G.I. Joe Rise of the Cobra, sempre più vicino al caro vecchio Contra


Il vento di revival soffia senza sosta un po’ in tutte le direzioni offrendo di volta in volta a personaggi, situazioni e mode passate e spesso considerate ormai obsolete, di ritornare a gran voce e di dimostrare quanto ancora si possa fare e dire su strumenti e volti che tutti avevano dato per falliti. Basta pensare alle mode vintage che tornano prepotentemente, così come alcuni stili di musica riscoperti solamente in questi anni dopo tanto tempo passato nell’oblio.

E questa moda a quanto pare riguarda anche i giocattoli, i cari vecchi passatempi che forse proprio voi, se avete ormai qualche annetto alle spalle, utilizzavate per divertirvi e che a sorpresa tornano di nuovo in una versione decisamente rinnovata per il sollazzo dei bambini di oggi. Grazie ad una versione cinematografica prossimamente in arrivo infatti, alcuni piccoli eroi della nostra infanzia si apprestano a fare ritorno in pompa magna.

Six Days in Fallujah, forse non arriverà mai una versione europea


Basta accendere la televisione e guardare un telegiornale per accorgerci di cosa accade nel mondo senza avere l’obbligo di prendere un aereo e visitare i quattro angoli del globo per scoprire le vicende che animano le giornate dei paesi molto lontani dalla nostra città di residenza. Molto spesso le notizie si concentrano sui temi politici nazionali ed internazionali, ma purtroppo sempre più spesso ci sono immagini che vorremmo non vedere.

In special modo le guerre che interessano popolazioni occidentali o che riguardano l’invio di alcune truppe di nazioni alleate in missioni per così dire di pace, sono purtroppo all’ordine del giorno per le notizie che ci vengono trasmesse dai tg di mezzo mondo e non possiamo fare altro che scoprire giorno dopo giorno quanta morte e distruzione possa far parte dell’animo umano e trincerarsi dietro motivi economici e di mera acquisizione del potere.

Giochi della memoria, BioHazard Battle


Con gli equilibri precari tra le forze mondiali non è auspicabile che crolli il sistema diplomatico e l’amicizia che lega alcune nazioni per non far sfociare volubili allenaze e antipatie recondite in una nuova guerra mondiale che, con le avveniristiche scoperte più o meno rivelate in numerosi settori, potrebbe significare una vera distruzione di massa, non solo pensando alla bomba atomica, ma ad altre forme di attacco probabilmente sperimentate.

La fantasia dell’uomo che probabilmente non si discosta dalla triste probabile realtà, immagina spesso la possibilità di adoperare in un’eventuale guerra delle armi particolari, virus infettivi, offese biologiche che non impiegherebbero molto tempo ad avvelenare intere nazioni e popolazioni sterminando quasi il mondo. Più o meno questo fa da scenario ad un gioco del 1992 che vide la luce sul glorioso Sega Mega Drive.

I videogiochi fanno bene alla vista


Quante volte è stato criticata la nostra viscerale passione per i videogiochi? Quante volte i nostri genitori, i nostri partner o comunque le persone che ci sono vicine ci hanno raccomandato di non abusarne altrimenti avremmo corso molti rischi tra cui un aumento di peso per non smuovere il fondoschiena dal divano, una paralisi nella schiera delle nostre attività sociali e non per ultimo un calo della vista sensibile per stare sempre davanti ad uno schermo?

Sicuramente tantissimi di voi hanno subito queste angherie, ma è arrivato anche il momento del riscatto grazie all’ennesima ricerca messa a punto sugli effetti dei videogiochi sulla nostra vita e sul nostro sviluppo. Le ultime analisi sono state svolte dalla rinomata università americana di Rochester ed è stata pubblicata su Nature Neuroscience e riguardano proprio la sensibilità della vista, modificata per chi è abituato a divertirsi con i videogiochi.

Duke Nukem Trilogy Critical Mass, le differenze tra le versioni Nintendo DS e PSP


Si è più volte impegnato a salvare la Terra sfruttando il suo vastissimo e letale arsenale di armi da fuoco dall’inimmaginabile potere offensivo per poter mandare a casa gli indesiderati ospiti alieni che hanno tentato di invadere il nostro pianeta. Il suo corpo muscoloso, i suoi capelli biondi a spazzola e i suoi occhiali scuri gli hanno permesso di diventare un’icona del genere degli sparatutto in prima persona ed ora è pronto a tornare.

Stiamo chiaramente parlando di Duke Nukem, uno storico personaggio del mondo dei videogiochi che torna dopo qualche anno di assenza con un’intera nuova trilogia intitolata appunto Duke Nukem Trilogy e di cui è in arrivo il primo gioco, dal sottotitolo Critical Mass che verrà reso disponibile per le console portatili attualmente sul mercato, quindi PSP e Nintendo DS. I due titoli saranno però diversi e offriranno esperienze di gioco differenti.

GDC 09: America’s Army 3

America’s Army, il celeberrimo sparatutto in prima persona sviluppato su commissione del governo americano come pubblicità per l’esercito a stelle e strisce, è arrivato al suo terzo capitolo. Il titolo,

Duke Nukem Trilogy, lo storico sparatutto torna sulle console portatili


Gli sparatutto in prima persona hanno invaso letteralmente il mondo delle console ma soprattutto l’universo dei PC tentando di colmare quell’orizzonte aperto dalla possibilità di giocare in multiplayer sia con persone fisicamente presenti nella stessa area di intrattenimento sia con utenti disposti a chilometri e chilometri di distanza utilizzando tutto il vasto arsenale offensivo che i titoli di questo tipo mettono a disposizione.

