Giochi della memoria, Marsupilami

di Redazione Commenta


Gli appassionati di videogiochi molto spesso non resistono soltanto di fronte alla loro mania dei nuovi titoli da provare, ma spaziano anche verso altri orizzonti che si traducono come collezione spasmodica di fumetti e visione incontrollata di cartoni animati, dando vita ad una serie di fili invisibili che tengono incollati questi mondi paralleli che spesso viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, presentando varie versioni dello stesso prodotto.

E’ capitato infatti moltissime volte che un personaggio di carta ed inchiostro nato sulle pagine di un albo a fumetti sia stato animato per una serie televisiva e che successivamente, dopo aver raggiunto un buon successo, sia piombato anche sulle nostre console permettendoci di guidarlo attivamente nelle sue avventure. Tutto ciò accade principalmente però con una serie di prodotti provenienti da determinate parti del mondo, regine incontrastate del fumetto e dell’animazione.


Sono infatti soprattutto gli Stati Uniti e il Giappone che rispettivamente con i comics e i manga, creano questi eroi da trasferire su console, ma a volte ci sono delle eccezioni che portano dei personaggi nati più vicino alle nostre terre ad avere lo stesso successo di un anime di ultima generazione. E’ il caso di Marsupilami per esempio, un fumetto belga degli anni ’50 ripreso poi per una divertente serie tv andata in onda anche in Italia.

Da questi due prodotti ne venne fuori anche un titolo per console che fu ospitato su Sega Mega Drive prendendo lo stesso titolo della serie e del fumetto. Anche nel gioco c’era come protagonista Marsupilami, un buffo animaletto a metà strada tra un cane ed una scimmia dalla lunghissima coda e dal manto maculato, il personaggio ideale per un delizioso platform dalla grafica curatissima che faceva subito notare la provenienza cartoonesca. Un titolo colorato e adatto ai fan del fumetto.

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