Sull’ultimo numero di Famitsu è presente una corposa anteprima di Killer Is Dead, nuovo gioco di quel pazzo di Goichi Suda (o Suda51 che dir si voglia), autore di Killer7, No More Heroes, Lollipop Chainsaw ed altri titoli più o meno fuori di testa. Killer Is Dead non è da meno e tiene fede alla tradizione del suo autore.
Non fatevi ingannare dal look sbarazzino che gli dona la gonnellina corta da ragazza giovane e superficiale. Non lasciatevi ingannare neppure dai suoi buffi codini biondi e dal lecca lecca perenne che evidenzia la sua giovane età. Juliet non è affatto quel che sembra, perché dietro il suo faccino dolce e pulito e nonostante la sua aria da cheerleader innocente, si nasconde un animo forte ed imperturbabile che, a buon ragione, rappresenterà la protagonista di un nuovo gioco.
Vi abbiamo già parlato molte volte di Lollipop Chainsaw, una nuova follia che miscelerà sapientemente il regno dei giochi d’azione, tutto adrenalina ed abilità speciali, con quello più dark e spaventoso dei survival horror, giustificando così la presenza massiccia di zombie e creature orripilanti da sconfiggere in un modo davvero poco congeniale ad una giovane ragazza, ma assolutamente efficace per debellare la minaccia totalmente.
Il mondo videoludico, o meglio quello particolarmente attratto dai giochi d’azione ricchissimi di elementi caratteristici del genere come grande adrenalina tra una scena e l’altra, personaggi ricchi di carisma e soprattutto di un arsenale offensivo capace di far impallidire anche un soldato professionista, sta sicuramente aspettando un titolo ampiamente annunciato che a breve stupirà tutti con il tocco di originalità offerto dal suo celeberrimo autore.
Stiamo parlando di quel folle di Suda51, un nome che risuona ormai particolarmente altisonante nel regno videoludico grazie a dei titoli di discreto successo, ma soprattutto una grande capacità di andare a cercare strutture e situazioni di gioco che riescono a non far sembrare così saturo e colmo il mercato attuale del settore. La prossima fatica che lo vedrà protagonista sarà, come ben saprete, Lollipop Chainsaw, ma c’è già altra carne al fuoco per il futuro.
A quanto pare una delle mode del momento sembra quella di sovvertire in qualche modo le regole primarie dei giochi per console così come li conosciamo. Se da un lato, nel mondo dei picchiaduro più tradizionali iniziano ad arrivare commistioni di generi al limite del comune come il pluricitato Street Fighter X Tekken o il freneticissimo Ultimate Marvel VS Capcom 3, anche i survival horror si ritrovano ad essere rimasticati in modi del tutto inattesi.
Abituati come siamo a divise composte e sobrie per poter esplorare manieri infestati da non morti famelici e un arsenale che sembra uscito direttamente da quelli a disposizione dell’esercito americano, ci stupisce e ci fa sorridere la scelta recente di mescolare le carte donando del brio e molta azione in più al genere. Uno dei prossimi tentativi risponde al nome di Lollipop Chainsaw, una follia partorita dalla mente briosa di Suda51.
Adesso sappiamo che lo studio che ha formato recentemente è al lavoro su un nuovo prezioso progetto che racchiude in sé tutta la bravura e l’estrosità del leader indiscusso che capeggia il tutto. Una ragazza giovane e carina, apparentemente indifesa e magari anche un po’ sciocchina si ritrova protagonista assoluta di quello che a tutti gli effetti si può definire un survival horror particolarmente sui generis visti gli elementi rappresentati.
Lollipop Chiansaw è insomma una sintesi perfetta della follia che da sempre contraddistingue un game designer assurdo come Suda51 che negli anni ci ha dimostrato come l’originalità in un contesto videoludico ormai saturo rispetto ad ogni genere, possa ancora apparire lucente e ben smaltata grazie a piccole chicche che fanno la differenza. Ma non c’è soltanto Lollipop Chainsaw nel calderone della compagnia: forse vi siete dimenticati di Sine Mora.
Si sa che la moda del revival è in pieno fermento e che i giocatori attuali delle potenti console che troviamo sul mercato sono ben felici di seguire questa passione del momento. Chi ha qualche anno in più sulle spalle, ritrova uno spirito nostalgico per i cari vecchi titoli già consumati sulle passate macchine da gioco e i più giovani possono invece riscoprire dei grandi classici in un formato che fa leccare i baffi anche i più smaliziati giocatori moderni.
Che dire poi di quelle operazioni che vogliono strizzare l’occhio ai cari vecchi nostalgici che tanto rivorrebbero rivivere i fasti del passato ma si preoccupano di tirar fuori dal proprio cilindro qualcosa di completamente inedito ed innovativo? Come vi abbiamo già annunciato, questo sarà il caso di Black Knight Sword, un titolo anomalo tutto sommato, anche perché dietro abbiamo un folle autore come Suda51 e la sua Grasshopper Manufacture.
Lollipop Chainsaw è il nuovo gioco partorito dalla mente malata di Suda51, già autore di No More Heroes e del recente Shadows Of The Damned, realizzato in collaborazione con Shinji Mikami.
Il nuovo titolo di Goichi Suda vi mette nei panni di una cheerleader armata fino ai denti, Lollipop Chainsaw è un mix tra Dead Rising e Bayonetta, un prodotto molto interessante che non vediamo l’ora di provare.