Se diamo un’occhiata al passato relativamente recente, noteremo che uno degli esperimenti più riusciti, uno di quei titoli che hanno fatto storia nel mondo degli sparatutto in prima persona, sicuramente è Duke Nukem, un particolare esponente del genere che ci metteva nei panni di un muscoloso eroe, poi diventato leggenda, alle prese con una vera e propria invasione aliena da contrastare con le sue sole forze.

Blacklight sarà un film, un fumetto e un videogioco multipiattaforma


In questo blog abbiamo spesso affrontato l’argomento ed è innegabile non fare a meno di notare come spesso alcuni mezzi di intrattenimento tra i più comuni si intrecciano fino a diventare un’unica grande macchina capace di far provare a quello che di volta in volta si trasforma in spettatore, videogiocatore, attivo partecipante o soltanto curioso lettore di un libro, un fumetto o un romanzo, una data storia più o meno appassionante.

Ci capita a volte di scoprire che il libro che abbiamo tanto amato si trasformerà magicamente in un film per il grande schermo o che magari il nostro cartone animato preferito ha avuto un successo così considerevole da aver avuto la possibilità di essere trasformato in videogioco per molte delle console attualmente disponibili sul mercato. Ma capita anche di assistere a nascite plurigemellari riguardanti appunto lo stesso tipo di prodotto.

Burn Zombie Burn, arrostiamo non morti su Playstation 3


Fin da quando il mondo dei videogiochi ha iniziato a prendere la sua forma ormai anni ed anni fa, c’è sempre stata una classe di protagonisti indiscussi che hanno partecipato in vari ruoli ad una miriade di giochi, partendo dal più spaventoso e terrorizzante fino ad arrivare a quelli dallo stile più ironico e demenziale in cui veniva snaturato il loro ruolo prediletto e venivano presentati come degli esseri decisamente differenti rispetto alla mentalità comune.

Stiamo parlando degli zombie, quei mostri appartenenti alla famiglia dei non-morti che hanno fatto la propria comparsa in un numero di titoli davvero impressionante, a volte come protagonisti ma molto più spesso come nemici da annientare, che siano lenti ed imbambolati, oppure feroci ed agili nei movimenti. Soprattutto di recente tra i nuovi capitoli di Resident Evil e House of the Dead per varie console, gli zombie sono tornati di moda.

Prey, lo sparatutto per PC arriva su iPhone


Gli Oscuri sono una razza aliena che viaggia nello spazio moltiplicandosi in continuazione, rilasciando sui vari pianeti in cui finiscono, dei semi per far letteralmente sbocciare delle nuove forme di vita che man mano verranno poi recuperate e trasformate all’occorrenza in altro, per esempio soldati necessari all’attacco o alla difesa, temibili mostri per corazzare il reparto offensivi o semplice cibo come nutrimento da sfruttare come risorsa primaria.

Una delle civiltà nate da questa inseminazione è proprio quella degli esseri umani che riesce ad avere un contatto spirituale, in special modo con i nativi americani, e proprio il protagonista di quest’avventura ricorda la razza cherokee appartenendo ad essa e svolgendo l’umile ma rispettabile mestiere di meccanico nei pressi della sua riserva. Questa a grandi linee è il plot narrativo che fa nascere le vicende di Prey.

Retro Game Challenge, un gioco revivalsui titoli anni ’80


Probabilmente molti di voi non avranno ancora compiuto più di 25 anni e magari non siete nemmeni ancora maggiorenni e quindi probabilmente non avrete modo di ricordare i vecchi titoli che hanno impreziosito l’infanzia e la giovinezza di chi si trovava ad essere un appassionato di videogiochi negli anni ’80 quando appena iniziavano a fare la propria comparsa dei mostri sacri che ancora oggi infestano per il nostro sollazzo, tutte le console.

Ebbene, probabilmente pensato proprio per quei nostalgici che ancora pensano a quanto poteva essere divertente un gioco di pochi bit utilizzabile tramite cartuccia di gioco e non con uno degli attuali supporti magnetici, visionarlo su un semplice monitor convenzionale e non uno schermo piatto da più di 20 pollici e con un sistema sonoro all’avanguardia, arriva un gioco per Nintendo DS che potrebbe far scendere qualche lacrimuccia.

Giochi della memoria, Rocket Knight Adventures


Tutti gli appassionati di videogiochi che hanno qualche annetto alle spalle hanno probabilmente assistito, agli inizi degli anni ’90, l’arrivo su console di una sorta di roditore simpatico e colorato che, con la sola forza delle sue velocissime gambe, ha portato una ventata di freschezza nel genere platform, donando dinamicità e spessore ad un genere decisamente inflazionato nel panorama delle console a 16 bit di una volta.

Stiamo parlando di Sonic, la mascotte della Sega che è ancora protagonista di molti giochi disponibili per varie console, addirittura in associazione con Mario, l’altro pilastro del mondo videoludico. Ma se pensate che Sonic sia l’unico animaletto di quel tipo ad essere stato protagonista di un platform game per Sega Mega Drive e Super Nintendo allora vi sbagliate di grosso perché c’è stato anche il simpaticissimo Sparkster.

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