Giochi della memoria, The Ottifants


Tutti voi conoscerete sicuramente Dumbo, quel simpatico protagonista di uno dei più classici film della Disney che ha deliziato l’infanzia di molti di noi e che ancora è un piacere rivedere, magari in compagnia dei più piccoli della famiglia. Non è una storia tra le più semplici e allegre la sua, costretto a vivere in un circo, finendo per essere una delle attrazioni principali grazie alle sue enormi orecchie che gli permettevano addirittura di volare.

L’elefantino Dumbo è quindi uno dei più particolari protagonisti di una serie a cartoni animati visto che difficilmente altrove siamo riusciti ad avere un pachiderma come lui come personaggio principale di un racconto per bambini animato, aggiudicandosi quindi uno dei primati in questo senso. Chi è ben informato però, saprà che qualcun altro, oltre la Disney ha tentato questa strada, trasformando questi animali nei veri e propri idoli di una serie di fumetti e cartoni animati.

Giochi della memoria, Radical Rex


Il mondo dei dinosauri è sicuramente uno di quelli che più felicemente, ai tempi della scuola, ci andava di studiare, accantonando per un po’ date facilmente dimenticabili e personaggi noiosi e antichi, facendo spazio invece a qualcosa in stretta relazione con il mondo delle scienze ma anche con quello della fantasia, andando ad immaginare come potesse essere la vita a quei tempi quando immensi lucertoloni popolavano indisturbati un mondo arcaico ed affascinante.

Nel corso degli anni anche le console hanno avuto la possibilità di ospitare dei giochi che facevano largo uso di questi personaggi o quanto meno del periodo storico al quale appartenevano, introducendo molto spesso stage di ambientazione preistorica o addirittura protagonisti che provenivano direttamente da quest’era, basti ricordare il divertente Chuck Rock o la trasposizione videoludica del classico cinematografico Jurassic Park.

Sega Zone, revival sega ispirato alla Wii


Chi di voi ricorda ancora con un lieto sorriso sulle labbra quel periodo in cui era tanto di moda quella console chiamata Sega Mega Drive che dava tanto filo da torcere al suo rivale della Nintendo? Chi di voi non ammira ancora la magnificenza di alcuni titoli nati su quella console che non hanno minimamente abbandonato la nostra memoria ma anzi hanno letteralmente segnato un vero solco nella storia videoludica internazionale.

Tanto per citarne alcuni, come non dimenticare tante divertenti simulazioni sportive che, se oggi possono sembrarci un po’ misere sotto vari aspetti grazie ai passi da gigante fatti negli ultimi anni in campo tecnico, allora ci sembravano dei veri e propri mostri sacri dell’intrattenimento che tanti bei pomeriggi ci hanno fatto trascorrere. Come dimenticare poi l’originale e visivamente accattivante Ecco The Dolphin oppure il mai dimenticato Golden Axe?

Giochi della memoria, The Tick


Se diamo un’occhiata alla programmazione cinematografica ci accorgeremo che negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom di una speciale sottocategoia dei titoli d’azione che ha letteralmente rivoluzionato il genere, portando sul grande schermo dei personaggi tutto sommato ben conosciuti dal grande pubblico, costruendo delle storie che si rifanno alle opere da cui viene tratta ispirazione, impreziosendo il tutto con cast stellari.

Si tratta dei film che vedono come protagonisti dei supereroi, personaggi mascherati per non rivelare la propria identità, ruoli che vengono affidati ad illustri nomi del panorama hollywoodiano, dal risicato Hugh Jackman fino alla conturbante Jessica Alba, permettendo anche a chi non frequenta spesso fumetterie e locali affini, degli eroi particolari, ognuno dotato di una particolare abilità e assolutamente irresistibili quando vengono piazzati in un film pieno di effetti speciali.

Giochi della memoria, The Jungle Book


Il mondo dei cartoni animati viene ancora visto, purtroppo come un mezzo artistico che ben poco ha a che vedere con l’intrattenimento degli adulti risultando adatto ad un target esclusivamente di bambini e giovani ragazzi, unici in grado di godere appieno delle storie e dei personaggi che fanno parte di questo colorato ed intricato universo. Per fortuna questa mentalità spesso viene messa a dura prova da alcune opere che risultano perfette anche per un pubblico più maturo.

E’ sicuramente il caso dei lungometraggi cinematografici della Disney, storie spesso pescate direttamente dalle favole che noi tutti abbiamo letto o che ci hanno letto da piccoli per farci addormentare, infarcendo l’ora e mezza di film di una serie di personaggi caratteristici che sono rimasti e sempre resteranno nella memoria di tutti noi. Ovviamente da tutti questi cartoni, molto spesso viene tratto un videogioco che riscuote abitualmente un discreto successo.

