Giochi della memoria, Operation Thunderbolt


Quante volte ci è capitato di impersonare nel mondo dell’intrattenimento videoludico, quelli che un tempo erano quasi i protagonisti assoluti di alcune tipologie particolari di videogiochi? Stiamo parlando di soldati armati fino ai denti, addestrati per adempiere in modo preciso ed eccellente ai propri doveri che potevano andare dall’irruzione in una base nemica fino all’eliminazione fisica di tutti gli avversari trovati nella nostra strada, senza un briciolo di pietà.

Molte sono state le situazioni in cui ci siamo trovati a dover portare a termine proprio queste missioni. Alcune le abbiamo vissute in prima persona, ancora oggi, guardando la prospettiva in soggettiva del nostro alter ego virtuale, altre volte invece, guardando direttamente la schiena del protagonista, abbiamo impugnato l’arma ritenuta più opportuna per iniziare la carneficina virtuale che tanto amano gli appassionati di sparatutto. Ma un tempo ci sono state anche altre soluzioni.

Giochi della memoria, The Twisted Tale of Spike McFang


C’erano una volta tre regni, apparentemente conviventi in pace in una piccola porzione di territorio, permettendo al tempo di scorrere placido e ai propri abitanti di svolgere pacificamente le solite attività di ogni giorno. Ma nel mondo dei videogiochi la pace può mai durare in eterno? Ovviamente no ed infatti anche nel gioco di cui vi parleremo oggi purtroppo la tranquillità dei tre regni viene messa a ferro e fuoco dalla solita sete di potere
.
Il nemico della situazione è il Generale Von Hesler, a capo di uno dei tre regni che, preso dalla smania di possedere anche gli altri, decide con l’aiuto di un esercito dotato di magia nera e di una temibile armata di zombie, di prendere il controllo anche del paese comandato da Vampra, nonché di quello presidiato da Dracuman. La figlia di Vampra va così a chiedere aiuto a Spike McFang figlio di Dracuman per risollevare del sorti del paese.

Giochi della memoria, Flinstones The Movie


Li abbiamo conosciuti nella loro veste originale, ovvero quella di divertentissimi cartoni animati che sono riusciti a divertire non poche generazioni diverse con la stessa semplicità e le stesse caratteristiche di sempre, segno che i tempi possono cambiare ma c’è un valore di fondo che riesce sempre a restare a galla nonostante lo scorrere degli anni. Stiamo parlando chiaramente dei Flinstones, i simpatici antenati protagonisti di mille avventure.

Qualche settimana fa abbiamo parlato dei Flinstones e del loro videogioco arrivato su Sega Mega Drive ripercorrendo le gesta della simpaticissima famiglia primitiva, ma che tante cose aveva in comune con i nuclei familiari che troviamo in giro ancora oggi. Un divertente e coloratissimo gioco quello che vide la luce sulla console a 16 bit della Sega a cui però si accompagnò anche un’altra versione uscita un po’ dopo su una macchina da gioco concorrente.

Giochi della memoria, Yoshi’s Cookie


L’universo fatato di Mario è qualcosa di irresistibile agli occhi dei giocatori di ieri, stergati dalla sua simpatia fin dai primi esperimenti in due dimensioni nel regno dei platform, fino agli utenti moderni che hanno vissuto Mario quasi soltanto nelle sue più dinamiche avventure in 3D. La sua sovranità è comunque indiscussa, tanto da rendere appetibili anche dei personaggi di contorno che hanno preso vita nelle sue avventure ed hanno camminato sulle proprie gambe.

Non è ormai raro trovare quelli che vengono definiti comunemente degli spin off nel mondo videoludico, pescando personaggi apparentemente interessanti da una saga di grande successo per far presa sul pubblico con un gioco o addirittura una serie completamente nuova. E’ il caso di Yoshi ad esempio, draghetto delizioso che ha più volte aiutato Mario nelle sue avventure e che ha fatto un’incursione in passato nel mondo dei puzzle game con Yoshi’s Cookie.

Giochi della memoria, Xak: The Art of Visual Stage


Dopo gli annunci recentemente rivelati in occasione dell’attesissimo E3 di Los Angeles, gli occhi degli appassionati del marchio Nintendo sono senza ombra di dubbio tutti puntati sul nuovo episodio della saga di Zelda che arriverà probabilmente già in prima linea nella collezione di titoli già disponibili all’uscita della nuovissima e fiammante Wii U, nuova console casalinga che sicuramente promette molto divertimento.

