
Una delle caratteristiche principali che rendono un personaggio di un videogioco attraente e piacevole agli occhi del pubblico è probabilmente anche la sua versatilità. Va bene avere un protagonista fiero ed altero, magari abbigliato in modo elegante e dall’atteggiamento spavaldo, capace di annientare ogni nemico e di riuscire a soddisfare missioni apparentemente impossibili, ma è anche bello vedere un lato dolce e sensibile del personaggio in questione.
Altrimenti un protagonista particolarmente simpatico che rende l’ironia la sua prerogativa coltivandola per tutta l’avventura, stupirà lo spettatore anche con una vena commovente o riflessiva approfittando di un passaggio di trama particolarmente affine a questa nuova tematica. Insomma è bene riuscire a proporre le mille facce di un personaggio, ma se il protagonista in questione non riesce a mutare mentalmente ma addirittura esteticamente?






All’interno delle sue mille apparizioni nel mondo dei videogiochi abbiamo conosciuto un vero e proprio mondo di protagonisti che hanno avuto l’onore e l’onere di accompagnarlo durante le sue avventure, a volte nel ruolo di personaggi attivi che concretamente potevano aiutarlo a soddisfare le sue missioni, altre volte nel ruolo di avversari acerrimi e pericolosi nonostante il look sempre cartoonesco e colorato che però poteva nascondere mille problemi.




