Sicuramente avete ancora molte possibilità di divertimento con le console attualmente in vostro possesso, ma siamo altrettanto sicuri che stiate aspettando con molta ansia la prossima generazione di macchine da gioco: e se ciò avvenisse, grazie all’arrivo della Wii U già dal mese di novembre?
Avete mai pensato di prendere il comando, ovviamente all’interno di un titolo per console, di un leone, del re della foresta intento a cacciare per sfamare sé stesso e per confermare giorno per giorno la sua supremazia, soprattutto sulle sventurare prede che finiranno tra le sue fauci. E perché non interpretare anche la vittima designata ovvero le lunghe zampe di un’agile gazzella pronta a scappare velocemente alla vista del famigerato predatore?
Che dire poi della sterminata varietà di animali che potremo divertirci a guidare all’interno vi un videogioco, che sia un branco di scimmie che non perdono tempo nell’arrampicarsi sui rami più alti degli alberi della savana, o ancora un uccello migratore capace di guardare tutti dall’alto in basso spiccando il volo in modo naturale. E se tutti questi animali non fossero a casa propria ma in un contesto puramente urbano come quello offerto in Tokyo Jungle?
Quanto vi divertite ancora oggi magari a brandire la colossale arma in dotazione ad un eroe emblematico come Squall alle prese con i vari mostri da affrontare in Final Fantasy VIII? E quale estasi vi avrà colpito con i combattimenti in cui incappare nel tredicesimo capitolo ufficiale della meravigliosa serie creata ormai diversi annetti fa dalla Square-Enix, allora Squaresoft? Ci avreste mai pensato ad un cambio di rotta totale di questa saga?
Siamo da sempre abituati ai combattimenti casuali di Final Fantasy, particolarmente fastidiosi per qualcuno, necessari invece per altri appassionati, ma comunque contraddistinti da un divertimento e da una tecnica senza rivali, tanto da aver fatto eleggere la serie come una delle migliori nel suo campo. Eppure i duelli di Final Fantasy presto vi appariranno completamente diversi grazie ad uno spin off musicale divertente quanto strambo e particolare.
Quanto possono considerarsi disperati i giocatori europei di fronte alle continue molestie da parte delle software house giapponesi che non permettono quasi mai un’uscita con tempi piuttosto coerenti tra una versione e l’altra dei propri titoli di punta? Sono molte le occasioni in cui purtroppo dei piccoli gioielli nati dalla mente di geni dagli occhi a mandorla non riescono ad arrivare fino a noi o comunque tardano mesi e mesi prima di fare capolino nei negozi europei.
E’ una prassi piuttosto comune con una buona serie di titoli, soprattutto legati al genere dei giochi di ruolo che effettivamente purtroppo nel vecchio continente, così come anche in America, non riescono mai a riscuotere lo stesso successo ottenuto verso il pubblico nipponico. Fatto sta che era molto atteso anche da noi un gioco di ruolo che ha visto la luce già da mesi in Giappone ma che finalmente si appresta ad arrivare anche in Italia. Si tratta di Pandora’s Tower, ma vi diciamo tutto subito dopo il salto.
E’ molto soddisfacente, in genere, l’esperienza offerta da un gustoso picchiaduro, magari fresco fresco di pubblicazione e molto atteso dal pubblico videoludico, presentando un ricco cast di personaggi e la possibilità di sfruttare letali tecniche di combattimento per annientare il proprio avversario in una location ricca di fascino e di animazioni molto realistiche e una serie di effetti speciali e combo ben articolate diverse da lottatore a lottatore.
Tutto questo è ormai all’ordine del giorno grazie a numerosi esponenti del genere che fioccano sia sulle console casalinghe che su quelle portatili, basti ricordare anche riusciti mix già sul mercato o pronti a fare capolino come Ultimate Marvel VS Capcom 3 oppure il roboante Street Fighter X Tekken. Ma non dimentichiamo anche la gioia che da un altro tipo di scontro, quello che avviene con una moltitudine di nemici contemporaneamente, come nel prossimo action game in arrivo.