Suda51 non si ferma mai, il geniale designer ha da poco pubblicato Shadow Of The Damned (in collaborazione con Shinji Mikami) e adesso annuncia il suo nuovo gioco, Lollipop Chainsaw, survival horror a sfondo sexy in arrivo nel 2012.
Lollipop Chainsaw è essenzialmente un mix tra Dead Rising e Bayonetta, la protagonista del gioco è Juliet, una scolaretta erede di una dinastia di cacciatori di zombie. Al gioco stanno lavorando anche Akira Yamaoka (famoso per le musiche di Silent Hill) e Masahiro Shidara, ideatore di Fatal Frame/Project Zero.
La Wii è sempre stata considerata una console adatta principalmente ad un pubblico piuttosto giovane o quanto meno a tutti i componente dell’ideale famiglia da Mulino Bianco, dando quindi la possibilità non soltanto al ragazzo appassionato di videogiochi ed abituato a maneggiare ogni tipo di controller di divertirsi con i videogame, ma di ampliare la sfida anche ad altre persone magari poco avvezze con la tecnologia, di provare un nuovo estremo piacere.
Tra giochi di guida dallo stile alquanto fumettoso e divertentissimo giochi sportivi, la scelta è a dir poco imbarazzante, senza dimenticare ovviamente il numero elevato di party game e titoli musicali che possono far divertire anche il personaggio più monotono di una festa tra amici. Però ci sono anche dei titoli che non appartengono a questi apprezzati generi, ad esempio una coppia di gioiellini partoriti dalla creativa mente di un eclettico maestro come Suda51.
Konami ha annunciato oggi una nuova versione di No More Heroes per PlayStation 3, questa edizione speciale, intitolata Red Zone Edition è attualmente prevista solo per il Giappone. La versione base del gioco viene arricchita da dieci missioni inedite e da 5 boss provenienti da No More Heroes 2, inoltre il titolo è adesso compatibile con il controller Move.
Una ristampa molto interessante, con ogni probabilità di tratta della versione localizzata per il Giappone di No More Heroes International, il gioco uscirà il 21 luglio prossimo, in esclusiva sulla console Sony.
Con un intervento un po’ a sorpresa nel corso di un evento organizzato da Electronic Arts, il maestro Shinji Mikami ha annunciato ufficialmente che il suo nuovo gioco, Shadows Of The Damned, uscirà il 7 giugno in tutto il mondo.
Shadows Of The Damned è un titolo di azione misto al survival horror, un action thriller psicologico che a detta dei suoi creatori (fra cui figura anche Goichi Suda, il papà di No More Heroes) rappresenta la loro visione dell’inferno che porta il giocatore “in un oltretomba demente“.
Grasshopper ed Electronic Arts hanno rilasciato nuovi screenshot di Shadows of the Damned, il gioco horror di Suda51 e Shinji Mikami annunciato al Tokyo Game Show 2010, due menti geniali sono al lavoro su questo interessante progetto, atteso per il 2012 su Xbox 360 e PlayStation 3. Suda51 è il papà, tra gli altri, di No More Heroes, mentre Shinji Mikami non ha bisogno di presentazioni, il suo curriculum spazia da Resident Evil a Dino Crisis, passando per Onimusha e Devil May Cry.
I nuovi screenshot mostrano un gioco dalle tinte horror, influenzato da fumetti occidentali come Ghost Rider ed Hellboy. Vedremo cosa vedrà fuori da questa interessante collaborazione, per ora godiamoci le immagini di Shadowsof the Damned.
Prendiamo un attimo in esame due noti titoli apparsi entrambi sulla Wii. Il primo prende il nome di Little King’s Story e narra la vicenda in una sorta di re bambino che, con una struttura di gioco che somiglia a conti fatti al delizioso Pikmin, deve assoldare alcuni cittadini del suo regno, dotarli di alcune abilità facendo loro imparare un mestiere, ed errare per terre inesplorate del mondo per assoggettare nuovi territori per accrescere il suo reame.
L’atro gioco è invece intitolato Harvest Moon e come forse saprete non è apparso per la prima volta sulle Wii ma ha una storia un po’ più vecchia. Il protagonista è un contadino in erba che ha lo scopo, sotto il nostro controllo, di portare avanti la sua fattoria, il suo orticello e di compiere tutte quelle tipiche attività di manovale di questo tipo. Personaggi noti agli appassionati del mondo dei videogiochi legati a questi titoli hanno deciso di collaborare.
Non avrà magari raggiunto gli stessi livelli di creatività e di originalità amalgamati sapientemente con un prorompente pizzico di follia come Keita Takahashi, il pazzo creatore di un gioco decisamente fuori dagli schemi come Katamari Damacy in cui spingere una pallina in grado di inglobare elementi prima piccolissimi e poi man mano sempre più grandi finendo per inghiottire addirittura grattacieli, ma anche lui non scherza.
Stiamo parlando di Goichi Suda, un gran protagonista nel mondo dei videogiochi che più comunemente viene però identificato con il soprannome di Suda51. A lui dobbiamo la nascita di alcuni giochi tra i più interessanti degli ultimi anni, magari non per la struttura di gioco che pure si rende particolarmente visibile anche agli occhi dei giocatori più smaliziati, ma soprattutto della realizzazione tecnica delle sue piccole grandi opere d’arte.