
Quante sono le raccomandazioni che i genitori fanno ai ragazzi appassionati di videogiochi che passano il proprio tempo con i giochi preferiti e le console in loro possesso? Sicuramente tantissime, dalla distanza di sicurezza da mantenere per non restare incollati allo schermo del monitor fino alle avvertenze riguardo le tipologie di giochi da usare che non devono contenere troppa violenza e tematiche particolarmente crudeli.
Insomma in special modo se non siamo ancora maggiorenni e non possiamo gestire autonomamente la nostra vita, sono tante le raccomandazioni che ci tocca seguire per poter continuare a sparare forsennatamente con i nostri sparatutto preferiti e per continuare ad imparare nuove tecniche di combattimento per i nostri picchiaduro, ma una delle più autorevoli è la quantità di tempo che ci viene permesso di trascorrere con i videogiochi.

Dopo tutti i videogiochi horror, che sono usciti in questi ultimi anni, non poteva mancare un bel gioco ambientato in mezzo ai ghiacci. In Cryostasis: Sleep of Reason infatti ci ritroveremo in Artide, nel 1981, ad indagare sulla disgrazia di un rompighiaccio russo avvenuta più di dieci anni prima. Sicuramente le premesse sembrano buone, ma osservando più da vicino notiamo un pò di pecche che, purtroppo, fanno del gioco un titolo solamente sopra la media.



Oramai il mercato videoulitico ha visto nascere migliaia di giochi legati allo sport. Negli ultimi anni invece è nata la mania di trasferire i personaggi dei videogiochi più amati nei contesti più assurdi e divertenti. Sono nati quindi videogiochi a tema sportivo con all’interno tutte le icone di un determinato gioco. Tra i più famosi possiamo citare sicuramente tutti i giochi di casa Nintendo che hanno come protagonisti Super Mario, Bowser ecc. Oppure i titoli di casa Sega e molti altri ancora.
