Goo Maze, scienziati pazzi e labirinti su Facebook


Le figure degli scienziati pazzi hanno sempre avuto posto grazie praticamente a qualunque mezzo di intrattenimento tra quelli più conosciuti. Tutti noi abbiamo sicuramente letto almeno un libro con un personaggio che poteva essere a tutti gli effetti uno scienziato pazzo, a cominciare dal classico dell’horror Frankenstein in cui uno schizzato inventore diede vita al mostro tra i più famosi nell’immaginario collettivo mondiale, ma la lista sarebbe ancora lunga.

Dal calmo ed affascinante dr. Jekyll nasce il misterioso e pericolo Mr Hyde, un losco individuo che ha preso posto anche al cinema con diverse pellicole che hanno trattato la sua storia in modo diretto oppure semplicemente ispirandosi al celebre romanzo. E proprio al cinema la figura dello scienziato pazzo ha trovato spesso ospitalità, così come nei cartoni animati e nelle serie tv dove è quasi sempre la rappresentazione dell’antagonista di turno voglioso di conquistare ogni cosa.

Petville, il nuovo clone di Pet Society su Facebook


Negli ultimi mesi quel social network, ormai tanto diffuso, che risponde al nome di Facebook, ci ha regalato non solo le sue classiche potenzialità per mettere in relazione persone vicine come individui lontani chilometri e chilometri tra loro, ma ci ha anche offerto una vastissima gamma di giochi alquanto semplici, per permetterci di divertirci nei ritagli di tempo, sfruttando i classici generi presenti nel mondo dei videogiochi, dai puzzle game agli sparatutto.

Tra i giochi di Facebook più cliccati, sicuramente ai primissimi posti figurerà Pet Society, un vero e proprio culto ormai del social network, uno di quei giochi che probabilmente tutti almeno una volta abbiamo provato, creando da zero il nostro animaletto e accompagnandolo nella sua vita quotidiana come se fossimo all’interno di un gioco della saga di The Sims, ovviamente in una versione molto più semplificata. Ma a quanto pare Pet Sociey non è più solo.

Elementz, gli elementi della natura si scatenano su Facebook


Ormai siamo tutti tornati ai nastri di partenza, tutti dietro le nostre tristi e grigie scrivanie lavorative dopo la breve ma ristoratrice pausa natalizia dove luculliane abbuffate e incetta di parenti ci hanno reso altrettanto la vita infernale e il girovita ballerino, ma almeno hanno avuto il potere di tenerci lontano dallo stress che infonde l’insana routine lavorativa, tra pile di documenti su cui operare e computer per scopi decisamente differenti rispetto ai quali li useremmo.

Ma chi di voi non ha mai fatto una breve pausa dall’ufficio e ha avuto l’ardire di connettersi magari al proprio account di Facebook per scoprire quali fossero i commenti ricevuti al proprio messaggio di stato o pronti a curiosare tra le foto e i post dei nostri amici? E soprattutto, chi di voi non ne ha approfittato per un piccolo break in compagnia di uno dei mille giochi che popolano l’universo del social network, tutti disponibili in maniera veloce e gratuita?

Sushi Panic, il pesce crudo si serve su Facebook


Tantissime sono le prelibatezze che la generosa cucina mediterranea garantisce ogni giorno sulle nostre appetitose tavole, spaziando di ingredienti e tradizioni viaggiando di regione in regione. Si va dai classici piatti un po’ più pesanti che si preparano nelle regioni del nord passando per le gustose paste ripiene tipiche dell’Emilia Romagna, passando per i classici tartufi fino alle ricette tipiche della cucina del sud, dalla pizza fino ai latticini.

Insomma c’è varietà per soddisfare davvero ogni gusto, sia per quanto riguarda sontuosi piatti salati che gustosi dolci da assaporare soprattutto quando si è vittima di una carenza d’affetto. Negli ultimi anni però vari tipi di cucina provenienti da altri paesi del mondo hanno invaso il nostro territorio facendo spuntare come funghi delle varianti curiose ed originali da alternare ai classici prodotti che le nostre terre già ben conoscono, lasciandoci un buon sapore etnico.

Superpocus, a scuola di magia su Facebook


Fin da bambini, e soprattutto nel periodo in cui i sogni vagavano ancora indisturbati giorno e notte nella nostra mente proiettandoci verso mondi lontani dove le capacità paranormali fossero all’ordine del giorno, la magia è sempre stato un elemento affascinante e misterioso che ognuno di noi avrebbe desiderato possedere per permetterci di esaudire pressochè ogni nostro desiderio, coadiuvati anche da cartoni animati e fumetti che davano ampio spazio a queste storie.

