Duke Nukem Trilogy Critical Mass, le differenze tra le versioni Nintendo DS e PSP


Si è più volte impegnato a salvare la Terra sfruttando il suo vastissimo e letale arsenale di armi da fuoco dall’inimmaginabile potere offensivo per poter mandare a casa gli indesiderati ospiti alieni che hanno tentato di invadere il nostro pianeta. Il suo corpo muscoloso, i suoi capelli biondi a spazzola e i suoi occhiali scuri gli hanno permesso di diventare un’icona del genere degli sparatutto in prima persona ed ora è pronto a tornare.

Stiamo chiaramente parlando di Duke Nukem, uno storico personaggio del mondo dei videogiochi che torna dopo qualche anno di assenza con un’intera nuova trilogia intitolata appunto Duke Nukem Trilogy e di cui è in arrivo il primo gioco, dal sottotitolo Critical Mass che verrà reso disponibile per le console portatili attualmente sul mercato, quindi PSP e Nintendo DS. I due titoli saranno però diversi e offriranno esperienze di gioco differenti.

Overlord Minions, la versione DS in arrivo


La maggior parte dei giochi disponibili ci mette sempre nei panni di un eroe più o meno mascherato, ma sempre schierato dalla parte dei buoni, dall’alleanza del bene che tenta di salvare il mondo da minacce provenienti ora da un pianeta alieno nei casi di titoli improntati sul piano fantascientifico, altrimenti da una banale quanto pericolosa organizzazione criminale di cui abbiamo il compito di sventare i perfidi piani.

E’ rarissimo trovarsi nei panni proprio dei cattivi di turno, eppure in qualche gioco questa possibilità ci viene data, approfittando dell’irresistibile fascino del nemico, del personaggio oscuro e misterioso che spesso è molto più carismatico del personaggio angelico e perfetto. La saga di Overlord ci ha infatti sempre abituato ad avere il ruolo del minaccioso signore oscuro, il male fatto persona pronto a distruggere tutto e tutti.

Rhythm Heaven, da Natale a maggio il nuovo gioco musicale


Che i giochi musicali abbiano ormai preso il predominio sul mercato internazionale dei giochi per console è ormai una notizia risaputa. Infatti non esiste una console attualmente sul mercato che non abbia almeno un titolo musicale già disponibile o in lavorazione, approfittando del glorioso successo ottenuto dall’apripista per antonomasia, il capolavoro del divertimento da cui tutto questo clamore è nato e si è esteso.

Stiamo chiaramente parlando ancora una volta di Guitar Hero, il prezioso rhythm game che, con la particolare periferica a forma di chitarra ci ha realmente trasformato in vere rockstar, facendo saltare sulla sedia gli impiegati di ogni casa di sviluppo di giochi per proporre dei cloni più o meno riusciti. Tra i vari esperimenti, l’ultimo tentativo per presentare al pubblico qualcosa di nuovo è quello di dedicare interi titoli ad alcuni cantanti in esclusiva.

Duke Nukem Trilogy, lo storico sparatutto torna sulle console portatili


Gli sparatutto in prima persona hanno invaso letteralmente il mondo delle console ma soprattutto l’universo dei PC tentando di colmare quell’orizzonte aperto dalla possibilità di giocare in multiplayer sia con persone fisicamente presenti nella stessa area di intrattenimento sia con utenti disposti a chilometri e chilometri di distanza utilizzando tutto il vasto arsenale offensivo che i titoli di questo tipo mettono a disposizione.

Se diamo un’occhiata al passato relativamente recente, noteremo che uno degli esperimenti più riusciti, uno di quei titoli che hanno fatto storia nel mondo degli sparatutto in prima persona, sicuramente è Duke Nukem, un particolare esponente del genere che ci metteva nei panni di un muscoloso eroe, poi diventato leggenda, alle prese con una vera e propria invasione aliena da contrastare con le sue sole forze.

The Dark Spire, un ritorno alle origini su Nintendo DS


Grazie alle particolari potenzialità teniche delle console dell’ultima generazione non siamo quasi più impressionati dalla grafica altamente realistica e dai movimenti puntigliosamente ben animati dai team di sviluppo visto che andando ad acquistare una nuova copia del nostro titolo preferito sappiamo benissimo di portarci a casa un piccolo gioiellino nato da un grosso passo avanti dell’era tecnologica e dotato di molti prodigi dal punto di vista visivo.

Questo accade oggi, ma c’è stato un lungo cammino fatto dal mondo videoludico per giungere dinnanzi a questa magnificenza tecnica di cui i giochi odierni possono fregiarsi. Se solo ci voltiamo e ricordiamo i primi passi fatti dalle console ad 8 e 16 bit ricorderemo quanto poteva essere favoloso un personaggio composto da pochi pixel, ma se guardiamo ancora più indietro ricorderemo la grafica spartana dei primi esperimenti del mondo videoludico.

BlazBlue Calamity Trigger, la rivincita dei picchiaduro in 2D


Il mondo dei videogiochi in questi ultimi anni ha fatto passi da gigante, non soltanto per il numero di generi diversi e di sottogeneri che sono spuntati fuori come funghi per divertire ancora di più l’affollata massa di appassionati che anno dopo anno arricchiscono le proprie console con dei gioielli nuovi di zecca, ma ci sono stati forti sviluppi proprio in campo tecnologico grazie all’avvento di nuovi sistemi di gioco e macchine potentissime.

