Giochi della memoria, Rex Ronan: Experimental Surgeon


Moltissime volte i videogiochi non vengono visti come semplici mezzi di divertimento o simpatici intrattenimenti con cui mandare via tutto lo stress accumulato dopo un’estenuante giornata di studio intenso o di lavoro affaticante, bensì, coloro che non hanno mai avuto la voglia di prendere in mano un controller, per una misera serie di pregiudizi puntano il dito contro la nostra passione, giudicandola in modo sbagliato ed offensivo.

Quel gioco non è adatto ai bambini più piccoli, in quello c’è sangue ad ogni scena e non è possibile che si debba utilizzare uno stratagemma del genere per vendere più copie, i survival horror possono provocare panico ed ansia e i giochi d’azione troppo duri fomenteranno la violenza che è insita in ognuno di noi. Queste sono soltanto alcune delle dicerie sui videogiochi per metterli in cattiva luce, ma in molti non sanno che esistono anche giochi dalla trama piuttosto educativa.

Giochi della memoria, Rival Turf


Ci sono dei filoni che sono stati particolarmente in voga negli anni ’90 ma che purtroppo, con l’avvento delle nuove console, portatrici di una vera e propria rivoluzione in campo di intrattenimento videoludico sia per la potenza ben sfruttata, sia per una voglia di innovazione sotto tutti gli aspetti, pur di risollevare un mercato particolarmente saturo, sono stati accantonati con la somma tristezza di molti appassionati di vecchia data.

Tra questi sicuramente figurano i famosi picchiaduro a scorrimento, dei pezzi da novanta nell’era delle console a 16 bit, capaci di far divertire grazie alle ambientazioni da attraversare facendo piazza pulita di tutti gli avversari sullo schermo, manovrando baldi giovanotti dal cazzotto facile o leggiadre fanciulle capaci di sferrare calci volanti che possono far davvero molto male, il tutto con la grafica del passato non paragonabile a quella che abbiamo oggi.

Giochi della memoria, Xardion


Il mito della colonizzazione sicuramente è uno di quegli ingredienti narrativi che in ogni tipologia di mezzo di intrattenimento fa la sua comparsa con maggior frequenza. A cominciare da alcuni libri, sia che raccontino di vere saghe storiche che narrazioni di pura fantasia, a finire con il cinema e la televisione che spesso ci mettono dinnanzi a queste tematiche, ma il mondo dei videogiochi non è assolutamente da meno sotto questo aspetto.

Già dai primissimi esperimenti con le console di poco conto che facevano timidamente la comparsa nelle camerette dei fanatici di primo pelo, racconti di colonizzazione e scontri per questo motivo erano assolutamente all’ordine del giorno. Se alcuni erano ambientati sul nostro pianeta per rendere la storia più vicina a noi, l’effetto fantasy o fantascientifico di altri titoli, ci trasportava figuratamene su pianeti inesistenti lontani idealmente anni luce dal nostro.

Giochi della memoria, Lightening Force


Ormai forse non sono più seguite come un tempo visto che la diffusione delle console da salotto è cresciuta vertiginosamente paragonando il mercato di oggi a quello di appena una decina di anni fa. Quelle attuali sono poi piene di simulazioni di ballo e di cabinati che poco hanno a che vedere con i classici di una volta, donando la possibilità al giocatore soltanto di provare qualcosa che difficilmente, per ingombro, potrebbero mai avere nella propria cameretta.

Eppure le sale giochi, fino a poco tempo fa, si trovavano anche sui lidi delle nostre spiagge e rappresentavano un piacevole passatempi per gli appassionati di ogni età. Picchiaduro a scorrimento ormai scomparsi dalla circolazione e platform dai toni fumettosi e dolcissimi erano tra i generi più diffusi in questi ambienti, ma a farla da padrone è sempre stato lo sparatutto spaziale, finalmente dotato di una buona grafica e di astronavi dalle grandezze notevoli.

Giochi della memoria, Cutthroat Island


In tempi relativamente recenti, una frizzante trilogia cinematografica che è stata davvero molto apprezzata dal pubblico, ha reso possibile il ritorno di una tematica molto interessante, in special modo agli occhi dei giovanissimi appassionati, ovvero quella dei bucanieri e dei pirati, personaggi che vagabondano per i sette mari alla ricerca di galeoni da assaltare per depredarli di ogni avere e assetati di conquista per qualunque cosa gli si pari davanti.

