Giochi della memoria, Lightening Force


Ormai forse non sono più seguite come un tempo visto che la diffusione delle console da salotto è cresciuta vertiginosamente paragonando il mercato di oggi a quello di appena una decina di anni fa. Quelle attuali sono poi piene di simulazioni di ballo e di cabinati che poco hanno a che vedere con i classici di una volta, donando la possibilità al giocatore soltanto di provare qualcosa che difficilmente, per ingombro, potrebbero mai avere nella propria cameretta.

Eppure le sale giochi, fino a poco tempo fa, si trovavano anche sui lidi delle nostre spiagge e rappresentavano un piacevole passatempi per gli appassionati di ogni età. Picchiaduro a scorrimento ormai scomparsi dalla circolazione e platform dai toni fumettosi e dolcissimi erano tra i generi più diffusi in questi ambienti, ma a farla da padrone è sempre stato lo sparatutto spaziale, finalmente dotato di una buona grafica e di astronavi dalle grandezze notevoli.

Giochi della memoria, Gadget Twins


Molto spesso, ai tempi delle console a 16 bit, prendendo direttamente spunto da alcuni forti cabinati che erano di moda in special modo negli anni ’80 nelle migliori sale giochi o nei bar posti soprattutto negli stabilimenti termali più in voga d’estate, un genere si rendeva predominante rispetto a tutti gli altri, quello degli sparatutto, regalando al giocatore di turno la possibilità di sfogarsi annientando tutto quello che appariva sullo schermo.

L’ambientazione principale che questo genere di giochi possedeva era sostanzialmente legata ad un fascinoso futuro lontanissimo nel tempo, o semplicemente ad una location spaziale che rendeva poco definito un luogo ma altamente intrigante il viaggio interstellare che il nostro veicolo si accingeva ad effettuare. Veicolo che il più delle volte era rappresentato da un’astronave dalle forme più svariate, in molti casi, ma non esattamente in tutti.

Giochi della memoria, Panorama Cotton


I generi appartenenti all’ormai vastissimo universo videoludico si sa che nel corso degli anni e specialmente con il relativamente recente avvento del 3D hanno cambiato decisamente i connotati, trasformando vecchi filoni dando nuova linfa ai giochi stessi, rendendo possibile veri e propri sconvolgimenti da parte delle compagnie di videogames per rinverdire le collezioni di titoli disponibili per le varie console esistenti sul mercato.

Oggi praticamente il girone degli sparatutto è quasi completamente costituito da esponenti del genere che ci mettono nei panni di soldati e spie che si intrufolano nelle basi nemiche per soddisfare le varie missioni assegnate, e noi giocatori siamo prontissimi anche a sfidarci in multiplayer attraverso le varie modalità disponibili. Insomma i tempi sono proprio cambiati da quando il 2D furoreggiava ed uno stile particolare era predominante riguardo gli sparatutto.

Buon compleanno Space Invaders!

Nella lunga e divertente storia dei videogiochi sono moltissimi i titoli che dovrebbero essere ricordati per aver man mano perfezionato quello che era un prototipo di ciò che oggi ci diverte, ci appassiona e ci fa vivere mille storie simpatiche, divertenti ma anche angosciose e adrenaliniche, insomma perfette per ogni tipo di gusto ed esigenza del giocatore medio di oggi abituato ad un certo tipo di gioco.

Ma i veri classici che hanno davvero impresso un’impronta forte ed indelebile nel lungo cammino che i videogiochi hanno fatto fino ad oggi sono davvero in pochi e tra questi sicuramente è il caso di inserire Space Invaders. Il titolo oggi appare chiaramente superato sotto ogni aspetto, dalla grafica spartana e grossolana fino al sonoro decisamente bruttino fino ad arrivare alla giocabilità, banale e noiosetta.