Poi arrivò lui, il maghetto per eccellenza nato dalla penna della signora Rowling che permise alla sua autrice di guadagnare tanti tanti soldi grazie alla vendutissima serie di romanzi e all’arrivo delle vicende con attori in carne ed ossa sul grande schermo, saga che ancora oggi non ha visto la fine e moltiplica sempre di più il suo bacino di appassionati, vogliosi di frequentare insieme ad Harry Potter, il fatato maniero di Hogwarts per imparare le più strane formule magiche.

Animal Swapping, Bejeweled va allo zoo su Facebook


Più volte nel mondo dei videogiochi ci è capitata l’opportunità di prendere il controllo di particolari personaggi. Non sempre si è trattato di esseri umani veri e propri, che vanno dalle più tranquille cuoche nelle simulazioni di cucina fino ai soldati armati fino ai denti nei vari sparatutto e nei giochi d’avventura dove l’azione rappresenta un elemento molto importante. Molte volte infatti ci è capitato di guidare degli animali, spesso dalle sembianze vagamente antropomorfe.

Dei cartoni animati interattivi quasi, spaziando con la fantasia nel modo più creativo possibile, andando dai classici porcospini blu con le scarpette da corsa che poi hanno fatto la storia del platform game, fino a vermi con la tuta spaziale ed armati di pistole che sparano raggi assai letali per i nemici. A volte però gli animali nei videogiochi non appaiono aggressivi e dotati di un devastante arsenale, ma hanno toni zuccherosi e dolcissimi.

Combine, scale di colori su Facebook


Quante volte, con un genere ben preciso abbiamo avuto il compito di spostare delle gemmine colorate da una parte all’altra di uno schermo per fare in modo di combinarle nel modo giusto? E quante altre volte le abbiamo sparate da un cannone o da una balestra per farle unire ad altre già presenti nell’aria di gioco, tutte schiacciate da un soffitto che pian piano si abbassa sempre di più fino quasi a schiacciarle contro il fondo dello schermo?

Sicuramente tantissime volte grazie all’affollato mercato dei puzzle game che è fiorito sulle nostre console presentandoci di volta in volta varie situazioni che vanno addirittura da scontri degni di un picchiaduro da eseguire però con le solite combinazioni di forme e colori, fino ai più semplici mattoncini da incanalare nel modo giusto facendo in modo di eliminare linee complete e fare spazio per altro materiale che scende magicamente già dal cielo.

Happy Pets, gattini virtuali su Facebook


Quante volte abbiamo desiderato da piccoli di poter avere un tenerissimo cucciolo da coccolare e stringere ogni volta che ne avessimo voglia. Stanchi di peluche e di animali di pezza sarebbe stato bello sentire il caldo pelo di un bel micetto sotto il palmo della nostra mano, un affettuoso batuffolo che ci corre incontro quando ha fame e quando vuole dei dolci grattini da parte del suo padroncino? E quanti di noi hanno avuto la fortuna di vedere esaudire questo desiderio?

Purtroppo anche da adulti alcuni di noi hanno dovuto fare a meno di un dolce animaletto domestico per varie cause, dalle regole del condominio fino a varie allergie al pelo che ci costringono a stare lontani dai nostri amici animali, magari anche il senso di colpa di lasciarli troppo da soli qualora avessimo molti impegni da svolgere fuori casa ogni giorno. Ma a correre in nostro soccorso con un surrogato virtuale ci pensa ancora una volta Facebook con uno dei suoi nuovi giochi.

Chain RXN, su Facebook un puzzle game semplice ed ipnotizzante


Con le console che man mano si sono avvicendate come protagoniste dell’affollato e difficile mercato dell’intrattenimento videoludico abbiamo notato una vera e propria escalation della potenza tecnica delle macchine che si è tradotta in un effettivo innalzamento, anno dopo anno, ma anche mese dopo mese, dei giochi disponibili, dapprima poco evoluti tecnicamente, fino ada rrivare sia sul piano della trama che a puro livello scenico, a vette altissime.

Insomma al giorno d’oggi siamo abituati a divertirci con giochi che potrebbero benissimo essere proiettati su un maxi-schermo al pari di veri e proprio kolossal hollywoodiani, confermando spesso anche lo stretto legame tra videogioco e mondo del cinema, ma è anche vero che c’è una particolare fetta di pubblico appassionati di videogames che non è interessato esclusivamente alla bontà grafica, ma si accontenta anche di giochi molto più semplici.

Treasure Madness, l’evoluzione di Treasure Mania su Facebook


Piccoli puzzle game crescono. Accade anche questo nel vastissimo mondo dell’intrattenimento videoludico e non soltanto nel contesto delle console, sia casalinghe che portatili, dove il grande successo di un titolo può rappresentare la possibilità di avere un seguito lanciato sul mercato, pieno di nuove opportunità e di varianti all’edizione originale, in cui è il divertimento a farla da padrone e gli appassionati possono così gioire di fronte alla nuova versione arrivata.

