Giochi di ruolo giapponesi, Shinji Mikami dice la sua


Il mondo videoludico pian piano ha allargato le sue ali e si è imposto come un genere di intrattenimento che ha lentamente appassionato un numero di persone davvero impressionante, variando il target di utenza praticamente ad ogni tipologia, dai giovanissimi che praticamente già nascono con un controller in mano, fino a chi ama divertirsi anche se ha qualche anno in più, approfittando magari di alcuni giochi dalle tematiche più adulte.

Spaziando dal Giappone, all’Europa, all’America, è comprensibile aspettarsi anche dei gusti diversi in fatto di videogames, indipendentemente dall’età anagrafica degli utenti che abitano i vari paesi del mondo. Ci sono quindi alcuni generi che hanno facilmente preso piede nel paese del sol levante come nel nuovo continente, ma invece altri che hanno fatto fatica fin dal primo momento ad imporsi, facendo rinunciare spesso i distributori ad esportare titoli in altri paesi.

Suda51 e Shinji Mikami, a metà i lavori sul loro progetto segreto


Uno è il principe dell’originalità e della creatività per quanto riguarda l’intratteimento videoludico, elemento che di certo è importantissimo per un asso del suo mestiere, ovvero l’ideatore di videogames, capace di aver tirato fuori dal suo metaforico cilindro delle piccole perle che hanno fatto la sua fortuna come il particolare Killer7 nell’epoca della Playstation 2 e più di recente per No More Heroes, un gioco decisamente anomalo per la Wii.

L’altro è invece un apprezzato maestro che è stato capace di mettere in commercio un titolo, che risponde al nome di Resident Evil, che è stato capace di lanciare un genere che prima non era presente in modo così massiccio sulle macchine da gioco, introducendo l’effetto paura nelle sue creazioni, condite di zombie e creature mutanti che possono spuntar fuori da ogni angolo. Chi sono e cosa c’entrano questi due geni del mondo videoludico?

Vanquish, una ricca gallery del gioco in azione


Più e più volte nel mondo dei videogiochi, l’elemento futuristico e fantascientifico ha rappresentato il punto di forza di determinati titoli, evitando totalmente le classiche ambientazioni tipiche delle avventure o dei platform, andando piuttosto ad offrire al giocatore scenari molto più scarni e desolanti, ma ricchi di atmosfera e di pathos, ideali come sfondi per delle battaglie tenaci e forsennate tra i protagonisti della vicenda.

Più o meno sotto questo affollato plot narrativo, nasce il nuovo progetto di Shinji mikami, il tanto celebrato papà di uno dei survival horror più eccelsi che ci siano in circolazione, come Resident Evil, e su cui ci è già capitato di spendere qualche positiva parola. Il nome del progetto è Vanquish e ci troveremo appunto in uno scenario tipicamente poco pacifico in cui New York addirittura sta per essere annientata, tra colpi di Stato e robot impazziti.

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Vanquish, l’uscita europea è prevista per fine anno


Vedere il primo zombie divorare un cadavere è stato probabilmente uno degli shock che più sono riusciti a colpire il nostro fragile animo da videogiocatori all’interno del primo ormai lontano esponente della saga di survival horror più famoso che sia disponibile su console. Resident Evil ci ha davvero sorpresi tanto da poter dare il via alla ricerca di un degno erede, senza quasi mai raggiungere le eccellenze del magnifico gioco Capcom.

La mente creativa dietro questo capolavoro, il cervello frenetico di colui che è stato capace di idearsi una magione ricolma di zombie e di creature mostruose pronte a fagocitarci instancabilmente ed anche capace di aver trovato lo spunto giusto per portare avanti la saga fino a raggiungere il quinto capitolo e l’uscita di numerosi episodi collaterali è stato il signor Shinji Mikami, una garanzia nel settore del videogame.

