Resident Evil, Mikami spiega la svolta action della serie

Apprezzata da molti, criticata da altrettanti, la svolta action degli ultimi capitoli di Resident Evil continua a far parlare di sé. Ma perché la saga che ha incarnato più di ogni altra il genere survival horror nell’era dei giochi 3D (insieme a Silent Hill) ha deciso di virare verso un tipo di gameplay che punta più all’azione che al pathos?

Shinji Mikami, il papà di Resident Evil, ha parlato della questione con “IGN” ed ha spiegato che la scelta di portare la serie verso meccaniche più action è stata dettata dal flop commerciale del remake di Resident Evil uscito nel 2002 su GameCube.

Zwei, Shinji Mikami lavora ad un nuovo survival horror


E’ a lui che dobbiamo l’arrivo dell’orda di creature raccapriccianti, di fantasmi erranti che non trovano pace dopo essere trapassati, di esseri non morti pronti a saltarci alla gola per pasteggiare serenamente con le nostre carni, insomma di tutta quell’ondata di survival horror che ormai da diversi annetti a questa parte ha dato la possibilità ai giocatori di terrorizzarsi con piacere e alle compagnie di sviluppo di mettersi alla prova con questo genere.

Il suo nome è Shinji Mikami e a lui dobbiamo tutto questo perché probabilmente se non si fosse messo all’opera per portare timidamente sulla prima generazione di console Playstation il primo storico ed indimenticabile episodio di Resident Evil, probabilmente non avrebbero visto la luce molti dei giochi che invece sono ora tra i più apprezzati nel panorama videoludico. Presto un nuovo esponente del genere farà capolino sulle nostre console.

Shadow of the Damned, Suda 51 rivela nuove informazioni


Il genere dei survival horror è senza dubbio uno dei più amati ed apprezzati da un pubblico sempre più vasto, magari anche da quelli che non sopportano la visione di un film per il grande schermo con scene truculente o con momenti in cui è impossibile non saltare dalla sedia, trovando invece irresistibile guidare in prima persona uno sparuto personaggio in una magione infestata o in una città messa a ferro e fuoco da un branco di mostri.

Esponenti del genere di grande richiamo e capaci di soddisfare ogni tipo di palato sono ormai disseminati su ogni tipo di console, ma la comunità videoludica sa bene che un gioco molto importante è in fase di lavorazione ed è già vittima di aspettative davvero molto elevate, sia per le intenzioni di base sia perché al comando di questo progetto ci sono due nomi davvero superlativi nel campo dei videogiochi che hanno unito le proprie forze per la buona riuscita del prodotto.

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Grazie ai videogiochi, gli appassionati delle tinte più oscure e degli scenari più dark hanno trovato sicuramente pane per i loro denti da alternare alla visione dei classici film del terrore altre situazioni per provare gli stessi brividi grazie ad alcune tipologie di giochi per console. Se alcune avventure di stampo orrorifico sembrano essere fatte apposta per inquietare i nostri sogni, il genere dei survival horror è sicuramente quello che maggiormente terrorizza i giocatori.

Abbiamo sfidato gruppi di fantasmi intenti a maledire case infestate con apparizioni indesiderate e con scricchiolii molesti che confermassero la loro presenza, così come abbiamo affrontato orde di creature deformi nate dalla mente più creativa e malata di chissà quale programmatore capace di farci saltare dalla sedia con poche mosse. Vi dice niente però la massa di zombie che costantemente ci tocca affrontare in ogni Resident Evil?

Shadow of the Damned, cosa pensa Suda 51 di Shinki Mikami?


Il mondo dei videogiochi è sempre stato molto originale e variegato, offrendo a tutti i tipi di palato di essere soddisfatti e solleticati da una miriade di varianti che rendano possibile un’esperienza di gioco completa e goduriosa. Ciò avviene spesso anche creando degli innesti decisamente anomali che mettono insieme due strutture di gioco diverse o semplicemente due mondi a confronto, due che proprio non si pensava potessero coesistere all’interno dello stesso gioco.

Che dire insomma dei colorati personaggi della Capcom scontrarsi con i numerosi supereroi della Marvel e che dire poi degli stessi eroi vedersela addirittura contro i sanguinosi protagonisti di un efferato picchiaduro come Mortal Kombat. Di esperimenti nel mondo videoludico ne sono stati fatti tanti, ma quello che è in atto in questi mesi è un incontro al vertice non di personaggi virtuali, ma di due geniali menti che hanno partorito grandi progetti.

Shadow of the Damned, nuove paurose immagini


Dunque, nella ricetta che vi presentiamo oggi occorre una bella dose di base di Shinji Mikami, la persona che è dietro un progetto molto importante nel mondo videoludico come la saga di Resident Evil, una delle migliori in circolazione per quanto riguarda il settore dei survival horror, quella serie di titoli che è stata capace di portare alla luce un genere orrorifico fino ad allora sfruttato in modo diverso, con una semplice manciata di zombie e di ottime atmosfere.

