Yu Suzuki dice addio a SEGA

 Yu Suzuki, una delle figure leggendarie dei videogiochi, creatore di saghe indimenticabili come Outrun, Virtua Fighter, Space Harrier e Shenmue ha annunciato di aver lasciato il suo ruolo in SEGA, seppur continuerà a restare un consulente importante per le strategie della società che gli ha permesso di far sognare milioni di giocatori in tutto il mondo.

Una notizia del genere ovviamente fa crollare in maniera definitiva, per quei pochi coraggiosi, le speranze di vedere un giorno compiuta l’opera Shenmue, fermatasi al secondo capitolo su Dreamcast e Xbox e mai completata con il terzo capitolo tanto ambito da Suzuki stesso e dai suoi fan.

Yu Suzuki, la storia del papà di Out Run

E’ uno dei più grandi game designer della storia, un vero artista del pixel, un uomo che, con le sue idee, ha rivoluzionato il nostro settore. Parliamo di Yu Suzuki, papà di Out Run, Hang On, Space Harrier, Virtua Fighter, Shenmue e tanti altri titoli di successo realizzati per conto di SEGA.

Facciamo un salto indietro nel tempo, fino al 1983, in quell’anno il giovane Suzuki entra in SEGA come programmatore, il suo primo gioco è Champion Boxing, uscito nel 1984 su SG-1000, la prima vera console della casa di Sonic, distribuita solo in Giappone. Il gioco ottiene un ottimo successo e l’anno successivo Yu sviluppa Champion Pro Wrestling. Ma il bello deve ancora arrivare, il giovane Suzuki è ancora all’inizio della sua carriera.

Shenmue 3 non è una utopia, secondo Yu Suzuki

 Sul palco della GDC di San Francisco, Yu Suzuki (geniale game designer autore, tra gli altri, di OutRun, Hang-On, Space Harrier ed altri classici) ha dichiarato che Shenmue 3 non è morto e ci sono discrete possibilità che il progetto prenda vita.

Suzuki ha fatto sapere che l’unico problema riguarda il budget, ma per il resto non ci sono altre limitazioni e SEGA sarebbe ben felice di pubblicare il terzo episodio di Shenmue, purtroppo però, prima di poter dare il via ai lavori, è necessario trovare i fondi per avviare il progetto.

After Burner, il grande classico sulle nuove console?


Se vi ritenete degli appassionati di videogiochi in modo serio ed approfondito, avrete sicuramente sentito parlare di un personaggio che ruota intorno al mondo delle console e in particolar modo ad una grande compagnia che negli anni ci ha regalato tanti titoli indimenticabili ed anche molte macchine da gioco, alcune assolutamente riuscite, come quelle attualmente in commercio, altre invece un po’ meno fortunate ma che hanno comunque ospitato giochi da non dimenticare.

Si tratta di Shigeru Miyamoto, l’uomo che è riuscito a sfornare tutti i capolavori che hanno composto la saga di Mario fin dalla sua nascita, permettendoci di conoscere l’idraulico italiano che tanto amiamo. In tempi ormai alquanto lontanucci, la Nintendo era l’agguerrita rivale della Sega, altra grande compagnia giapponese che aveva un suo nutrito gruppo di lavoro ed un uomo che si fece notare per alcuni suoi lavori particolarmente riusciti.

Yu Suzuki riduce il suo potere all’interno della Sega


Capita molto spesso nel mondo dei videogiochi che un dato titolo riesca ad avere un grandissimo successo e possa entrare nell’olimpo dell’intrattenimento videoludico grazie alla brillante idea di un nutrito team di sviluppo che ne ha subodorato le portentose qualità, ma capita anche che a pensare, lavorare e realizzare a tutti gli effetti un gioco, oltre alla programmazione eseguita da un team di esperti, ci sia una mente unica ed inconfondibile.

Per esempio uno dei maestri nell’arte del videogioco a cui dobbiamo una vastissima schiera di capolavori arrivati nell’arco delle varie ere videoludiche, è sicuramente Yu Suzuki, una perla rara nell’industria giapponese del videogioco che ha impreziosito varie console con i suoi incredibili titoli. Suzuki è infatti padre di una serie di giochi che molto probabilmente faranno bella mostra di sè all’interno della nostra collezione privata.

Yu Suzuki scappa via dalla Sega?

Molto spesso i videogiocatori, in special modo quelli meno esperti e occupati soltanto a provare un gioco e disfarsene quando ne hanno abbastanza, non guardano verso quello che c’è dietro lo sviluppo di un titolo, la fatica di realizzare l’idea partorita dalla mente di una casa produttrice e soprattutto dall’inventiva e dalla creatività di un nutrito gruppo di persone con a capo una mente brillante e sveglia che sa dove andare a colpire.

Ogni marchio ha una persona importante alle spalle, un individuo capace di mettere in pratica le proprie idee in un titolo dal sicuro successo andando ad emozionare il pubblico degli appassionati di videogiochi sempre più esigenti dal punto di vista di grafica e giocabilità dei nuovi modelli di intrattenimento videoludico. Uno di questi geni del videogioco era legato indissolubilmente alla Sega, protagonista indiscussa del mondo dei videogiochi.