giovanotto nel castello.

Ma la via di fuga andava trovata e così, in compagnia di una misteriosa ragazza, forse aliena, trovata nel castello, il ragazzo inizia un percorso tra ambientazioni e scenari da favola, minacciato da ombre malefiche, pur di tornare alla civiltà. Questa la storia di base di Ico, che ormai conoscete bene visto che ne abbiamo parlato più volte, capolavoro nato su Playstation 2 e che ha permesso la nascita di un seguito ideale sulla stessa console.

The Last Guardian, lanciato il sito ufficiale


E’ probabilmente uno dei titoli maggiormente attesi da una certa fetta di pubblico che possiede gloriosamente una delle fiammanti console di nuova generazione della Sony. Un certo target che non deve ricercare obbligatoriamente dei prodigi d’azione e di combattimenti forsennati in un gioco e soprattutto che non si accontenti di un’ambientazione misera e poco curata, esigendo una certa precisione nel dettaglio e una certa magia nell’insieme.

Gli appassionati di console che si rispecchiano perfettamente in questo tipo di videogiocatori allora avranno sicuramente come titolo al primo posto nella lista dei desideri il tanto agognato The Last Guardian, un gioco che va a collocarsi idealmente come terzo capitolo di una trilogia molto gradita partita sulla seconda generazione di Playstation ed arrivata ai giorni nostri con un maggior impatto grafico ed una storia che ripercorrerà le stesse atmosfere dei precedenti episodi.

The Last Guardian, nuove immagini piene di magia


C’era una volta un giovane ragazzino che ebbe la sfortuna di nascere con un particolare anatomico davvero curioso: due forti corna sulla testa. Sciagurato evento che costrinse il suo popolo a trasportarlo in un castello in rovina per tenerlo segregato per scongiurare eventuali problemi legati alla superstizione, infischiandosene dell’incolumità del giovanissimo esiliato. Da qui partì quella magica avventura che tutti conoscono come Ico, un vero gioiello della Playstation 2.

Un’epica storia narrata attraverso una regia davvero inedita per un videogame e una cura per le ambientazioni che fa credere al miracolo visivo per il livello di dettaglio e per la naturalezza di ogni minimo movimento, dai fili d’erba delle verdi colline fino all’abito svolazzante della nostra incomprensibile compagnia di sventura che arricchirà di mistero e di azione l’intero gioco. Poi fu la volta di Shadow of Colossus, un nuovo tuffo nella spettacolarità vera e propria.

Shadow of Colossus, nuova distribuzione grazie a The Last Guardian


I possessori della magica console che rispondeva, e oseremo dire risponde ancora con voce un po’ più flebile ma comunque ben udibile, Playstation 2, ricorderanno sicuramente uno dei giochi dotati di un’atmosfera avvolgente ed estasiante, una vera gioia per gli occhi sia per la grafica particolare e curata, sia per le ambientazioni che lasciavano stupefatto anche il giocatore più smaliziato davanti alla piacevolezza di uno sfondo a tutto campo e di vari dettagli mostrati ad arte.

Il nome di questo piccolo grande capolavoro mai osannato abbastanza fu Ico, un gioco decisamente particolare in cui, al comando di un giovane ragazzo rinchiuso in un castello in rovina perché nato con due corna sulla testa, dobbiamo cercare una via di fuga al più presto, preservando l’incolumità di una strana ed eterea fanciulla dal linguaggio sconosciuto che liberiamo dalla nostra stessa prigionia, difendendola da arcigne creature ombrose che spuntano dal nulla.

Ico 2 non è in programma, accontentiamoci di The Last Guardian


Abbiamo più volte parlato della magia e dell’atmosfera che una coppia di giochi sono riusciti a ricreare sulla seconda generazione di console Sony ormai qualche annetto fa, ma con un nuovo capitolo della serie in dirittura d’arrivo sale ancora la voglia di riscoprire i primi episodi e di sentire il sapore della conquista affrontando i mille pericoli che le due avventure offrivano per mettere alla prova il protagonista e di conseguenza il giocatore stesso.

In Ico avevamo le sembianze di un giovane ragazzo alle prese con la sua fuga da un castello nel quale fu rinchiuso a causa delle corna sulla testa con cui era nato, incontrando nello stesso castello, chiusa in una gabbia, una ragazza candida come la neve e capace di parlare una strana lingua. In Shadow of Colossus invece avevamo il compito di sconfiggere una serie di mostri dalle dimensioni colossali pur di riabbracciare la nostra amata novella bella addormentata.

The Last Guardian, un video del backstage di preparazione del gioco


Fu nell’ormai lontano 2002 che un bambino nato inaspettatamente con un paio di forti corna sulla testa e per questo creduto maledetto venne condotto forzatamente dagli abitanti del suo villaggio in un castello in rovina, imprigionandolo per sempre. Ma il ragazzino trovò sulla sua strada un’eterea fanciulla probabilmente non appartenente allo stesso pianeta, con la quale, mano nella mano, medita il da farsi per cercare una via di fuga e raggiungere di nuovo la libertà.

Ben tre anni dopo quel capolavoro inaspettato chiamato Ico, venne alla luce Shadow of Colossus. Abbandonate le vicende dei protagonisti del primo capitolo, in questo secondo episodio il protagonista era un cavaliere disposto a lottare contro dei veri e propri giganti mostruosi pur di riportare in vita la sua amata giacente apparentemente morta in un luogo sicuro, dando vita così ad un’avventura da considerare epica a tutti gli effetti.

The Last Guardian, presentate le primissime foto


I videogiochi servono spesso a divertirci e a farci trascorrere delle ore in modo spensierato e piacevole. Alcuni di essi sembrano fatti apposta per eliminare lo stress accumulato durante la giornata a causa di datori di lavoro troppo pressanti o di esami imminenti associati alla poca voglia di studiare, fatica che si allevia eliminando a tutti i nemici presenti sullo schermo nei vari sparatutto o affrontando il proprio avversario nei picchiaduro.

Altri giochi invece basano tutto sul relax e la tranquillità che riescono a comunicare senza scadere nel sanguinolento e nella violenza, associando il beneficio tipico di una beauty farm ad una storia creata in modo semplice e distensivo. E’ il caso della coppia di giochi creati dal Team Ico, pregiatissima compagnia che ci ha regalato negli anni due grandi capolavori, purtroppo spesso dimenticati, che danno un tocco in più alle classiche avventure.

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