La trilogia in questione è stata quella dei Pirati dei Caraibi, la notissima serie di film che ha visto come protagonista indiscusso un istrionico Johnny Depp nei panni, per l’appunto tipicamente pirateschi di Jack Sparrow, un particolare predoni dei sette mari che ha fatto della sua personalità un vero e proprio biglietto da visita, pronto a vivere mille pericoli nei tre film che lo hanno visto protagonista. Ma il cinema non è nuovo a questo filone.

Giochi della memoria, Rocko’s Modern Life


Moltissime volte ci è capitato di parlare dello stretto legame che spesso intercorre tra il mondo dei videogiochi e quello dei cartoni animati, da quelli più semplici realizzati per un pubblico particolarmente giovane che pian piano si sta affacciando ai piaceri della televisione, fino a quelli più articolati e compessi che possono interessare anche un target decisamente più adulto, permettendo il passaggio da un universo all’altro con estrema facilità.

Se oggi aspettiamo per esempio un piccolo gioiello annunciato come Epic Mickey in cui prenderemo ancora una volta i comandi del famosissimo Topolino, simbolo incontrastato della Walt Disney che sarà impegnato in un’avventura decisamente differente da quelle tinteggiate di colori pastello che ben conosciamo, se diamo un’occhiata ai tempi in cui c’erano sul mercato le console a 16 bit, ricorderemo tanti altri giochini simpatici come Rocko’s Modern Life.

Giochi della memoria, The Lawnmower Man


Il mondo del cinema e quello dei videogiochi, più volte, come ben saprete, sono andati a braccetto, ma questo non è un fenomeno di recente invenzioni e quindi dedicato soltanto alle ultimissime generazioni di console attualmente in commercio, ma piuttosto riguarda da vicino il mondo dell’intrattenimento videoludico praticamente dall’inizio del suo avvento sul mercato, con una vasta scelta di pellicole diventate poi giochi per console.

Se molti degli esperimenti nati al cinema e poi tramutatisi in divertenti titoli per le nostre macchina da gioco, generazione dopo generazione, appartengono al genere dei cartoni animati, sia prodotti televisivi che lungometraggi per il grande schermo, anche alcuni film con attori in carne ed ossa riuscirono ad avere una trasposizione videoludica. Tra questi probabilmente qualcuno di voi ricorderà il film di fantascienza che prese il nome de “Il tagliaerbe”.

Giochi della memoria, Gadget Twins


Molto spesso, ai tempi delle console a 16 bit, prendendo direttamente spunto da alcuni forti cabinati che erano di moda in special modo negli anni ’80 nelle migliori sale giochi o nei bar posti soprattutto negli stabilimenti termali più in voga d’estate, un genere si rendeva predominante rispetto a tutti gli altri, quello degli sparatutto, regalando al giocatore di turno la possibilità di sfogarsi annientando tutto quello che appariva sullo schermo.

L’ambientazione principale che questo genere di giochi possedeva era sostanzialmente legata ad un fascinoso futuro lontanissimo nel tempo, o semplicemente ad una location spaziale che rendeva poco definito un luogo ma altamente intrigante il viaggio interstellare che il nostro veicolo si accingeva ad effettuare. Veicolo che il più delle volte era rappresentato da un’astronave dalle forme più svariate, in molti casi, ma non esattamente in tutti.

Giochi della memoria, Tinhead


Ora che l’estate è finalmente sbocciata, quanto è bello sdraiarsi sulla spiaggia o su un bel prato e guardare in alto, su nel cielo che vedremo, grazie alla serenità e alla limpidezza del periodo, ricoperto di un luminoso manto di stelle. Panorama perfetto per far colpo su qualcuno, per tirar fuori il nostro lato romantico o semplicemente per ammirare le costellazioni esistenti, ma pensate se tutto questo, a causa di un malvagio intergalattico, non fosse più possibile…

E’ esattamente ciò che accade in Tinhead, un simpatico platform che arrivò ad alimentare la già vasta collezione di giochi appartenenti a questo genere su Sega Mega Drive, offrendo non soltanto un valido esponente del genere, ma arricchendolo di una certa attinenza anche con le avventure grazie all’alto grado di esplorazione di ogni livello, il tutto condito con una grafica che ricorda un po’ la saga di Sonic e proprio per questo decisamente interessante.

Giochi della memoria, Frantic Flea


Ora che l’estate inizia ad arrivare il mare non è più un lontano miraggio ed il sole, poco timidamente, inizia a farsi sempre più caldo, tanto da farci desiderare le tanto agognate vacanza per spaparanzarci comodamente su una spiaggia bianca, cullati soltanto dal rilassante rumore delle onde che si infrangono sulla battigia. La notte vorremo invece dedicarla al divertimento più sfrenato, tra locali simpatici, un cocktail con gli amici e tanto sano divertimento.

