Biografie: Shinji Mikami, il papà di Resident Evil

di Redazione 1

Shinji Mikami è uno dei personaggi più importanti nell’industria dei videogiochi. Ultimamente la sua stella non brilla come un tempo, eppure questo geniale designer ha dato vita ad un genere molto, molto popolare, quello dei survival horror.

La carriera di Mikami parte nel lontano 1990, quando il giovane Shinji viene assunto in Capcom, inizialmente come grafico, poco dopo diventa subito producer e game designer.

Il primo gioco di Mikami è Capcom Quiz: Hatena? no Daibōken per Game Boy, un gioco a quiz mai uscito dal Giappone, sviluppato in appena tre mesi. Dopo il successo del titolo, Mikami passa ad occuparsi dei giochi su licenza Disney, lavora su Chi ha incastrato Roger Rabbit (sempre per Game Boy) , Aladdin e Goof Troop (basato sulla serie a cartoni animati “Ecco Pippo”, famosissima anche in Italia) per Super Nintendo. Nello stesso periodo lavora anche ad un gioco di Formula Uno che tuttavia non ha mai visto la luce.

Nel 1995 Capcom chiede al game designer di pensare ad un gioco per PlayStation e Saturn, console all’epoca appena uscite sul mercato. Shinji si mette quindi al lavoro su Resident Evil (conosciuto come BioHazard in Giappone), gioco che non ha certo bisogno di presentazioni. Dopo il successo del gioco, come prevedibile, iniziano i lavori su Resident Evil 2 e Resident Evil 3, ma c’è spazio anche per un altro titolo a sfondo horror: Dino Crisis, sempre per PS One.

Nel 2000 Mikami produce Resident Evil Code Veronica e Dino Crisis 2, entrambi giochi di grande successo. Nel 2001, dopo aver dato il via al progetto Devil May Cry, arriva una mossa a sorpresa. Shinji Mikami (per conto di Capcom) e Nintendo stringono un accordo per la realizzazione di cinque giochi “maturi” destinati al GameCube.

Questa strana alleanza da vita a Resident Evil Zero, Resident Evil 4, Viewtiful Joe, Killer7 e P.N 03 (uno dei giochi più brutti mai usciti sulla console Nintendo). Tra i giochi in programma, anche Dead Phoenix, cancellato nell’agosto 2003, secondo alcuni voci, il gioco era una versione “next-gen” di Kid Icarus, tuttavia questo rumor non è mai stato confermato da Nintendo e da Capcom.

Nel 2006 Mikami lavora al controverso God Hand per PlayStation 2, gioco accolto poco calorosamente dal pubblico. Da questo momento, Shinji si prende una lunga pausa, durata ben quattro anni. Solamente nei primi mesi del 2010 veniamo a sapere che il nostro è tornato al lavoro, con gli amici di Platinum Games, per supervisionare lo sviluppo di Vanquish.

Attualmente Shinji Mikami ha formato un nuovo studio di sviluppo (Tango, acquistato da Zenimax) e sta collaborando con l’amico Goichi Suda alla realizzazione di Shadow of the Damned, in uscita nel 2011.

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