The Last Guardian, il protagonista doveva essere una donna

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Il pubblico femminile appassionati di videogiochi, nel corso degli anni si è via via sempre più esteso a macchia d’olio. Fin dal principio il mondo dei videogames era infatti quasi a completo appannaggio dei maschietti appassionati di computer e company, i classici smanettoni della situazione a provare interesse verso questo settore, ma si sa, le cose cambiano ed infatti sempre più ragazze ormai impugnano volentieri un controller.

Il motivo è da ritrovare in due fattori molto importanti che sono entrati comunemente a far parte del mondo videoludico internazionale. Il primo è la varietà ormai davvero estesa di generi che si possono trovare tra le collezioni di giochi disponibili per una determinata console, prima di tutto tra quelle portatili, filoni che spesso interessano anche il pubblico femminile, come le simulazioni di vario tipo da quelle di cucina al giardinaggio. Ma c’è anche un altro motivo.


Infatti se prima era molto difficile trovare una protagonista femminile all’interno di un gioco nuovo di zecca, ormai non ci stupiamo più se a combattere orde di pericolosi esseri invasori o addirittura a sconfiggere le tremende creature che spuntano fuori dalle ombre di un survival horror sia una donna, dapprima timorose damigelle rapite da salvare ed ora invece paladine della giustizia. E una protagonista femminile, da recenti indiscrezioni, doveva averlo anche un gioco molto atteso.

Infatti secondo le ultime dichiarazioni del direttore del gioco Fumito Ueda, il tanto agognato The Last Guardian, seguito ideale di due capolavori come il poetico Ico e l’eroico Shadow of Colossus, doveva essere una ragazza. Ma poi problemi con l’abbigliamento da farle indossare (e di conseguenza con le inquadrature!) e di una certa presa sul pubblico, si è preferito tornare al classico eroe maschile. Scelta saggia? Intanto il gioco rimane sicuramente tra i più attesi.

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