Tutto è cominciato dall’invasione dei giochi musicali che tutti voi ricorderete. Qualche annetto fa, dopo un’imperante monopolio dei titoli musicali legati esclusivamente al ballo, con tanto di tappetini che ci facevano muovere a tempo con le canzoni ed alter ego virtuali pronti ad eseguire gli stessi movimenti da noi imitati, sono infatti sbarcati in tutto il mondo quei piccoli gioielli di divertimento in cui gli strumenti musicali hanno rappresentato i veri protagonisti.
Dapprima Guitar Hero ha scatenato un putiferio facendo imbracciare perfieriche a forma di chitarre a tutta la comunità videoludica esprimendo tutta la propria voglia di scatenarsi con le sette note in modo simpatico e adattissimo anche al gioco in compagnia. Poi sono arrivate delle perle che hanno ampliato l’offerta anche con altri strumenti e con la voce, fino ad arrivare a quella che a malapena può essere definita simulazione, ovvero Rocksmith che finalmente torna a far parlare di sé.
Nell’universo maschilista del videogioco, la figura femminile è sempre stata un po’ bistrattata o comunque utilizzata in modi effettivamente anomali a causa dell’iniziale utilizzo, quasi monopolistico, dei ragazzi rispetto all’intrattenimento videoludico, vista la quasi totale assenza di esponenti del gentil sesso intenzionate a divertirsi con i videogames. Ma per fortuna qualcosa in questi termini sta cambiando a giudicare dai target di riferimenti di alcuni titoli.
Non mancano insomma prorompenti protagoniste di titoli anche piuttosto impegnativi: ci sono i cuccioli di Nintendogs, ci sono le simulazioni di vita tanto amate dalle ragazze, ma anche dei survival horror con personaggi femminili al comando o picchiaduro con lottatrici assetate di vittoria. Continuano però a spuntare episodi in cui le ragazze, pur avendo il controllo della situazione, appaiono un po’ svampite e col mito della lolita. Qualcuno ha detto Lollipop Chainsaw?
Abitualmente lo vediamo scorazzare in ambientazioni varie che hanno sempre un inizio gioioso e ilare, tra prati lussureggianti e fiorellini che si agitano dolcemente al vento, seppur dopo una tragedia immane come il costante rapimento della zuccherosa Principessa Peach per mano dell’infido tartarugone Bowser. Ma siamo anche abituati a trovare Mario in alcuni titoli che valicano serenamente questo contesto così sobrio.
Non è più fonte di stupore ad esempio vederlo montare su velocissimi go kart in uno dei numerosi episodi appartenenti alla longeva saga di Mario Kart in compagnia della nutrita schiera di comprimari che da sempre lo accompagnano in queste avventure. Ma è per l’appunto nel settore sportivo che Mario offre il meglio di sé ed infatti prossimamente lo vedremo ancora una volta in formissima spuntare in una situazione simile su Nintendo 3DS.
Azione pura e tanta adrenalina sono sicuramente alcuni elementi principi di alcuni videogames di grandissimo successo. E’ ormai risaputo che la maggior parte dei giocatori è proprio questo che ricerca all’interno dei titoli che tende ad acquistare, che siano giochi in cui impersonare un feroce pilota di fiammanti autovetture o che si tratta di gestire le abilità di un agile combattente in un’arena pronto a far fuori tutti i propri avversari.
C’è però una fetta di pubblico che si distingue perché non focalizza la propria attenzione esclusivamente sulle possibilità offerte da titoli dinamici ed eccitanti, ma viene ipnotizzato anche da alcuni videogiochi che possono invece garantire un livello di poesia e di profondità nella storia narrata capaci di non provare invidia per un film da grande schermo. Uno dei prossimi ad arrivare con queste caratteristiche, sarà sicuramente Journey.
E’ troppo divertente vederlo scorazzare nelle ambientazioni più disparate che da sempre rappresentano uno dei punti forti delle sue avventure, così come è piacevole ritrovare in ogni episodio legato alla sua dinastia, una carrellata di personaggi che sono diventati assolutamente obbligatori, una presenza fissa che serve a creare continuità con i titoli del passato e ad offrire sicurezza ai giocatori che proprio con quegli eroi sono cresciuti.