Con l’arrivo dell’estate però anche una mandria di esserini non esattamente gradevoli inizia a bussare alle nostre porte, a cominciare dalle fastidiosissime zanzare che ci obbligano a piazzare candele alla citronella in prossimità di terrazzi e balconi delle nostre case, pur di tenerle lontane. Gli insetti però non sono sempre così fastidiosi, soprattutto quando li incontriamo nel mondo dei videogiochi, in special modo quelli di tanto tempo fa.

Giochi della memoria, Bastard!!


Il suo arrivo nelle librerie giapponesi lo abbiamo nell’ormai lontano 1988 dove, con una certa irregolarità ha continuato ad essere pubblicato superando la ventina di volumetti originali. La versione italiana, dopo un assaggio arrivato a noi dalla Granata Press è stata distribuita dalla Planet Manga che ha potuto beneficiare anche di una gustosa versione deluxe per raccogliere le avventure dello strano personaggio protagonista.

Il manga in questione prende il nome di Bastard!! e narra le avventure di Dark Schneider, una sorta di mago che fu imprigionato nel corpo di un ragazzo di nome di Rusie Renren, dopo aver lottato impunemente per la conquista del pianeta contro un esercito demoniaco circa 400 anni prima. Una formula magica ha permesso al leggendario stregone di ritornare in vita se evocato ed è proprio ciò che fece una ragazza di nome Yoko per salvare la sua terra.

Giochi della memoria, Out to Lunch


Vi capita spesso di andare fuori a pranzo o a cena? Per passare una serata insieme ai nostri amici più cari, oppure organizzando una bella mangiata con tutti i parenti che non vediamo da un po’, è sempre un piacere andare al ristorante ed ordinare tante cose buone, curiosando sul menu tra le specialità del giorno e i piatti fissi, pregustando già, complice quel certo languorino che ci fa brontolare lo stomaco, i deliziosi manicaretti disponibili.

Un bel piatto di antipasti misti, tra verdure alla griglia e affettati di vario tipo, un assaggio di formaggi e poi il via alle danze con pasta condita in vari modi, fino alle apprezzabili carni o ai più raffinati pesci, per concludere poi tutto con un gustoso dolce. Con la pancia piena siamo tutti più felici, un po’ meno forse il cuoco che avrà dovuto preparare tutto in fretta e per bene. Lo sa alla perfezione anche il protagonista di un vecchio gioco per Super Nintendo.

Giochi della memoria, Garfield Caught in the Act


In special modo nell’era d’oro dei platform, ovvero quando questo genere era particolarmente presente su tutte le console in commercio fin dai primi anni ’90, molti sono stati gli aniamli protagonisti delle tante avventure che sono andati a sostituire le figure umane, andando a rappresentare l’immagine più simpatica e colorata adatta per un gioco a piattaforme che risultava così intrigante per un pubblico giovane ma non solo.

Tra gli animali antropomorfi che maggiormente sono stati ospitati sulle nostre macchine da gioco, se ricordate bene sono stati diversi i gatti, quei teneri batuffoli di pelo che siamo stati lieti di guidare per permetter loro di completare la relativa missione. E di questi micetti, molti sono stati presi in prestito dalle serie televisive a cartoni animati più in voga in quel periodo, e proprio a questa categoria appartiene il simpatico Garfield.

Giochi della memoria, Risky Woods


Sono molti i titoli che hanno catalizzato l’attenzione dei giocatori di una volta, di quelli che non hanno scoperto il mondo dell’intrattenimento videoludico soltanto col boom scatenato dalla prima generazione di console Playstation o giù di lì, ma coloro che hanno ormai qualche annetto alle spalle, anche di carriera videoludica, e possono fregiarsi di aver scoperto direttamente nel periodo di uscita, dei piccoli grandi classici.

Tra questi figura sicuramente Ghouls’n’Ghosts, un grandissimo gioco che diventò una sorta di termine di paragone per tutte quelle avventure e per i titoli d’azione che offrivano un’atmosfera fantasy mista a quel filone orrorifico che giustificava temibili ed oscuri nemici che prendevano l sembianze di avvoltoi dagli occhi maligni e spiriti di ogni tipo che non vedevano l’ora di spezzare la nostra armatura e farci perdere la possibilità di raggiungere il nostro obiettivo finale.

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