Questo accade perché Zelda ha avuto e riscuote ancora un notevole successo grazie alla bontà della saga che ha interessato il pubblico videoludico fin dai suoi esordi grazie al cambio di rotta rispetto ai giochi di ruolo di classica scuola nipponica, introducendo una componente d’azione molto più forte e gradita anche al pubblico occidentale. Chi ha qualche annetto in più ricorderà anche altri esponenti di questo genere, tra cui figura Xak: The Art of Visual Stage.

Giochi della memoria, Umihara Watase


Siete per caso dei cultori degli acquari? Quelle splendide costruzioni di vetro ricolme d’acqua, che quelli che non può permettersi per qualunque motivo un animale domestico classico come un tenero gattino o un fedele cagnetto, rappresentano senza ombra di dubbio il mezzo più facile e pulito per avere a disposizione un semplice compagno animale, che non sarà magari accarezzabile come un felino, ma sarà comunque uno splendido spettacolo per gli occhi.

E se invece di averli in casa, seppur tenuti con estrema cura in un acquario abilmente arredato con statuine, alghe di vario colore e piccoli castelletti come nel regno di Ariel, i pesci non andiate a pescarli direttamente in mare o in un fiume? Magari approfittando di una giornata da trascorrere con il papà o con uno zio per vivere una piccola avventura tra uomini. Ma se i pesci dovessero per un caso fortuito rappresentare una minaccia come in Umihara Watase?

Giochi della memoria, Brainies


Il popolo di Facebook è ormai sempre più numeroso e più catturato dalle mille possibilità che il notissimo social network offre ai suoi iscritti. Abbiamo la possibilità con la semplice digitazione nell’apposita casella di lasciare un messaggio di stato visibile a tutti i propri contatti nonché di effettuare una comunicazione privata con un utente ben preciso, dalla condivisione di foto e video fino alla segnalazione dei link che riteniamo più opportuni.

Ma ovviamente ci sono anche dei passatempi che riescono a farci distrarre dalle ore di lavoro che si accumulano e ci regalano quindi dei bei momenti di pausa tra la compilazione di una scartoffia e l’altra, rivedendo il PC come un mezzo di svago e non di lavoro. Tra i tanti giochi disponibili c’è anche qualcosa che ricorda vagamente alcuni titoli che abbiamo avuto la fortuna di provare sulle console a 16 bit ed uno tra questi è sicuramente Brainies.

Giochi della memoria, Beethoven


Più volte all’interno del mondo dei videogiochi ci è capitato di avere a che fare con delle dolcissime pallottole di pelo di stampo canino, soprattutto negli ultimi anni quando il Nintendo DS si è visto eleggere come piattaforma perfetta per ospitare la numerosa cucciolata di Nintendogs, simpaticissimo gruppo di cagnolini, tutti bisognosi di cure e d’affetto che hanno portato i possessori della console della Nintendo ad improvvisarsi padroncini in erba.

Di recente come saprete ha visto la luce anche una piccola collezione per Nintendo 3DS che ha presentato numerose nuove razze di Nintendogs, anche in compagnia di dolcissimi amici felini, ma se guardiamo bene nel passato videoludico, i cani virtuali della simulazione di allevamento e di cura che ben conosciamo non è stato l’unico progetto che ha visto un cane come protagonista. I più maturi di voi ricorderanno infatti l’irresistibile Beethoven.

Supaboy, Super Nintendo portatile da Hyperkin

 Hyperkin (azienda americana specializzata in accessori per console) ha annunciato Supaboy, in pratica un Super Nintendo portatile. La console è perfettamente compatibile con i giochi per SNES e presenta la forma tipica di un joypad.

Oltre ai comandi standard (croce direzionale, Star, Select, A,B,X,Y, L,R), Supaboy include due ingressi per collegare altrettanti controller del Super Nintendo. Lo schermo è un LCD da 3,5 pollici e la batteria garantirà fino a cinque ore di autonomia.