Ma come si diceva non è soltanto il mondo delle console ad ospitare nuovi titoli, ma anche quello dei social network, in particolare quello di Facebook, ormai perfettamente abituato ad ospitare nuove realtà videoludiche, grandi e piccole, e anche a variazioni sul tema modificando alcuni giochi già presentati migliorandone molti aspetti. E’ stato questo il destino di Treasure Mania, un giochino che vi abbiamo già presentato e che è stato sostituito da una sua versione potenziata.

Plock, un suono di mattoncini eliminati si propaga su Facebook


Come nasce il nome di un videogioco? Beh, le ipotesi sono moltissime ed altrettanti i casi da prendere in esame visto che ogni titolo può spuntare per una moltitudine di motivi che non potremo mai quantificare. Ci sono sicuramente quelli più banali o per meglio dire tradizionali che tentano la strada dell’immediatezza specificando immediatamente la tipologia di gioco e quello che il videogiocatore deve aspettarsi una volta inserito il supporto nella console predisposta.

Ce ne sono altri invece che prendono il nome dal protagonista stesso dell’avventura, rendendo così ancora più personale e specifico un prodotto videoludico rispetto ad un titolo inventato di sana pianta. C’è poi anche quel titolo che vuole essere fiabesco e misterioso, quello che rende affascinante un gioco magari non eccellente sotto alcuni punti di vista ma che mette curiosità soltanto sentendolo nominare, approfittando quindi dell’espediente per vendere qualche copia in più.

Yoville, The Sims in versione Facebook


Il suo arrivo, dapprima sui personal computer e successivamente, in versioni alquanto differenti e più adatte alle piattaforme supportate, anche su console, ha decisamente sconvolto il mondo dell’intrattenimento videoludico visto che aveva permesso la nascita di un vero e proprio innovativo nuovissimo ed inedito genere, una sorta di dimensione parallela, un gioco-non gioco, un’esperienza che andava oltre la semplice partita, ma segnava un appuntamento fisso con un altro mondo.

Stiamo parlando di The Sims, la simulazione di vita che ha portato alla dipendenza moltissimi appassionati di videogiochi ma anche chi non aveva prima niente a che fare con controller e altro, moltiplicando il suo successo con tutte le espansioni che la casa di sviluppo ha disseminato per permetterci di fare pressoché qualunque cosa, dall’organizzazione di feste di qualunque tipo fino alla coltivazioni di amicizie e relazioni in modo più approfondito.

The Elevator of the Dead, lo sparatutto horror su Facebook


Quali sono le vostre paure più angoscianti? Quelle che non vi fanno dormire la notte o che vi impediscono di svolgere alcune particolari situazioni che invece per il resto dell’umanità sono cose semplicissime da fare. C’è chi ama da morire gli animali e quindi non resiste ad elargire una carezza ai poveri cagnolini abbandonati per strada bisognosi di amore e di coccole, nonché di una lauta pappa, mentre alcuni li evitano con il terrore negli occhi per eventuali aggressioni.

C’è chi invece, restando in tema di animali, è terrorizzato da topi e ragni, animali effettivamente abbastanza disgustosi, oppure, chi non sopporta le altezze vertiginose, causa tremore incontrollato alle gambe e giramenti di testa, o ancora chi non riesce a stare in spazi troppo aperti, spaventato dalla totale libertà che si può provare in simili situazioni. Una delle paure però più frequenti è quella della claustrofobia, il terrore degli spazi troppo chiusi.

Happy Aquarium, un acquario fai-da-te su Facebook


Quanti di voi vedendo il piccolo simpatico protagonista del film animato Alla ricerca di Nemo hanno immaginato quanto sarebbe bello poter seguire la vita di un pesciolino, dolce e colorato come il piccolo pesce pagliaccio del lungometraggio, direttamente a casa nostra? Magari non sarà chiaramente movimentata come quella del personaggio cinematografico, ma la vita di un nostro animaletto domestico pinnato sarebbe simpatica da seguire davanti al vetro di un acquario.

Ma quanti di noi hanno la possibilità di creare un acquario come si deve? Intendiamo uno di quelli con tutti gli elementi utili ai pesci affinché sopravvivano più di una manciata di giorni e riescano a svolgere tutte le loro funzioni, anche se rinchiusi in uno spazio delimitato, dandoci al tempo stesso l’illusione di poter scorgere la vita vera delle varie specie acquatiche e di avere il piacere di possedere un animale domestico, magari non da accarezzare, ma da accudire.

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