
Fin dai propri timidi esordi sulle console di qualche generazione fa, gli esponenti del mondo dei picchiaduro uno contro uno, genere che pian piano è andato a soppiantare in pieno quello dei compianti colleghi a scorrimento che vedono anche on Streets of Rage e Final Fight, pubblicati sulle macchine a 16 bit, degli esemplari di primissima categoria, si sono contraddistinti come tra i più frenetici ed adrenalinici tipi di gioco disponibili sul mercato.
Insomma chi di noi non si è divertito, dopo aver selezionato un lottatore dalla schiera di quelli disponibili, a premere i tasti assolutamente a casaccio per sconfiggere il proprio avversario? Magari quella casualità ha anche permesso l’attivazione di alcune abilità speciali del combattente scelto, ma di certo non tutti sanno perfettamente come governare un accanito lottatore. Chissà che in futuro questo non cambi radicalmente: Katsuhiro Harada, in merito, dice la sua.