Questo cambio di generazione l’abbiamo avuto anche anni fa quando dalle timide console che potevano supportare i seppur divertentissimi ed apprezzati giochi in due dimensioni siamo passati alle nuove realtà dove i giochi in 3D regnano ancora come padroni incontrastati per qualunque sia il genere di gioco che si sta affacciando sul mercato. Dagli sparatutto in prima o in terza persona fino alle dinamiche avventure o ancora agli appassionanti giochi di ruolo.

Tokyo Beat Down, il ritorno dei picchiaduro a scorrimento?


I cari vecchi picchiaduro a scorrimento di una volta avevano raggiunto un livello di notorietà e di diffusione pari quasi a nessun altro genere di videogioco esistente su console. Grazie a dei veri e propri fenomeni di culto che videro la luce sia in sala giochi che sulle nostre macchina da gioco, tra cui ci piace ricordare la trilogia di Final Fight e quella altrettanto osannata di Streets of Rage nata sotto il marchio Sega, i picchiaduro a scorrimento hanno sognato un’epoca.

Epoca purtroppo passata e digerita visto che gli scontri di massa attraversando metropolitane deserte, sobborghi di periferia e moli in disuso sono stati tutti sostituiti dagli incontri uno contro uno dei picchiaduro di nuova generazione che hanno invaso ogni tipo di console. Per fortuna però, anche se non ripescano esattamente lo stesso filone di una volta, alcuni titoli moderni tentano di riportare in auge un genere tanto dimenticato quanto ancora rimpianto.

Johnny Bravo, il playboy dei cartoon su Nintendo DS


Per avere un discreto successo, i personaggi protagonisti dei cartoni animati spesso ricorrono ad un uso indiscrimnato di elementi unici che permettono al protagonista in questione di essere riconoscbile ed isolarsi dalla rosa variegata ed ampia di personaggi che orbitano nel mondo dell’animazione mondiale proveniente da ogni paese, dagli anime giapponesi ai classici cartoni animati comici tipicamente americani.

Il protagonista di cui vogliamo parlarvi oggi l’avrete forse visto sul canale Cartoon Network dove le sue avventure sono state riprese dopo essere andate in onda per quattro stagioni negli Stati Uniti, sua patria di origine. Possiamo contraddistinguerlo dalla massa grazie alla sua buffa capigliatura bionda alta e florida, i suoi muscoli scolpiti fasciati da una mogliettina nera aderente e i suoi immancabili occhiali da sole che gli danno un look da duro.

Black Sigil, il gioco di ruolo dal fascino vecchio stile


Stanchi ed insoddisfatti della routine quotidiana ci ritroviamo spesso a pensare a come sarebbe il mondo se non fosse esattamente così come lo viviamo. Che bello sarebbe se dopo una mangiata luculliana con un semplice gesto di mano potessimo lavare la montagna di stoviglie sporche oppure come sarebbe bello potersi teletrasportare da un punto all’altro del globo con un semplice battito di ciglia. Insomma come sarebbe bello avere dei poteri speciali.

E’ questo ciò che accade nel mondo dove vive il protagonista del gioco di cui vogliamo parlarvi: nel regno in questione ognuno nasce con un potere ben definito. Il gioco in questione è intitolato Black Sigil e si tratta di un gioco di ruolo che vedrà la luce su Nintendo DS. Sarà dotato di una grafica in 2D molto old style che farà di certo storcere il naso agli amanti degli effetti speciali, ma farà la gioia dei molti nostalgici dei vecchi giochi di ruolo di una volta.

A Witch’s Tale, una valida alternativa a Disgaea


Gli appassionati dei giochi di ruolo ormai hanno un vastissimo numero di titoli con cui possono divertirsi, qualunque tipo di console essi abbiano, che sia casalinga o portatile. Da quelli di scuola nipponica che più classicamente si adattano al vecchio stile di giochi di questo tipo con tanto di combattimenti casuali e numerose pause per aumentare il livello di esperienza, a quelli di stampo americano più orientati verso l’azione pura.

E moltissime sono anche le saghe che rappresentano nel mondo questo importantissimo genere, serie di giochi anche lunghissime che possono vantare un numero spropositato di titoli, uno più appassionante dell’altro, riuscendo a comparire ancora e ancora nonostante il cambio di generazione da una console all’altra. Una delle ultime serie ad aver stupito i videogiocatori è sicuramente quella di Disgaea che vedrà nell’immediato la pubblicazione del terzo capitolo ufficiale.

Amici di Maria De Filippi, in arrivo il videogioco dedicato al talent show


Da quando diversi anni fa la prima edizione arriverà sui palinsesti Mediaset con un titolo diverso da quello che ha ora, di certo più affine al contenuto del programma, forse nessuno avrebbe scommesso sull’impatto mediatico e sulla fortuna di un talent show non esattamente innovativo e sulla carta non particolarmente brillante, da molti ritenuto anche “cheap” ma decisamente fortunato dal punto di vista di ascolti e gradimento del pubblico.

Stiamo parlando di Amici di Maria De Filippi, il talent show che da anni ci mostra la bravura di alcuni giovanissimi ragazzi, perfetti sconosciuti al mondo delle telecamere ma in grado di cantare, ballare e recitare affinando sempre di più le proprie doti per poter brillare un giorno nel mondo dello spettacolo magari al fianco di stelle di richiamo mondiale. E’ questa la base che tra strisce pomeridiane e puntatone serali riesce ad incollare al teleschermo milioni di appassionati.

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