Il secondo ingrediente è rappresentato invece da Goichi Suda, conosciuto anche come Suda51, uno dei personaggio più eclettici dell’universo videoludico che non solo ha portato su Playstation 2 un gioco folle come Killer7, ma è anche il papà di una serie breve ma molto intensa come No More Heroes. Se mescoliamo bene i due protagonisti avete già in mente quale potrebbe essere il succulento risultato che ne verrebbe fuori?

Shadows Of The Damned uscirà a giugno

Con un intervento un po’ a sorpresa nel corso di un evento organizzato da Electronic Arts, il maestro Shinji Mikami ha annunciato ufficialmente che il suo nuovo gioco, Shadows Of The Damned, uscirà il 7 giugno in tutto il mondo.

Shadows Of The Damned è un titolo di azione misto al survival horror, un action thriller psicologico che a detta dei suoi creatori (fra cui figura anche Goichi Suda, il papà di No More Heroes) rappresenta la loro visione dell’inferno che porta il giocatore “in un oltretomba demente“.

Shadows of the Damned, nuovi screenshot del gioco

 Grasshopper ed Electronic Arts hanno rilasciato nuovi screenshot di Shadows of the Damned, il gioco horror di Suda51 e Shinji Mikami annunciato al Tokyo Game Show 2010, due menti geniali sono al lavoro su questo interessante progetto, atteso per il 2012 su Xbox 360 e PlayStation 3. Suda51 è il papà, tra gli altri, di No More Heroes, mentre Shinji Mikami non ha bisogno di presentazioni, il suo curriculum spazia da Resident Evil a Dino Crisis, passando per Onimusha e Devil May Cry.

I nuovi screenshot mostrano un gioco dalle tinte horror, influenzato da fumetti occidentali come Ghost Rider ed Hellboy. Vedremo cosa vedrà fuori da questa interessante collaborazione, per ora godiamoci le immagini di Shadowsof the Damned.

Biografie: Shinji Mikami, il papà di Resident Evil

Shinji Mikami è uno dei personaggi più importanti nell’industria dei videogiochi. Ultimamente la sua stella non brilla come un tempo, eppure questo geniale designer ha dato vita ad un genere molto, molto popolare, quello dei survival horror.

La carriera di Mikami parte nel lontano 1990, quando il giovane Shinji viene assunto in Capcom, inizialmente come grafico, poco dopo diventa subito producer e game designer.

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Anche quest’anno si è conclusa una delle fiere del videogioco più importanti e seguite al mondo, un vero e proprio evento che catalizza l’attenzione dei media specializzati sull’argomento e che crea un punto d’incontro tra le grandi compagnia che approfittano dell’occasione per mostrare i propri giochi ancora in lavorazione e mostrarli al pubblico, sia in versioni ancora non complete, sia attraverso filmati altamente esplicativi per scoprire con cosa avremo a che fare.

L’evento in questione è chiaramente l’E3 che anche quest’anno ha rappresentato la location ideale per mostrare le nuove idee delle grandi compagnie del settore e creare nuove forme di entusiasmo per i numerosissimi appassionati che non attendono altro che mettere le mani su quei gioiellini purtroppo ancora non prontissimi per l’uscita nei negozi. Sono stati tanti i giochi presentati, ma uno a quanto pare ha catalizzato maggiormente l’attenzione.

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Il carattere da bello e tenebroso ma con l’indole forte e temeraria di Chris Redfield, associati alla grazia e alla dolcezza nonché al forte senso del dovere e alla capacità di districarsi anche nelle situazioni più pericolose di Jill Valentine, sono stati alcuni elementi principali che hanno reso quel gran capolavoro che fu il primo Resident Evil una vera pietra miliare nel settore dei survival horror, andando poi ad aprire le strade ad altri esimi colleghi.

Più o meno riusciti nel complesso, molti sono i giochi che hanno visto la luce dopo l’arrivo degli affamati zombie sulla prima Playstation, ma il caro vecchio Resident Evil è sicuramente sempre ai primi posti per quanto riguarda il forte impatto che offrì all’impreparato popolo videoludico, terrorizzato dalle scene incluse nel gioco dalla Capcom. E ora Resident Evil ha fatto sbocciare da un po’ il quinto capitolo, toccando punte prima impensabili.

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Lo abbiamo visto all’opera più o meno di recente con il quinto capitolo di una delle saghe più spaventose, ma proprio per questo più amate nel panorama videoludico internazionale. Un nuovo episodio di grande spessore del mostro sacro che prende il nome di Resident Evil che ci ha portato in un nuovo continente, nell’Africa più nera, modificando di botto le ambientazioni classiche a cui il survival horror principe del genere ci aveva abituato.

Pensavamo quindi che dopo un lavoro enorme come quello che c’è dietro un gran bel gioco come Resident Evil 5, un impegno decisamente forte anche per un mostro sacro del settore videoludico come Shinji Mikami. L’uomo che c’è dietro il progetto del celeberrimo survival horror però a quanto pare è piuttosto instancabile visto che dopo i pregi del nuovo episodio di Resident Evil, come saprete, ha già sparato la sua nuova attesissima cartuccia.