Giochi della memoria, Gadget Twins

di Redazione Commenta


Molto spesso, ai tempi delle console a 16 bit, prendendo direttamente spunto da alcuni forti cabinati che erano di moda in special modo negli anni ’80 nelle migliori sale giochi o nei bar posti soprattutto negli stabilimenti termali più in voga d’estate, un genere si rendeva predominante rispetto a tutti gli altri, quello degli sparatutto, regalando al giocatore di turno la possibilità di sfogarsi annientando tutto quello che appariva sullo schermo.

L’ambientazione principale che questo genere di giochi possedeva era sostanzialmente legata ad un fascinoso futuro lontanissimo nel tempo, o semplicemente ad una location spaziale che rendeva poco definito un luogo ma altamente intrigante il viaggio interstellare che il nostro veicolo si accingeva ad effettuare. Veicolo che il più delle volte era rappresentato da un’astronave dalle forme più svariate, in molti casi, ma non esattamente in tutti.


Infatti ci fu un gioco che vide la luce diversi annetti fa su Sega Mega Drive, console sulla quale sono fioriti tanti sparatutto spaziali, che abbandonava i canoni classici del genere, affrontando un’ambientazione ben più amena e colorata, adatta ad un pubblico un po’ più giovane ed anche ad un target femminile. Il nome del gioco in questione era Gadget Twins e gli appassionati del filone degli sparatutto probabilmente lo ricorderanno come valida alternativa ai giochi classici.

Allontanata l’idea della classica astronave, il protagonista del gioco era una sorta di aeroplano ultracolorato, capace di colpire i propri nemici in quattro direzioni, affrontando di tanto in tanto anche dei boss di grandi dimensioni, scimmiottando in qualche modo un’atmosfera anche un po’ ironica, come tentò di fare il caro vecchio Parodius. Simpatico e giocoso, Gadget Twins rappresentò una gradevole variante al classico sparatutto spaziale.

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