Shinji Mikami farà il mentore col suo nuovo studio


E’ dovuta alla sua mente creativa la nascita di quello che universalmente viene considerato un po’ come il capostipite dello sviluppo di un nuovo genere etichettato come survival horror, grazie al lancio sul mercato del primo spaventoso Resident Evil che ha portato le vette del terrore provato grazie ad un gioco per console a livelli prima inesplorati, donando poi linfa vitale da pompare per rendere indimenticabile quasi ogni capitolo dell’intera saga.

Attualmente è al lavoro su un nuovo progetto che vi abbiamo già presentato e che prende il nome di Vanquish, un nuovissimo sparatutto in terza persona dalle atmosfere tipicamente hi-tech dove i robot giocano un ruolo fondamentale, il tutto condito dalla grande maestria che soltanto un vero genio del mondo delle console come lui può iniettare in un nuovo gioco in fase di sviluppo che è già tanto atteso dalla comunità videoludica mondiale.

Vanquish, nuovi dettagli

Dopo il primo video promozionale, ecco arrivare nuovi dettagli relativi a Vanquish, l’ultimo gioco firmato dal creatore della serie Resident Evil, Shinji Mikami. Secondo le indiscrezioni pubblicate dall’ultimo numero della rivista

Vanquish, il primo video promozionale


La prima immagine che appare agli occhi di chi guarda è dolce e serena, sembra un paradiso terrestre che tutti noi vorremmo visitare, con qualcosa di strano che difficilmente avremo la possibilità di trovarci. In un prato fiorito una margherita sventola amabilmente al soffiare del vento gentile e una mano apparentemente guantata di bianco sembra afferrare dei petali candidi che vengono sospinti dalla brezza che spira imperterrita.

Ben presto ci accorgeremo che l’idilliaca immagine che viene mostrata è tutt’altro che pacifica e gioiosa visto che la mano bianca appartiene ad una specie di uomo in armatura futuristica e quelli che raccoglie non sono petali profumati, ma residui di cenere proveniente dalla città che dinnanzi ai suoi occhi si sta lentamente riducendo in briciole, esplosione dopo esplosione, ecco quello che nei primi secondi del trailer promozionale appare ai curiosi spettatori.

Vanquish, svelato il nuovo progetto di Shinji Mikami


La paura incontrastata che abbiamo provato quando il primo zombie ha tentato di avvicinarsi a noi con fare famelico e con le braccia allungate per poterci acchiappare meglio è entrata sicuramente a fare parte di quel vasto bagaglio di emozioni provate grazie ai nostri videogiochi preferiti e che conserveremo gelosamente nel cuore. I numerosi appassionati alla saga che ci vede fronteggiare eserciti interi di zombie, ben capiscono questo forte sentimento.

La serie che prendiamo in considerazione è chiaramente quella di Resident Evil, quello che è comunemente inteso come il capostipite della nascita del genere esatto dei survival horror, trasformando la tipica avventura in qualcosa di più, tingendo di nero una storia tutto sommato già vista e sentita, ma riuscendo a condire il tutto con tanta carica ansiogena e paura vera per qualunque rumore sentito in lontananza e qualunque porta da aprire lentamente.

Un gioco d’azione horror nascerà dalla collaborazione tra Suda51 e Shinji Mikami

Come in molti altri settori, anche il mondo dei videogiochi ha dei regnanti incontrastati, dei personaggi che spiccano per bravura, per creatività, per inventiva o anche soltanto per spirito organizzativo, ma in ogni caso capaci grazie ad una caratteristica ben importante, di farsi un nome nel proprio ambito lavorativo grazie all’associazione che ne deriverà per la pubblicazione di un titolo a cui si può attribuire la paternità.

E’ il caso per esempio di Suda51, un eclettico personaggio che ha fatto del suo cognome un numero, infatti Goichi può anche scriversi 51 (da Go che in giapponese significa 5 e Ichi che in terra nipponica vuole dire 1) e ciò è già un bel biglietto di presentazione per comprendere la creatività di questo affiliato alla Grasshopper Manufacture a cui si deve la pubblicazione di giochi decisamente originali come Killer7 per Playstation 2.

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