Giochi della memoria, Pulseman


C’era una volta un noto scienziato, un uomo giapponese dall’enorme quoziente intellettivo e dal pallino per la creazione di una forma di intelligenza artificiale particolarmente evoluta. Dopo un buon periodo di lavoro, il professor Yoshiyama riuscì nel suo intento, mettendo al mondo quella che venne chiamata C-Life, una creazione molto vicina all’animo umano, capace non solo di pensare, ma anche di provare praticamente gli stessi sentimenti degli esseri umani.

Stupito e completamente avvolto da questa scoperta, il professor Yoshiyama perse completamente la testa per questa sua nuova forma di vita, e decise, per coronare il suo sogno d’amore, di digitalizzarsi e creare così un connubio vero e proprio tra uomo e macchina all’interno del mondo informatico. Il frutto di quest’amore prese il nome di Pulseman, un essere quindi, per così dire, dal sangue misto, che si ritroverà ben presto come protagonista di una vera e propria avventura.

Giochi della memoria, Panorama Cotton


I generi appartenenti all’ormai vastissimo universo videoludico si sa che nel corso degli anni e specialmente con il relativamente recente avvento del 3D hanno cambiato decisamente i connotati, trasformando vecchi filoni dando nuova linfa ai giochi stessi, rendendo possibile veri e propri sconvolgimenti da parte delle compagnie di videogames per rinverdire le collezioni di titoli disponibili per le varie console esistenti sul mercato.

Oggi praticamente il girone degli sparatutto è quasi completamente costituito da esponenti del genere che ci mettono nei panni di soldati e spie che si intrufolano nelle basi nemiche per soddisfare le varie missioni assegnate, e noi giocatori siamo prontissimi anche a sfidarci in multiplayer attraverso le varie modalità disponibili. Insomma i tempi sono proprio cambiati da quando il 2D furoreggiava ed uno stile particolare era predominante riguardo gli sparatutto.

Giochi della memoria, Pocahontas


Più volte abbiamo visto come il mondo dei cartoni animati e quello dei videogiochi hanno passeggiato amabilmente a braccetto nel corso anche degli ultimi anni, dando la possibilità ad eroi del grande e soprattutto del piccolo schermo di trovare un posticino anche sulle console in commercio, dando una possibilità in più di vivere le proprie avventure. Molte sono quindi le case di produzione di cartoni animati interessate a lanciare un videogioco tratto dalle proprie storie animate.

Essendo un vero leader nell’industria dell’animazione, non a caso è proprio la Disney che riesce a trovare maggiormente posto nel mondo dei videogames, spesso lanciando in contemporanea con un nuovo lungometraggio la relativa avventura su console, oppure dare in prestito gli eroi classici per la realizzazione di piccoli capolavori videoludici, basti pensare alla saga di Kingdom Hearts per capirne l’importanza. Ma anche in passato questa simbiosi era presente.

Dreamcast portatile, la sorpresa della Blaze per Natale?


Chi ha qualche annetto in più alle spalle e non è un novellino per quanto riguarda la passione per l’intrattenimento videoludico, ricorderà sicuramente il grande periodo d’oro delle console a 16 bit quando il Super Nintendo e il Sega Mega Drive si davano furiose battaglie per riuscire ad avere il primato sul mercato della propria linea di giochi, sfornando, mese dopo mese, una serie infinita di piccoli grandi capolavori che ancora oggi regnano incontrastati nelle memorie dei nostalgici.

Quanti sono i giochi importanti che hanno visto la luce ai tempi del caro vecchio Sega Mega Drive, vera perla della linea di console Sega? Sicuramente è lì che ha avuto inizio la saga di Sonic, il velocissimo porcospino blu sovrano dei platform game, capace di togliere quasi lo scettro dalle mani del baffuto idraulico della Nintendo. Ma potremo continuare con molti altri titoli appartenenti a numerosissimi generi, capaci di soddisfare quindi il maggior numero di appassionati.

Giochi della memoria, Indiana Jones and the Last Crusade


Durante la sua carriera se l’è vista brutta molte volte a causa dei mille pericoli che sulla sua strada sono comparsi, da una miriade di lame acuminate nascoste sotto un pavimento cedevole fino a lupi assetati di sangue o addirittura un enorme tirannosauro che caratterizzò la collezione dei nemici animali conosciuti durante il primo episodio delle sue avventure, serie che ancora oggi, anche se con un po’ di smalto in meno, riesce ancora ad appassionare.

