Giochi della memoria, Cutthroat Island

di Redazione Commenta


In tempi relativamente recenti, una frizzante trilogia cinematografica che è stata davvero molto apprezzata dal pubblico, ha reso possibile il ritorno di una tematica molto interessante, in special modo agli occhi dei giovanissimi appassionati, ovvero quella dei bucanieri e dei pirati, personaggi che vagabondano per i sette mari alla ricerca di galeoni da assaltare per depredarli di ogni avere e assetati di conquista per qualunque cosa gli si pari davanti.

La trilogia in questione è stata quella dei Pirati dei Caraibi, la notissima serie di film che ha visto come protagonista indiscusso un istrionico Johnny Depp nei panni, per l’appunto tipicamente pirateschi di Jack Sparrow, un particolare predoni dei sette mari che ha fatto della sua personalità un vero e proprio biglietto da visita, pronto a vivere mille pericoli nei tre film che lo hanno visto protagonista. Ma il cinema non è nuovo a questo filone.


Se non siete esattamente giovanissimi, ricorderete probabilmente un film uscito a metà degli anni ’90 che vedeva come protagonista un’ammaliante Geena Davis, arrivato qui da noi con il semplice titolo “Corsari”, ma conosciuto più universalmente con il titolo originale di Cutthroat Island, nome della meta che la nostra protagonista doveva raggiungere, seguendo una classica mappa del tesoro, oggetto immancabile in un’ambientazione simile.

Da quel film per il grande schermo, all’epoca delle console a 16 bit, vide la luce anche una trasposizione videoludica su Sega Mega Drive e Super Nintendo che prendeva lo stesso nome della pellicola, e quindi Cutthroat Island. La struttura di gioco ricordava a grandi linee una sorta di picchiaduro a scorrimento con la sottile differenza che i duelli non si svolgevano a mani nude, bensì brandendo affilate armi da taglio. Una simpatica variante piratesca ai classici del genere.

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