Il mondo di Mario è insomma sempre in continuo movimento e non importa il passaggio da una console all’altra, non importa lo sviluppo e il cambiamento del mercato videoludico, perché Mario è ancora ai primi posti nelle classifiche di gradimento degli utenti, grazie anche alla sua innata versatilità che gli permette di essere credibile come protagonista di un’avventura, così come di un titolo sportivo o anche di un valido party game come quello che tanto stiamo aspettando.
Si daranno battaglia in modo davvero massiccio personaggi come Ken, dal suo fuente kimono rosso e Kazuya, pupillo della casata dei Mishima, principe indiscusso del picchiaduro dal quale verrà estrapolato. Non mancheranno nemmeno scontri al vertice tutti al femminile ad esempio tra le cinesina Chun Li con le arti letali e il fascino irresistibile di Nina Williams, più adulta e matura, ma altrettanto pericolosa sul campo da battaglia.
Insomma avrete capito che la sfida è tra i protagonisti di Street Fighter, re indiscusso dei picchiaduro dal sapore un po’ vintage e Tekken, membro di spicco della cricca ben nutrita di esponenti in 3D dello stesso genere, il tutto in un gioco attesissimo intitolato Street Fighter X Tekken, prima uscita rispetto al gemello eterozigote Tekken X Street Fighter della Namco-Bandai. Ma sicuro che i due picchiaduro si sfideranno solo così?
Accade purtroppo molto spesso che alcuni titoli nati nella terra del sol levante non riescano in alcun modo a varcare i confini permettendo quindi ai giocatori occidentali di avere la possibilità di godere di piccoli gioielli destinati soltanto ai giocatori dagli occhi a mandorla. Abbiamo già affrontato più volte l’argomento e sappiamo bene che questo avviene spesso per motivi ideali appartenenti all’idea che si ha sul gusto dei giocatori occidentali.
Ecco quindi perchè alcune follie non spunteranno mai anche sugli scaffali dei nostri negozi, salvo alcune rare eccezioni come i titoli della serie di Katamari Damacy, ma i motivi sono a volte riconducibili anche all’appartenenza ad un manga di successo in patria ma quasi sconosciuto qui da noi. Per fortuna con Dragonball e company quest’abitudine ha pian piano preso altre linee, ecco perchè avremo anche da noi One Piece Unlimited Cruise SP.
Vi è mai capitato di essere così arrabbiati da non poter assolutamente avere nessuno sulla vostra strada altrimenti costui se la sarebbe vista davvero brutta? Vi capitano momenti in cui a causa dello stress dal troppo studio o da un lavoro estenuanti, dai mille problemi in famiglia o a causa dei litigi con il proprio partner, la rabbia sale vertiginosamente e non se ne va via se non con un buon bagno caldo ed una buona oretta di meditazione zen?
Ecco, probabilmente allora capirete esattamente lo stato d’animo del protagonista del gioco di cui vi parliamo e di cui già conoscete qualcosa sicuramente. Si tratta di Asura’s Wrath, una nuova fatica videoludica che fa parte della schiera dei titoli d’azione che vedrà come personaggio principale addirittura una divinità, ma arrabbiata come non mai a causa di un brutto tiro giocato dai suoi colleghi ricolmi di poteri inimmaginabili.
Con la saga di Persona è impossibile non ammettere come il genere dei giochi di ruolo non abbiano ottenuto una svolta portentosa tanto da abbandonare lo stile classico fossilizzato sul fantasy per dare libero sfogo alla fantasia dei programmatori che hanno invece lavorato su un contesto modernissimo, farcito però con delle atmosfere lugubri ed oscure, praticamente horror, filone particolarmente intrigante per molti giocatori.
Grande lustro quindi alla saga che presto rivedremo ancora sulle nostre console, non esattamente con un nuovo gioco di ruolo, ma piuttosto con un picchiaduro che riprende alcuni dei personaggi simbolo della serie per un salto indietro nel tempo grazie alla spumeggiante struttura in 2D. Chi vuole un nuovo esponente del genere potrà mettere le mani su Catherine, un titolo originale che ha ormai anche una periodo di uscita ufficiale.