Stiamo parlando chiaramente della sensualissima Lara Croft, una delle punte di diamante del mercato del videogioco, tanto da diventare un’icona non soltanto per gli appassionati di console ma anche per il pubblico ordinario, riuscendo a scavalcare il gradimento del solo pubblico di nicchia che vive a pane e controller. La sua bellezza e le sue prodezze coreografiche mentre spara a più non posso contro i nemici l’hanno incoronata come la miglior archeologa in giro sulle console.

Giochi della memoria, Rise of the Robots


L’uomo è sempre stato affascinato in qualche modo dal futuro e dall’ignoto, dalla possibilità di poter scoprire cosa gli riservasse l’avvenire, cosa si sarebbe nascosto dietro le pieghe dei prossimi avvenimenti che sarebbero accaduti e che avrebbero cambiato non soltanto la propria vita, ma quella di tutta l’umanità, attraverso il cammino portato dal progresso tecnologico fino alle nuove scoperte in vari altri campi, da quello medico a quello delle comunicazioni.

Ricordate come immaginavamo il futuro appena una decina di anni fa? Non soltanto nel 2000 immaginavamo l’uomo già in viaggio diretto verso la Luna come se si trattasse di una meta turistica come tutte le altre, ma avevamo anche in mente un look futuristico e al limite del fantascientifico per tutto ciò che ci circondava, dal modo di vestire fino all’arredamento della casa, con pochi fronzoli e tanto materiale diverso da quello che usiamo tutti i giorni.

Giochi della memoria, I Puffi


La mitica Cristina D’Avena, icona incontrastata per aver cantato le più belle canzoni dei cartoni animati in special modo negli anni ’80, ha eseguito molti brani che hanno fatto da sigla a quest’avventurosa serie che ormai è diventata un vero e proprio simbolo dell’animazione grazie alla simpatia e alla notorietà dei piccoli e buffi protagonisti nati da un progetto tutto europeo e che si sono incastonati nei ricordi dell’infanzia di molti di noi.

Stiamo parlando di quei piccoli e simpatici ometti blu protagonisti di una lunga serie di cartoni animati trasmessi più e più volte anche qui in Italia che prendono il nome di Puffi. Molte le tipologie che sono rappresentate, dal capo del villaggio, che indossa l’unico abito di colore diverso dal classico bianco portato da tutti, fino al saggio del gruppo Quattr’occhi, senza dimenticare la dolce puffetta, apparentemente unica donna dell’intero villaggio..

Giochi della memoria, Phelios


Se c’è un genere che specialmente nel passato ha letteralmente invaso il settore videoludico ed è stato anche uno dei più utilizzati per fare i primi esperimenti tra personaggi fatti da accozzaglie di pochi pixel e storie tra le più banali mai raccontate in un videogioco, è sicuramente quello degli sparatutto, in special modo quelli spaziali in cui, comandando delle particolari astronavi, avevamo quasi sempre il compito di proteggere il nostro pianeta dagli attacchi di misteriose entità.

Molto spesso i nemici tipici di questi giochi erano alieni provenienti da chissà quale galassia e pronti a mettere le mani sui nostri territori, ma al comando della nostra navicella spaziale, a suon di raggi laser, proiettili perforanti e bombe che spazzavano via ogni cosa dallo schermo, dovevamo mettercela tutta per impedire che la loro missione fosse adempiuta. Utilizzando la stessa struttura, ma snaturando il filone classico, un gioco timidamente si affacciava nel mondo delle console a 16 bit.

Giochi della memoria, Marsupilami


Gli appassionati di videogiochi molto spesso non resistono soltanto di fronte alla loro mania dei nuovi titoli da provare, ma spaziano anche verso altri orizzonti che si traducono come collezione spasmodica di fumetti e visione incontrollata di cartoni animati, dando vita ad una serie di fili invisibili che tengono incollati questi mondi paralleli che spesso viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, presentando varie versioni dello stesso prodotto.

E’ capitato infatti moltissime volte che un personaggio di carta ed inchiostro nato sulle pagine di un albo a fumetti sia stato animato per una serie televisiva e che successivamente, dopo aver raggiunto un buon successo, sia piombato anche sulle nostre console permettendoci di guidarlo attivamente nelle sue avventure. Tutto ciò accade principalmente però con una serie di prodotti provenienti da determinate parti del mondo, regine incontrastate del fumetto e dell’animazione.

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