Giochi della memoria, Devil’s Course


Il giocatore di oggi è davvero abituato al meglio per quanto riguarda la produzione e la creazione di un titolo per console visto che quasi tutto quello che arriva ormai sulle nostre macchine da gioco, qualunque sia il modello, ha quanto meno una realizzazione tecnica decisamente interessante, con un utilizzo davvero impressionante delle caratteristiche tecnologiche appartenenti ai vari gioiellini, da salotto o portatili per cui viene sviluppato il gioco.

Non ci stupiamo più infatti se il dettaglio grafico di un titolo per console ci fa notare anche un effetto di luce particolarmente realistico o un ondeggiare dei capelli dei protagonisti tanto credibile da sembrare quasi vero. Tutte caratteristiche che un tempo gli appassionati di console sognavano soltanto e forse non ritenevano nemmeno l’elemento fondamentale, eppure alcuni esperimenti già si presentavano in quei periodi in cui le console a 16 bit furoreggiavano.

Super Mario Kart per SNES autografato da Miyamoto

 Ieri vi abbiamo parlato di Play for Japan, associazione che si occupa di mettere all’asta oggetti rari legati al mondo dei videogiochi, il ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa americana ed i fondi raccolti saranno usati per aiutare la popolazione giapponese.

Dopo il Nintendo DS Racing Team e Metal Gear Solid 2 autografato da Hideo Kojima, oggi è il turno di una cartuccia di Super Mario Kart per Super Nintendo firmata dal leggendario Shigeru Miyamoto, il papà dell’idraulico italiano.

Giochi della memoria, The Adventures of Dr. Franken


Molte volte nel corso della storia del videogioco, abbiamo avuto il compito di avere a che fare con delle creature davvero orripilanti che sono state create col preciso compito di farci impazzire di paura mentre saltavano fuori all’improvviso da angoli bui o semplicemente tentavano di braccare un arto del nostro corpo per iniziare a saziare la propria fame atavica di calda e fragrante carne umana. Scenari che oggi sono piuttosto frequenti su ogni console.

L’arrivo dei survival horror non ha fatto altro che ampliare a dismisura questo tipo di situazioni, con zombie che non richiedono altro se non di avvicinarsi, seppur lentamente, al nostro corpo per pasteggiare serenamente, o ancora fantasmi che hanno ben poco di amichevole e che sono legati ad antiche tradizioni o rituali centenari. Più volte però abbiamo avuto anche a che fare con i cosiddetti mostri classici, quelli che sono punti di riferimento anche per la letteratura.

Giochi della memoria, The Adventure of Hourai


Gli appassionati di giochi di ruolo hanno dalla loro parte delle saghe che sono entrate nella memoria collettiva e che ancora oggi riescono a divertire e stupire con nuovissime uscite, condensando in capitoli inediti tutta la storia e la forza di una serie di successo. Tutti quanti conoscono ovviamente Final Fantasy, un titolo di punta della Square-Enix che è noto anche a chi non è solito bazzicare l’ambiente dei giochi di ruolo grazie alla bontà del progetto di base.

Con i suoi carismatici personaggi e quelle piccole tradizioni che si tramandano di capitolo in capitolo, Final Fantasy ha fatto innamorare molti adepti che ancora oggi attendono trepidanti un nuovo capitolo della saga. Ma non dobbiamo dimenticare tanti esponenti minori del settore che spesso riescono ad offrire anche qualcosa di completamente diverso, andando a solleticare il giocatore esattamente come accadde con un vecchio titolo per Super Nintendo.

Giochi della memoria, Pieces


Quello dei puzzle game è ormai diventato un genere che va di moda in special modo sui supporti portatili, e non soltanto le classiche console come PSP o Nintendo DS che possono invece sfruttare le proprie invidiabili caratteristiche anche per titoli di tutto rispetto, ma soprattutto per il mercato dei mobile games, giochi studiati quasi apposta per i telefonini di nuova e vecchia generazione che, da un po’ a questa parte, hanno ospitato un po’ di tutto.

Ormai anche i cellulari, in special modo con l’avvento di nuove tecnologie, possono permettersi delle grandiose potenzialità in grado di affrontare anche titoli degni di nota, e quindi non soltanto giochi dal tono semplicistico come appunto possono essere dei normali puzzle game. Eppure non moltissimo tempo fa, nemmeno una ventina d’anni nel passato, i puzzle games rappresentavano uno dei generi più diffusi sulle console a 16 bit allora in commercio.