Giochi della memoria, The Jungle Book

di Redazione Commenta


Il mondo dei cartoni animati viene ancora visto, purtroppo come un mezzo artistico che ben poco ha a che vedere con l’intrattenimento degli adulti risultando adatto ad un target esclusivamente di bambini e giovani ragazzi, unici in grado di godere appieno delle storie e dei personaggi che fanno parte di questo colorato ed intricato universo. Per fortuna questa mentalità spesso viene messa a dura prova da alcune opere che risultano perfette anche per un pubblico più maturo.

E’ sicuramente il caso dei lungometraggi cinematografici della Disney, storie spesso pescate direttamente dalle favole che noi tutti abbiamo letto o che ci hanno letto da piccoli per farci addormentare, infarcendo l’ora e mezza di film di una serie di personaggi caratteristici che sono rimasti e sempre resteranno nella memoria di tutti noi. Ovviamente da tutti questi cartoni, molto spesso viene tratto un videogioco che riscuote abitualmente un discreto successo.


E’ stato il caso anche del Libro della giungla, universalmente conosciuto con il suo titolo inglese The Jungle Book, che presenta la storia che noi tutti conosciamo: il piccolo Mowgli smarrito nella giungla viene adottato da una famiglia di lupi e inizia a vivere la sua vita conoscendo tutti gli animali che popolano questo particolare ambiente, dalla voce narrante della pantera Bagheera fino al divertentissimo e buffo orso Baloo che accompagna spesso il protagonista.

Il gioco, disponibile per Super Nintendo e Mega Drive, era strutturato come un semplice platform dotato di animazioni alquanto definite e chiaramente di tutti i personaggi presenti nel film della Disney, da Mowgli da noi comandato e pronto a lanciare banane per difendersi fino ai piccoli elefantini che segnano il checkpoint a metà dei livelli di gioco, tutti ambientati nei luoghi che gli spettatori del cartone animato ben conoscono. Un tuffo nella magia del film grazie alle console del passato.

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